Disturbo Bipolare e Menzogna: Un Legame da Esplorare

Il disturbo bipolare è una patologia mentale complessa, caratterizzata da cicli alternati di mania e depressione. Oltre agli sbalzi d’umore, le persone che ne soffrono possono manifestare comportamenti insoliti e talvolta difficili da comprendere.

Chi vive con il disturbo bipolare e i loro familiari spesso riportano una tendenza a mentire, ma questo aspetto non è ufficialmente riconosciuto come un sintomo diagnostico del disturbo stesso. Tuttavia, l’evidenza aneddotica suggerisce che la condizione potrebbe aumentare la propensione a mentire.

Fatti veloci sul disturbo bipolare:

  • La prevalenza una tantum del disturbo bipolare negli Stati Uniti è stimata al 3,9% della popolazione.
  • Colpisce il 5,9% delle persone di età compresa tra 18 e 29 anni.
  • L’età media di esordio è di 25 anni.

Disturbo bipolare e menzogna: esiste un collegamento?

Sebbene non esistano prove cliniche concrete che dimostrino un aumento della menzogna tra le persone con disturbo bipolare, è un tema spesso sollevato da pazienti e familiari. Se questa tendenza è reale, potrebbe essere legata a sintomi maniacali come disturbi della memoria, pensiero accelerato, impulsività e comportamenti distruttivi.

Madelyn Heslet, che condivide la sua esperienza su un sito dedicato, afferma: «Durante un episodio maniacale, qualsiasi pensiero sano o realistico va fuori dalla finestra».

Effetti della mania

Heslet elenca dieci aree che ha imparato a conoscere, definendole «le bugie che la mia mania mi induce a dire per mettermi nei guai».

Rappresentazione artistica del disturbo bipolare

Tra queste vi sono le allucinazioni: la persona può vedere, ascoltare o percepire odori che non esistono per gli altri. Tali esperienze possono sembrare estremamente reali per chi le vive.

Durante un episodio maniacale, è comune la presenza di manie di grandezza, dove il soggetto può credere di essere qualcuno di molto significativo o di avere legami con persone influenti.

La mania può indurre Heslet a pensare che sia accettabile reagire in modo eccessivo quando è arrabbiata, permettendosi di esprimere rabbia in modi dolorosi e maliziosi.

In uno stato maniacale, può anche sembrare che la persona si senta immune da danni, portandola a comportamenti impulsivi o rischiosi, come relazioni sessuali avventate o spese eccessive.

Questi comportamenti possono condurre a situazioni problematiche. Chiunque possa trovarsi in difficoltà, indipendentemente dalla presenza di disturbo bipolare, può essere tentato di mentire per coprire le proprie azioni o per convincere se stesso e gli altri di non aver fatto nulla di male. Il disturbo bipolare, quindi, potrebbe aumentare la probabilità di trovarsi in tali situazioni.

Inoltre, le tendenze verso la dipendenza sono più comuni tra chi soffre di disturbo bipolare. Un’indagine nazionale ha rivelato che oltre la metà delle persone con questa malattia ha sofferto di dipendenza da sostanze o alcol, fattori che possono alimentare ulteriormente la tendenza a mentire.

Il bisogno di autoconservazione, unito al desiderio di avventura e alla convinzione di non poter subire danni, può amplificare il rischio di dire bugie.

La blogger Susan P, sul sito della International Bipolar Foundation, suggerisce che ci possa essere «un certo grado di eccitazione nel credere alle proprie bugie». Nota anche che, mentre mentiva «per sopravvivere», ha perso amici e familiari lungo il cammino.

Una diversa percezione?

Le persone con disturbo bipolare possono vivere le loro emozioni in modo differente rispetto agli altri. Gabe Howard, scrivendo per BPHope, sottolinea che potrebbero mentire per «adattarsi», poiché esprimere i propri veri sentimenti può farli sentire diversi e strani agli occhi degli altri.

Esporre le proprie emozioni autentiche, afferma Howard, può portare a critiche, con gli altri che li accusano di fingere, di essere troppo drammatici o di cercare attenzione. Quando i sensi sono intensificati, la vita può essere vissuta in modo più acuto, e ciò che per gli altri sembra una bugia potrebbe non esserlo per chi la racconta.

