Dato che Facebook ha 1,79 miliardi di utenti attivi mensilmente, non c’è dubbio che si tratta di una piattaforma sociale popolare. L’ironia di Facebook – una piattaforma progettata per renderci più socievoli – è che il sito è stato collegato alla depressione, una condizione che può portare a ritiro e isolamento sociale. È possibile evitare la «depressione di Facebook»?
L’American Academy of Pediatrics (AAP) ha proposto l’esistenza della depressione di Facebook nel 2011, definendo questa condizione come: «Depressione che si sviluppa quando i ragazzi e gli adolescenti trascorrono molto tempo sui siti di social media, come Facebook, e iniziano a mostrare i sintomi classici della depressione.»
Sebbene l’AAP abbia ricevuto alcune critiche da chi sostiene che le loro affermazioni non siano supportate adeguatamente, ricerche precedenti hanno suggerito che l’uso di Facebook sia legato a diverse conseguenze sulla salute mentale, tra cui depressione, bassa autostima e gelosia.
L’umore basso e i sintomi depressivi sembrano andare di pari passo con l’uso di Facebook, e uno dei fattori scatenanti sembra essere il «confronto sociale».
Le persone che utilizzano regolarmente Facebook sono esposte al «lucido showreel» di vite di amici, familiari e conoscenti. I punti salienti idealizzati dell’esistenza quotidiana dei loro pari possono provocare sentimenti di invidia e la convinzione distorta che gli altri vivano vite più felici, più eccitanti e di maggior successo.
Studi recenti indicano che alcune persone sono più suscettibili allo sviluppo della depressione quando usano la tecnologia per lunghi periodi di tempo, o possono addirittura distaccarsi dal loro ambiente sociale o lavorativo reale.
Inneschi del Confronto Sociale e Depressione da Facebook
Una nuova revisione sistematica della letteratura che collega i social media alla depressione è stata condotta dalla Lancaster University nel Regno Unito, esaminando la relazione tra i due.
Dei 799 articoli sull’argomento, 30 hanno soddisfatto i criteri per l’inclusione nella revisione. I risultati sono stati contrastanti: il 16% degli studi ha trovato un collegamento tra social networking online e depressione, il 6% ha scoperto che i social network non provocano depressione e, anzi, hanno un impatto positivo sulla salute mentale; il 13% non ha trovato collegamenti significativi in entrambi i sensi.
David A. Baker, dottorato in psicologia clinica presso la Facoltà di salute e medicina, e Guillermo Perez Algorta, Ph.D., del Centro per la ricerca sulla salute mentale, hanno effettuato la revisione.
Le loro scoperte suggeriscono che esiste una relazione complessa tra social networking online e depressione. I ricercatori affermano che il confronto sociale è stato un fattore scatenante nei casi in cui esisteva un’associazione significativa tra social networking e depressione. Confrontarsi con gli altri può portare a «ruminazione» o pensare troppo.
Comparare se stessi negativamente con gli altri su Facebook ha dimostrato di prevedere la depressione, così come l’atto di pensare troppo. Anche la pubblicazione su Facebook è stata associata alla depressione per lo stesso motivo.
Inoltre, la frequenza, la qualità e il tipo di interazione con i social network sono stati considerati fattori cruciali.
Comportamenti Rischiosi e Depressione da Facebook
Esistono particolari comportamenti di social networking che aumentano il rischio di sviluppare la depressione di Facebook. Questi includono:
- Essere ossessionati dall’identità virtuale e dal modo in cui si è percepiti dagli altri
- Provare invidia osservando le vite degli altri
- Accettare inviti da ex partner per diventare amici su Facebook
- Pubblicare frequentemente aggiornamenti di stato e interagire in modo eccessivo
- Confrontarsi negativamente con gli altri.
Evitare questi comportamenti potrebbe aiutare a prevenire l’insorgere della depressione indotta da Facebook.
Baker e Algorta osservano anche che il genere e la personalità potrebbero influenzare il rischio di depressione di Facebook. Le donne e le persone con personalità nevrotiche sembrano avere un rischio maggiore di sviluppare sintomi depressivi.
Tuttavia, mentre alcune persone vivono esperienze negative durante l’uso dei social media, altre trovano anche aspetti positivi. I ricercatori scrivono:
«Pur riconoscendo che il concetto di ‘depressione di Facebook’ può essere troppo semplicistico, i risultati suggeriscono che per alcune persone il social networking online può essere associato a un aumento dei sintomi della depressione, mentre per altri può rivelarsi utile.»
Per le persone già depresse, i ricercatori sottolineano che le piattaforme di social networking online potrebbero fornire supporto sociale, se utilizzate in modo costruttivo.
Nuove Prospettive sulla Salute Mentale e i Social Media nel 2024
Nel 2024, la ricerca continua a esplorare il legame tra social media e salute mentale. Recenti studi hanno messo in evidenza l’importanza di un uso consapevole delle piattaforme, suggerendo che una maggiore consapevolezza e tecniche di gestione del tempo possono ridurre i rischi associati all’uso eccessivo di Facebook.
In particolare, la pratica del «digital detox», ovvero la disintossicazione digitale, sta guadagnando popolarità tra coloro che cercano di migliorare il proprio benessere mentale. Dedicare del tempo lontano dai social media permette di ristabilire connessioni significative nel mondo reale e di sviluppare una visione più equilibrata della vita.
Inoltre, l’educazione sui rischi e benefici dei social media è diventata fondamentale. Le scuole stanno introducendo corsi per aiutare i giovani a navigare in modo sicuro nel mondo digitale, enfatizzando l’importanza dell’autenticità e dell’autoaccettazione.
Infine, il supporto psicologico online sta diventando un’opzione sempre più accessibile, offrendo risorse per chi desidera affrontare la propria salute mentale in modo proattivo. Utilizzare i social media per connettersi con risorse di supporto può fare la differenza per chi vive sintomi di depressione.