Questo articolo riguarda i fattori di rischio per il diabete mellito, comunemente noto come diabete. Si tratta di una condizione che si verifica quando il corpo non riesce a produrre o utilizzare l’insulina in modo efficace.
Il diabete porta a un eccesso di glucosio nel sangue e a una carenza di questo zucchero nelle cellule. Sorprendentemente, almeno 1 persona su 4 affetta da diabete non sa di avere la malattia.
Comprendere i fattori di rischio associati al diabete è cruciale per prevenire i danni che può causare. Essere a conoscenza di questi fattori permette di consultare un medico in anticipo, per verificare se si è a rischio di sviluppare questa condizione.
Esistono tre principali tipi di diabete: il tipo 1, il tipo 2 e il diabete gestazionale. Ognuno di essi sarà descritto brevemente qui di seguito, evidenziando i loro principali fattori di rischio.
Diabete di tipo 1
Nel diabete di tipo 1, il corpo produce poca o nessuna insulina. Questo tipo di diabete colpisce circa il 5% delle persone diabetiche e viene gestito tramite iniezioni di insulina o pompe per insulina, unite a un’attenta pianificazione alimentare.
I principali fattori di rischio per il diabete di tipo 1 includono:
- Storia familiare: avere un genitore o un fratello con diabete di tipo 1 aumenta le probabilità di sviluppare la malattia. Se entrambi i genitori ne sono affetti, il rischio aumenta ulteriormente.
- Età: il diabete di tipo 1 colpisce prevalentemente i giovani, in particolare tra i 4 e i 7 anni e tra i 10 e i 14 anni, anche se può manifestarsi a qualsiasi età.
- Genetica: la presenza di specifici geni può aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 1. Il medico può effettuare test per identificare questi geni.
- Posizione geografica: studi hanno dimostrato che il diabete di tipo 1 è più comune nelle regioni più lontane dall’equatore.
Altri fattori di rischio per il diabete di tipo 1 sono attualmente oggetto di studio da parte dei ricercatori.
Diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 è il tipo più comune di diabete. In questo caso, il corpo è in grado di produrre insulina, ma non riesce a utilizzarla correttamente, il che provoca un accumulo di zucchero nel sangue e danni al corpo.
A differenza del tipo 1, il diabete di tipo 2 viene spesso trattato con farmaci orali, sebbene possano essere necessarie anche iniezioni di insulina in caso di malattia non controllata.
I fattori di rischio per il diabete di tipo 2 si dividono in due categorie: quelli inevitabili e quelli evitabili.
Fattori di rischio inevitabili
- Storia familiare di diabete.
- Avere partorito un bambino di peso superiore ai 9 chili.
- Età avanzata.
- Appartenenza a determinate etnie, come afro-americani, asiatici e ispanici.
- Condizioni di pelle scura, spessa e vellutata intorno al collo o sotto le ascelle.
- Storia di diabete gestazionale.
Il diabete di tipo 2 tende a manifestarsi in persone di età pari o superiore a 45 anni, ma è sempre più comune anche nei giovani.
Fattori di rischio evitabili o trattabili
- Obesità o sovrappeso, in particolare con accumulo di grasso attorno alla vita.
- Attività fisica insufficiente.
- Ipertensione.
- Malattie cardiache o ictus.
- Bassi livelli di colesterolo «buono» (HDL).
- Alti livelli di trigliceridi.
- Alcuni disturbi della salute mentale.
- Sindrome dell’ovaio policistico.
- Fumo.
- Stress.
- Sonno in eccesso o insufficiente.
Diabete gestazionale
Il diabete gestazionale è una forma di diabete che si manifesta durante la gravidanza. La maggior parte delle donne colpite non ha mai avuto diabete prima e la condizione tende a risolversi dopo la nascita del bambino.
Tuttavia, una volta diagnosticato, c’è una probabilità elevata che il diabete gestazionale si ripresenti in future gravidanze.
I fattori di rischio per il diabete gestazionale sono simili a quelli degli altri tipi di diabete e includono:
- Età superiore ai 25 anni.
- Storia familiare o personale di diabete.
- Prediabete, caratterizzato da livelli di glucosio elevati senza diagnosi di diabete.
- Eventi di morte inspiegabile in passato.
- Sovrappeso o obesità.
- Abitudini alimentari poco salutari.
- Appartenenza a determinate etnie.
Gestione dei fattori di rischio
Attualmente non esiste una cura definitiva per il diabete, ma è possibile invertire la malattia o portarla in remissione. La remissione è definita da un ritorno a livelli normali di glucosio nel sangue per almeno un anno senza l’uso di farmaci.
Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono aiutare a prevenire o ritardare le complicazioni. Comprendere i fattori di rischio consente alle persone di identificare e gestire il diabete prima che si verifichino problemi significativi.
Alcuni fattori di rischio sono inevitabili, ma è possibile gestire quelli modificabili, come l’ipertensione, il peso e la dieta, per mantenere il diabete sotto controllo.
Anche i controlli regolari sono fondamentali: le persone sopra i 40 anni senza fattori di rischio dovrebbero consultare il medico almeno ogni tre anni; chi ha uno o più fattori di rischio dovrebbe farlo con maggiore frequenza.
Se un individuo ha già il diabete di tipo 2, anche i familiari come genitori, figli e fratelli possono essere a rischio. È importante che questi familiari siano incoraggiati a consultare un medico per valutare la loro possibilità di sviluppare la malattia.
Valutare un singolo fattore di rischio può non essere sufficiente per determinare il rischio complessivo di diabete. Diverse risorse online offrono strumenti per calcolare il rischio di diabete di tipo 2, come il Diabetes Risk Test, disponibile sul sito del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases.
Questo test considera sette fattori di rischio, inclusi peso e altezza, per calcolare il punteggio dell’indice di massa corporea (BMI), un elemento chiave nella gestione del diabete. Quando si cerca di calcolare il proprio BMI, è spesso necessario utilizzare una tabella di riferimento per ottenere risultati precisi.
Prospettive future
Il diabete rappresenta una delle problematiche di salute più diffuse a livello globale. Se non trattato, può causare gravi complicazioni, inclusi cecità, insufficienza renale, ictus, insufficienza cardiaca, amputazioni e morte prematura.
Scoprire precocemente la propria condizione diabetica permette di intraprendere misure preventive per evitare o ritardare le complicazioni associate.