L’adenomiosi è una condizione in cui le cellule del rivestimento uterino si sviluppano nella parete muscolare dell’utero.
Questa condizione è simile all’endometriosi e può causare sintomi analoghi o, in alcuni casi, non presentare alcun sintomo.
L’adenomiosi è relativamente comune; il Servizio sanitario nazionale (NHS) del Regno Unito stima che 1 donna su 10 ne sia affetta, con una maggiore incidenza tra le donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni.
Questo articolo offre una panoramica sull’adenomiosi, inclusi sintomi, cause, diagnosi, complicanze e opzioni di trattamento.
Cos’è l’adenomiosi?
L’adenomiosi è una condizione in cui le cellule normalmente dirette verso l’esterno nel rivestimento dell’utero crescono all’interno del muscolo uterino.
Durante il ciclo mestruale, queste cellule «intrappolate» vengono stimolate, il che può comportare crampi mestruali intensi e sanguinamento più abbondante.
I sintomi di adenomiosi tendono a variare nel corso del ciclo mestruale, influenzati dai livelli fluttuanti di estrogeni, che a loro volta incidono sulla perdita del rivestimento uterino.
Di norma, i sintomi migliorano o scompaiono dopo la menopausa, quando i livelli di estrogeni diminuiscono naturalmente.
Sintomi
L’adenomiosi presenta una grande variabilità da persona a persona, in termini di estensione della condizione e gravità dei sintomi.
Circa un terzo delle donne non presenta alcun sintomo, mentre per altre, i sintomi possono interferire con le attività quotidiane.
I possibili sintomi di adenomiosi includono:
- sanguinamento mestruale abbondante
- dolori mestruali intensi
- dolore durante i rapporti sessuali
- sanguinamento intermestruale
- intensificazione dei crampi uterini
- utero ingrossato e doloroso
- dolore generale nella zona pelvica
- sensazione di pressione su vescica e retto
- dolore durante la defecazione
Le cause
I medici non hanno ancora identificato una causa precisa per l’adenomiosi, ma ci sono diverse teorie:
- Sviluppo fetale: L’adenomiosi può essere presente sin dalla nascita, quando l’utero si forma nel feto.
- Infiammazione: L’infiammazione nell’utero durante interventi chirurgici può aumentare il rischio di sviluppare adenomiosi.
- Tessuto invasivo: Lesioni all’utero, come durante un parto cesareo o altri interventi, possono contribuire all’insorgenza dell’adenomiosi, poiché l’utero può guarire verso l’interno del muscolo anziché verso l’esterno.
Fattori di rischio
Alcuni fattori di rischio associati all’adenomiosi includono:
- Età: Sebbene questa condizione possa colpire donne di qualsiasi età, la maggior parte delle diagnosi avviene tra i 40 e i 50 anni.
- Gravidanza: Un’alta percentuale di donne con adenomiosi ha sperimentato gravidanze multiple.
- Chirurgia uterina: Interventi precedenti sull’utero, come il taglio cesareo, aumentano significativamente il rischio di adenomiosi.
Trattamento
Senza trattamento, l’adenomiosi può rimanere invariata o i sintomi possono peggiorare nel tempo.
Il trattamento potrebbe non essere necessario se una donna non presenta sintomi, non desidera rimanere incinta o si avvicina alla menopausa, momento in cui molti trovano sollievo dai sintomi.
Tuttavia, sono disponibili diverse opzioni di trattamento per le donne affette:
- Farmaci anti-infiammatori: Medicinali come l’ibuprofene possono alleviare dolore e disagio.
- Farmaci ormonali: Trattamenti ormonali come pillole contraccettive orali, IUD al progestinico o iniezioni (Depo-Provera) possono aiutare a ridurre i sintomi.
- Farmaci iniettabili: Questi possono indurre una menopausa temporanea e vengono utilizzati solo a breve termine.
- Embolizzazione dell’arteria uterina: Questa procedura prevede il posizionamento di un tubo in un’arteria dell’inguine e l’iniezione di piccole particelle nell’area affetta dall’adenomiosi, interrompendo l’afflusso di sangue e riducendo i sintomi.
