Il bruxismo è un disturbo caratterizzato dal digrignare i denti, che avviene spesso in modo inconscio, sia durante il giorno che, più comunemente, durante la notte. In questa condizione, i denti si sfregano o si strusciano mentre la mascella si muove con forza da un lato all’altro o avanti e indietro. La cosa più preoccupante è che molte persone non si rendono conto di farlo.
Esiste anche il serraggio dei denti, che avviene quando i denti vengono tenuti insieme e i muscoli della mascella vengono contratti senza un vero e proprio movimento di digrignamento.
Il bruxismo notturno rappresenta una sfida particolare, poiché è difficile da controllare e può avere conseguenze significative per la salute orale e generale.
Questo disturbo è uno dei più comuni legati al sonno e si manifesta come un’attività neuromuscolare inconscia. Le conseguenze possono includere dolori muscolari miofasciali, disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare e frequenti mal di testa. Nei casi più gravi, il bruxismo può portare all’artrite delle articolazioni temporo-mandibolari.
Effetti del Bruxismo
Il bruxismo può causare un significativo logorio dei denti, che possono diventare accorciati, scheggiati o fratturati. Il serraggio esercita una pressione notevole su muscoli e strutture circostanti, portando a diversi disturbi.
I sintomi più comuni includono:
- Dolore e rigidità alla mascella
- Gengive dolenti
- Denti sensibili, allentati o rotti
- Scatti o rumori articolari durante il movimento della mascella
- Mal di testa persistente
In alcuni casi, il dolore può estendersi all’orecchio, poiché l’articolazione temporo-mandibolare si trova vicino al condotto uditivo. Inoltre, si possono verificare anche sintomi come ansia, depressione e disturbi del sonno. Se il rumore del digrignamento disturba il partner durante la notte, possono sorgere problemi relazionali.
Un bruxismo eccessivo può danneggiare le superfici occlusali dei denti, in particolare i molari, e contribuire allo sviluppo della sindrome dell’articolazione temporomandibolare (ATM).
È importante notare che alcune persone possono non avvertire sintomi evidenti, pur digrignando i denti.
Le Cause del Bruxismo
Le cause del bruxismo non sono ancora del tutto chiare, ma diversi fattori possono contribuire a questo disturbo. Nei bambini, il bruxismo può verificarsi in coincidenza con la dentizione, solitamente si arresta una volta che i denti permanenti sono completamente sviluppati.
Il bruxismo è spesso associato a momenti di stress, come ansia, rabbia o intensa concentrazione. Studi recenti hanno evidenziato che l’attività cerebrale e la frequenza cardiaca possono aumentare prima di un episodio di bruxismo, suggerendo un ruolo del sistema nervoso centrale (SNC).
In alcuni casi, il bruxismo può essere correlato a un morso anormale, dove i denti non si incastrano correttamente quando la mascella si chiude. Tuttavia, l’American Academy of Oral Medicine sottolinea che non esistono prove scientifiche definitive a supporto di questa connessione.
Altri fattori di rischio includono l’abitudine di stringere i denti, l’irritazione dentale, l’assunzione di determinati farmaci e condizioni neurologiche come il morbo di Parkinson o la malattia di Huntington. L’alcol, il fumo, l’apnea notturna e il russare sono anch’essi fattori contribuenti.
Secondo la National Sleep Foundation, circa l’8% degli adulti e tra il 14 e il 20% dei bambini sotto gli 11 anni sperimentano bruxismo notturno. Un’indagine ha rivelato che il 38% dei genitori ha notato il bruxismo nei propri figli al di sotto dei 17 anni.
Il bruxismo è più frequente nei bambini e tende a diminuire con l’età, risultando meno comune negli adulti over 65. Nei più piccoli, può rappresentare una risposta al dolore della dentizione o a situazioni di stress, come durante un test scolastico.
Diagnosi del Bruxismo
Per diagnosticare il bruxismo, un medico o un dentista esaminano la storia clinica del paziente e effettuano un esame fisico. I segni distintivi da valutare includono:
- Disagio alla mascella al risveglio
- Usura dei denti
- Muscoli della mandibola ipertrofici
L’usura dei denti può derivare anche da pratiche di igiene orale errate, come l’uso di spazzolini troppo aggressivi o dentifrici abrasivi. Tuttavia, un professionista esperto è in grado di distinguere tra i vari pattern di usura.
