Binge Drinking e Attività Cerebrale: Nuove Ricerche Rivelatrici

Studi precedenti hanno mostrato che le persone alcoliche presentano cambiamenti misurabili nella loro attività cerebrale a riposo. Ora, per la prima volta, i ricercatori hanno scoperto cambiamenti simili nel cervello degli studenti non alcolizzati che praticano binge drinking.

Studenti che praticano binge drinking

Le bevande alcoliche sono consumate in tutto il mondo, ma bere eccessivamente e con regolarità comporta una serie di avvertenze sulla salute.

Il binge drinking è definito dall’Istituto Nazionale per l’Abuso di Alcol e l’Alcolismo come il consumo di cinque o più bevande per gli uomini e quattro o più bevande per le donne nell’arco di un periodo di 2 ore.

Esistono numerosi rischi per la salute a lungo termine associati al binge drinking, tra cui ipertensione, malattie cardiache, ictus, alcuni tipi di cancro e malattie epatiche.

Oltre ai risultati negativi sulla salute, il binge drinking aumenta anche il rischio di lesioni involontarie, comportamenti sessuali a rischio e coinvolgimento in atti di violenza.

Si stima che 1 adulto su 6 negli Stati Uniti pratichi binge drinking almeno quattro volte al mese, consumando una media di otto bevande per sessione. Sebbene sia più comune nella giovane età adulta, può persistere per tutta la vita.

Studi precedenti hanno anche dimostrato che, durante compiti cognitivi, le persone che praticano binge drinking mostrano prestazioni significativamente peggiori. Ad esempio, sia la memoria di lavoro spaziale che la funzione esecutiva risultano compromesse.

Fino ad oggi, tuttavia, i ricercatori non avevano esaminato se ci fossero cambiamenti misurabili nel cervello di un bevitore binge a riposo.

Il cervello del bevitore binge

I ricercatori dell’Università del Minho in Portogallo, guidati da Eduardo López-Caneda, si sono proposti di studiare le differenze misurabili nel cervello dei bevitori binge quando non eseguivano compiti specifici. Le loro scoperte sono state pubblicate questa settimana su una rivista scientifica.

Come spiega López-Caneda, «Un certo numero di studi ha valutato gli effetti del binge drinking nei giovani adulti in diversi compiti che coinvolgono processi cognitivi come l’attenzione o la memoria di lavoro. Tuttavia, ci sono pochissimi studi che valutano se il cervello dei binge drinker mostri differenze quando sono a riposo, senza focalizzarsi su un compito.»

Gli studenti sono noti per trascorrere tempo a socializzare e festeggiare, attività che a volte comportano un consumo eccessivo di alcol. Pertanto, i ricercatori hanno reclutato 80 studenti universitari del primo anno da un’università in Spagna.

I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: il primo non ha mai praticato binge drinking, mentre quelli del secondo gruppo hanno partecipato a una binge session almeno una volta nel mese precedente. È importante notare che nessuno dei partecipanti ha soddisfatto i criteri per essere considerato alcolista.

Gli elettrodi sono stati applicati alle teste dei partecipanti per valutare l’attività elettrica in diverse regioni del cervello.

Confronto tra cervelli di non-bingers e bingers

Quando è stata confrontata l’attività neurale dei due gruppi, sono emerse differenze significative. In particolare, si è registrato un aumento misurabile delle oscillazioni beta e theta nel lobo temporale destro – in particolare nel giro paraippocampale e fusiforme – e nella corteccia occipitale.

Si ritiene che il giro parahippocampale svolga un ruolo nella codifica e nel recupero dei ricordi. Il giro fusiforme non ha un ruolo ben definito, ma sembra essere coinvolto nel riconoscimento. La corteccia occipitale si occupa dell’elaborazione delle informazioni visive.

È interessante notare che l’aumento dell’attività in queste aree rispecchia quanto osservato nel cervello di alcolisti cronici.

I ricercatori ipotizzano che le alterazioni dell’attività cerebrale possano essere i primi segni di danno cerebrale indotto dall’alcol. I cambiamenti in queste regioni potrebbero indicare una riduzione della loro capacità di rispondere agli stimoli esterni, ostacolando così l’elaborazione delle informazioni.

I cervelli più giovani sono ancora in fase di sviluppo e i ricercatori ritengono che ciò possa renderli più vulnerabili ai danni causati dall’alcol.

«Queste caratteristiche potrebbero essere attribuite agli effetti particolarmente dannosi dell’alcol sui cervelli giovani in fase di sviluppo, ritardando forse i processi neurocognitivi», afferma López-Caneda.

Naturalmente, questo studio solleva molte nuove domande a cui rispondere. Il team desidera confermare se i cambiamenti siano direttamente correlati al binge drinking e se lo sviluppo cerebrale sia compromesso nel lungo periodo.

Poiché i cambiamenti osservati nel cervello rispecchiano quelli che si trovano negli alcolisti cronici, López-Caneda spera che le loro scoperte possano essere utilizzate «per cercare di ridurre il consumo di alcol tra i bevitori a rischio» in giovane età.

Prospettive Future e Nuove Ricerche

Le ricerche più recenti suggeriscono che gli effetti del binge drinking potrebbero avere implicazioni più ampie per la salute mentale e fisica. Ad esempio, uno studio del 2023 ha evidenziato che i giovani che praticano binge drinking sono più inclini a sviluppare disturbi d’ansia e depressione. Inoltre, si stima che il binge drinking possa alterare la struttura cerebrale nel lungo termine, con conseguenze potenzialmente devastanti per le funzioni cognitive.

È fondamentale aumentare la consapevolezza riguardo ai rischi associati al binge drinking, specialmente tra i giovani adulti. Le campagne educative dovrebbero mirare a informare i giovani sui pericoli dell’uso eccessivo di alcol e promuovere stili di vita più sani.

In conclusione, mentre la ricerca continua a evolversi, è chiaro che il binge drinking non è solo una questione di comportamento, ma può avere effetti duraturi e significativi sulla salute cerebrale e psicologica. La comunità scientifica rimane impegnata a esplorare questi effetti e a trovare strategie efficaci per prevenire il consumo dannoso di alcol.

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