- Isterectomia: L’unico trattamento definitivo consiste nella rimozione totale dell’utero, non raccomandato per donne che desiderano rimanere incinte.
Adenomiosi vs. endometriosi
Adenomiosi ed endometriosi sono condizioni simili, ma presentano differenze significative.
Nell’adenomiosi, le cellule del rivestimento uterino crescono nel muscolo uterino, mentre nell’endometriosi, crescono al di fuori dell’utero, talvolta sulle ovaie e nelle tube di Falloppio.
Entrambe le condizioni sono diffuse, ma l’endometriosi colpisce più frequentemente donne tra i 30 e i 40 anni, mentre l’adenomiosi è più comune tra i 40 e i 50 anni.
È possibile che una donna soffra sia di endometriosi che di adenomiosi, e i sintomi di entrambe tendono a migliorare dopo la menopausa.
Fertilità e gravidanza
La relazione tra adenomiosi e fertilità è ancora oggetto di dibattito, poiché molte donne con problemi di fertilità presentano anche altre condizioni.
Le ricerche continuano riguardo all’impatto dell’adenomiosi sull’infertilità e sulle complicanze della gravidanza, senza evidenze definitive che mostrino un aumento del rischio di aborto o di altre problematiche ostetriche.
Diagnosi
La diagnosi di adenomiosi inizia con una visita dal medico, che raccoglierà la storia clinica e condurrà un esame fisico e pelvico.
Durante l’esame, la donna potrebbe avvertire tenerezza nell’utero. Se il medico sospetta adenomiosi a causa di un utero leggermente ingrossato, potrebbe richiedere ulteriori test, tra cui:
- Ultrasuoni: Utilizzati per esaminare le tasche di tessuto del rivestimento uterino nel muscolo, sebbene possano portare a diagnosi errate, poiché tali tasche possono assomigliare a fibromi uterini.
- Risonanza magnetica (MRI): Considerata il metodo più efficace per visualizzare il muscolo interno dell’utero.
- Biopsia endometriale: A volte, il medico può prelevare un campione di tessuto endometriale per escludere altre cause dei sintomi, anche se non è utile per la diagnosi di adenomiosi.
Questi test non forniscono una diagnosi definitiva; l’adenomiosi può essere confermata solo dopo un’isterectomia, quando un patologo esamina l’utero al microscopio.
Quando vedere un dottore
Una donna che non cerca una gravidanza e non presenta sintomi potrebbe non aver bisogno di un trattamento. Tuttavia, chi sospetta di avere adenomiosi o endometriosi dovrebbe consultare il proprio medico per una valutazione.
È fondamentale informare il medico di eventuali crampi mestruali gravi o sanguinamento abbondante, poiché potrebbero segnalare condizioni più gravi.
Sanguinamento mestruale pesante può portare a anemia, una carenza di ferro che provoca stanchezza, debolezza e malessere generale. L’assunzione di integratori di ferro può essere utile per trattare l’anemia, particolarmente durante il ciclo mestruale.
Prospettiva
La prospettiva per le donne con adenomiosi è generalmente positiva; non si tratta di una condizione pericolosa per la vita, ma può causare notevoli disagi.
È consigliabile consultare il medico se si sospetta di avere adenomiosi o endometriosi.
In genere, l’adenomiosi tende a scomparire dopo la menopausa, ma esistono trattamenti disponibili per alleviare i sintomi nel frattempo.
Approfondimenti Recenti sulla Adenomiosi
Negli ultimi anni, la ricerca sull’adenomiosi ha prodotto risultati significativi. Secondo uno studio pubblicato nel 2023, si stima che circa il 30% delle donne con adenomiosi presenti anche fibromi, aumentando la complessità del trattamento.
Inoltre, sono emerse nuove opzioni terapeutiche, come l’uso della terapia con ultrasuoni focalizzati, che ha mostrato promettenti risultati nel ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita delle pazienti. Questi approcci innovativi potrebbero rappresentare il futuro del trattamento dell’adenomiosi.
I ricercatori stanno anche esplorando il legame tra adenomiosi e infertilità. Un’analisi recente ha suggerito che l’adenomiosi potrebbe influenzare la qualità ovocitaria, ma sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno queste relazioni.