Quando una persona con disturbo bipolare esagera le proprie esperienze, potrebbe semplicemente essere il modo in cui le ricorda.

La velocità con cui parlano durante una fase maniacale può anche far sembrare che alcune affermazioni siano bugie. Mentre continuano a «dire cose» senza riflettere, potrebbe succedere che non ricordino più in seguito ciò che hanno affermato.

Una persona con disturbo bipolare può anche mentire o sembrare di mentire riguardo alla propria condizione, sia per evitare lo stigma associato alla malattia mentale, sia perché potrebbe veramente credere di non avere nulla di sbagliato. Questo può rendere difficile il trattamento.

Spesso, le persone con disturbo bipolare cercano assistenza medica solo quando si trovano in difficoltà. Durante un episodio maniacale, infatti, potrebbero non percepire alcun problema. Se la mania comporta allucinazioni o deliri, anche questo può sembrare una bugia agli occhi degli altri.

Effetti sulle relazioni

Quando una persona con disturbo bipolare dice bugie, non lo fa necessariamente con l’intento di ingannare gli altri.

Tuttavia, queste menzogne possono portare familiari, amici e colleghi a percepire la persona come intenzionalmente ingannevole. La sfiducia può danneggiare le relazioni e ostacolare l’efficacia di un’assistenza di qualità. Le conseguenze possono influenzare a lungo termine la qualità della vita di chi vive con questa condizione.

La consulenza e la consapevolezza possono aiutare familiari e amici a sviluppare empatia, comprendendo il legame tra i sintomi e le bugie o le percezioni errate di inganno.

La consulenza per il paziente, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e farmaci come antipsicotici o antidepressivi possono essere utili nella gestione del disturbo e, di conseguenza, delle menzogne o delle bugie percepite. Qualsiasi trattamento deve essere effettuato sotto la supervisione di un medico.

Informazioni sul disturbo bipolare

Uomo che rappresenta il disturbo bipolare

Il disturbo bipolare si sviluppa a causa di un malfunzionamento cerebrale che provoca repentini cambiamenti dell’umore. Tra gli altri sintomi, si riscontrano disturbi del sonno e difficoltà cognitive.

A differenza dei normali sbalzi d’umore che tutti possono sperimentare, i cambiamenti drammatici tipici del disturbo bipolare variano da episodi maniacali severi con sintomi psicotici a pensieri suicidi.

La durata, la severità e la frequenza di ciascun ciclo variano da individuo a individuo. Alcuni possono trascorrere settimane, mesi o addirittura anni in uno stato di bassa o alta energia, mentre altri potrebbero vivere oscillazioni multiple in un solo giorno.

I sintomi solitamente emergono nella tarda adolescenza o nella prima età adulta, ma possono manifestarsi anche in età infantile o nella tarda età adulta.

Le cause esatte restano sconosciute, sebbene i fattori genetici sembrino giocare un ruolo significativo.

Sintomi

Una serie di sintomi è correlata a una diagnosi di disturbo bipolare.

Durante un episodio maniacale, una persona può:

  • Sentirsi estremamente «alta» o «euforica».
  • Essere «nervosa» o «ipereccitata».
  • Avere difficoltà a dormire.
  • Essere eccessivamente attiva.
  • Credere di poter fare qualsiasi cosa e di poter gestire molte attività contemporaneamente.
  • Impegnarsi in comportamenti rischiosi, come spese eccessive, guida imprudente o infedeltà.
  • Mostrare irritabilità o agitazione.

Durante un episodio depressivo, possono:

  • Sentirsi «giù» o tristi.
  • Dormire troppo o troppo poco.
  • Non godere di nulla.
  • Avere difficoltà a concentrarsi.
  • Mangiare troppo o troppo poco.
  • Avvertire una sensazione di disastro imminente o di aver commesso un errore grave.
  • Avere pensieri suicidi.

Durante una fase maniacale, l’individuo può avvertire una corsa di pensieri molto rapida, parlando a gran velocità di vari argomenti, saltando da uno all’altro in modo disgiunto.

Possono anche sperimentare deliri o credere di essere molto importanti o potenti. Potrebbero sentirsi in diritto di comportarsi «al di sopra delle regole» o di avere una connessione speciale con figure autoritarie. Comportamenti impulsivi e spericolati sono comuni.

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