Il metodo più efficace per diagnosticare il bruxismo è rappresentato dalle misurazioni elettromiografiche (EMG), che rilevano i segnali elettrici provenienti dai muscoli masticatori.
Per i bambini, un dentista potrebbe chiedere se vi siano preoccupazioni o condizioni di stress che possano contribuire al bruxismo.
Trattamento del Bruxismo
Il trattamento per il bruxismo varia a seconda delle cause sottostanti. Sebbene non esista una cura definitiva, ci sono opzioni per alleviare i sintomi. La consapevolezza e la terapia fisica possono aiutare a controllare il serraggio durante il giorno, mentre il bruxismo notturno richiede approcci diversi.
Se lo stress o l’apnea notturna sono alla base del problema, il trattamento di queste condizioni può portare a un miglioramento. La letteratura suggerisce che il trattamento dell’apnea notturna possa contribuire a ridurre i sintomi del bruxismo.
Dormire a sufficienza e mantenere uno stile di vita attivo sono raccomandazioni utili. L’uso di un paradenti notturno può proteggere i denti dai danni e, in alcuni casi, può essere utile l’assunzione di un rilassante muscolare a breve termine.
L’American Academy of Oral Medicine raccomanda l’uso di paradenti in plastica rigida che coprono tutti i denti dell’arcata superiore o inferiore, evitando quelli sportivi generici che possono essere ingombranti e scomodi.
Nel tempo, i paradenti possono usurarsi, quindi è importante monitorare la loro efficacia. Se non vengono utilizzati, i sintomi possono ripresentarsi, rendendo il paradenti una soluzione temporanea.
Le stecche dentali rappresentano un’altra opzione; alcune sono progettate per adattarsi ai denti superiori, altre a quelli inferiori, e possono aiutare a mantenere la mascella in una posizione più rilassata.
Quando il bruxismo è causato da un disallineamento dentale, un dentista o un ortodontista possono offrire soluzioni come apparecchi ortodontici, anche se non sempre queste sono raccomandate, poiché il disallineamento non è sempre la causa.
Evitare sostanze eccitanti come caffeina e alcol può essere utile, poiché possono aumentare la tendenza a digrignare i denti. Anche la gomma da masticare può contribuire al problema, legando il digrignamento alla memoria muscolare.
Un consiglio pratico è quello di applicare una compressa calda sulla mascella almeno una volta al giorno per alleviare la tensione muscolare.
Prevenzione del Bruxismo
Gestire lo stress e l’ansia è fondamentale per ridurre o prevenire il bruxismo. La National Sleep Foundation consiglia di adottare buone pratiche per l’igiene del sonno, creando un ambiente fresco, buio e tranquillo per il riposo.
È utile dedicare del tempo al relax prima di dormire, instaurando una routine serale che potrebbe includere un bagno caldo, la lettura o l’ascolto di musica. Per i bambini, queste attività possono aiutarli a sentirsi più tranquilli.
Altri suggerimenti comprendono dormire in posizione laterale o supina e mantenere un’attività fisica regolare. Se un bambino presenta segni di bruxismo, è consigliabile consultare un pediatra per valutare la situazione.
Ricerche Recenti e Aggiornamenti sul Bruxismo
Nel 2024, studi recenti hanno messo in evidenza l’importanza di comprendere le connessioni tra bruxismo e salute mentale. Una meta-analisi ha trovato che oltre il 30% dei pazienti con disturbi d’ansia riferisce anche sintomi di bruxismo. Questo suggerisce che trattare i disturbi psicologici possa potenzialmente ridurre anche i casi di bruxismo.
Inoltre, nuove tecnologie come la terapia cognitivo-comportamentale e l’uso di app per monitorare e gestire lo stress stanno dimostrando di avere un impatto positivo sulla riduzione del bruxismo notturno. La personalizzazione del trattamento, in base alle esigenze individuali, sta emergendo come un approccio promettente.
Infine, ulteriori ricerche stanno esplorando l’uso di dispositivi di biofeedback che potrebbero aiutare i pazienti a prendere consapevolezza delle abitudini di digrignamento e a modificarle. L’approccio multidisciplinare, che coinvolge dentisti, psicologi e medici, sembra essere il modo migliore per affrontare questo disturbo complesso.