Studiando una famiglia con rari disordini glicemici, gli scienziati hanno identificato una mutazione del gene MAFA che può dare origine sia ad alti che a bassi livelli di zucchero nel sangue. Questa scoperta potrebbe portare a nuovi trattamenti per il diabete.
Il diabete è una condizione in cui il corpo non è in grado di produrre una quantità sufficiente di insulina, l’ormone fondamentale per gestire i livelli di zucchero nel sangue, o non riesce a utilizzarla in modo efficace. Questo porta a iperglicemia, ovvero livelli eccessivi di zucchero nel sangue.
Si stima che circa 30,3 milioni di persone negli Stati Uniti vivano con il diabete, con il diabete di tipo 2 che rappresenta la forma più comune, seguita dal diabete di tipo 1. Tuttavia, esistono anche forme più rare, che costituiscono solo l’1-4% dei casi negli Stati Uniti, note come diabete monogenico. Queste forme sono causate da mutazioni in singoli geni che si trasmettono da uno o entrambi i genitori.
Tali mutazioni compromettono la funzione delle cellule beta nel pancreas, responsabili della produzione di insulina. Una delle forme più comuni di diabete monogenico è il diabete di giovane età, che colpisce circa il 2% di tutti i casi di diabete negli Stati Uniti tra le persone under 20.
In questo studio, l’autore principale, Prof. Márta Korbonits del William Harvey Research Institute presso la Queen Mary University di Londra (QMUL), insieme ai suoi colleghi, ha analizzato una famiglia unica. Alcuni membri di questa famiglia presentavano diabete, mentre altri avevano insulinomi, tumori che producono insulina nel pancreas.
In particolare, il diabete si manifesta con alti livelli di zucchero nel sangue, mentre gli insulinomi causano ipoglicemia, ovvero livelli di zucchero nel sangue troppo bassi. Come possono coesistere queste condizioni opposte nella stessa famiglia?
Il Prof. Korbonits e il suo team attribuiscono la responsabilità a una singola mutazione genetica.
Mutazione MAFA Scoperta
Analizzando i genomi della famiglia, i ricercatori hanno trovato una mutazione nel gene MAFA, presente in membri sia con diabete che con insulinoma. Questo gene regola normalmente la produzione di insulina nelle cellule beta, e una mutazione in esso porta alla produzione di una proteina MAFA anomala, più abbondante rispetto alle normali proteine MAFA nelle cellule beta.
I ricercatori hanno confermato la presenza della mutazione del gene MAFA in un’altra famiglia con casi simili di diabete e insulinoma. Questi risultati suggeriscono che una mutazione nel gene MAFA possa causare sia elevati che ridotti livelli di zucchero nel sangue, anche se il meccanismo preciso rimane ancora poco chiaro.
«Crediamo», spiega il dott. Donato Iacovazzo, primo autore dello studio, «che questo difetto genetico sia cruciale per lo sviluppo della malattia. Stiamo conducendo ulteriori ricerche per comprendere come questo difetto possa, da un lato, compromettere la produzione di insulina, causando diabete, e dall’altro, provocare insulinoma.»
Questi risultati, pubblicati recentemente, rappresentano la prima associazione documentata di una mutazione nel gene MAFA con la malattia. I ricercatori sperano che queste scoperte possano aprire la strada a nuovi trattamenti per forme comuni e rare di diabete.
«Sebbene la malattia che abbiamo caratterizzato sia molto rara, lo studio di condizioni rare ci aiuta a capire meglio la fisiologia e i meccanismi alla base di malattie più comuni. Speriamo che questa ricerca ci conduca a esplorare nuovi modi per stimolare la rigenerazione delle cellule beta, aprendo così nuove prospettive per il trattamento del diabete.»
Co-autore dello studio, la prof.ssa Sian Ellard, University of Exeter, U.K.
Prospettive Future e Ricerche Recenti
Negli ultimi anni, la ricerca sul diabete ha fatto enormi progressi, in particolare nel campo della genetica. Studi recenti hanno evidenziato come le variazioni genetiche possano influenzare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, portando a nuove strategie preventive e terapeutiche. Ad esempio, la comprensione delle interazioni tra geni e ambiente sta aprendo nuove strade per personalizzare i trattamenti.
Inoltre, la tecnologia CRISPR e altre tecniche di editing genetico stanno emergendo come strumenti promettenti nella lotta contro il diabete, con la possibilità di correggere mutazioni genetiche alla radice della malattia. La possibilità di rigenerare le cellule beta danneggiate rappresenta una frontiera entusiasmante nella ricerca diabetologica.
Con oltre 400 milioni di persone affette da diabete in tutto il mondo, la ricerca continua a essere fondamentale per sviluppare approcci innovativi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Le scoperte recenti, come quelle sul gene MAFA, sono solo la punta dell’iceberg in un campo in continua evoluzione.