Attività Fisica degli Adolescenti Paragonabile a Quella degli Anziani

La mancanza di attività fisica rappresenta un serio fattore di rischio per diverse patologie. Non sorprende che né gli adulti né i ragazzi riescano a esercitarsi a sufficienza, ma una nuova ricerca indica che la situazione è ben più allarmante di quanto si pensasse.

Adolescenti che si esercitano insieme durante un'attività fisica.

I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) raccomandano agli adulti di dedicarsi ad almeno 2,5 ore di attività fisica settimanali. Tuttavia, il CDC riporta che solo 1 adulto su 5 riesce a raggiungere questo obiettivo. Le persone che non si esercitano adeguatamente sono più inclini a morire prematuramente e a sviluppare malattie gravi come patologie cardiache, ictus, diabete di tipo 2, depressione e alcune forme di cancro.

Ma non è solo il caso degli adulti; gli adolescenti sono messi anche peggio. Meno di 3 studenti su 10 nelle scuole superiori riescono a svolgere almeno 60 minuti di attività fisica al giorno, il livello raccomandato sia dal CDC che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Una nuova ricerca, recentemente pubblicata, suggerisce che i livelli di attività fisica tra gli adolescenti siano in realtà drammaticamente bassi, rivelando una realtà ancora più preoccupante di quanto ci si aspettasse.

Analisi sull’Attività Fisica in Diverse Fasce d’Età

Un team di ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora ha condotto uno studio approfondito sui livelli di attività fisica in differenti fasce d’età. Hanno anche esaminato i momenti della giornata in cui si svolgono le attività e le differenze nei modelli di esercizio in base al genere.

L’autore senior dello studio, il Professor Vadim Zipunnikov, ha guidato il team nella raccolta e analisi dei dati di 12.529 partecipanti, accedendo ai dati del National Health and Nutrition Examination Surveys effettuati nel 2003-2004 e nel 2005-2006.

I partecipanti hanno indossato dispositivi di localizzazione per 7 giorni consecutivi, rimuovendoli solo durante il sonno o la doccia. Questi dispositivi hanno monitorato il tempo trascorso in attività sedentaria e in attività fisica leggera o moderata-vigorosa.

I ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in cinque gruppi per età: bambini (6-11 anni), adolescenti (12-19 anni), giovani adulti (20-29 anni), adulti di mezza età (31-59 anni) e anziani (60-84 anni). In termini di genere, il 49% dei partecipanti era maschile e il 51% femminile.

Adolescenti: Un Rischio di Inattività Fisica Paragonabile agli Anziani

In generale, i maschi tendevano a essere più attivi fisicamente rispetto alle femmine, specialmente in attività ad alta intensità. Tuttavia, dopo i 60 anni, i livelli di attività fisica tra i maschi diminuiscono sensibilmente rispetto a quelli delle femmine. Nel gruppo di età oltre i 60 anni, i maschi risultano significativamente meno attivi, spendendo più tempo in attività sedentaria e dedicandosi a esercizi meno intensi.

Un dato sorprendente è che gli adolescenti presentano un alto rischio di inattività fisica. Nella tarda adolescenza, si è riscontrato che questo gruppo ha meno opportunità di esercizio rispetto agli anziani. Questo studio è di particolare rilevanza, considerando l’epidemia di obesità infantile negli Stati Uniti, dove circa 12,7 milioni di bambini e adolescenti sono obesi.

«I livelli di attività alla fine dell’adolescenza sono allarmanti e, all’età di 19 anni, sono comparabili a quelli di chi ha 60 anni. Per i bambini in età scolare, il pomeriggio, tra le 14 e le 18, rappresenta la finestra principale per l’attività fisica. Dobbiamo chiederci come possiamo modificare gli orari scolastici per favorire un aumento dell’attività,» afferma il Prof. Zipunnikov.

Inoltre, lo studio ha confermato che né i bambini né gli adolescenti riescono a soddisfare le linee guida dell’OMS in merito all’attività fisica.

«Le campagne per aumentare l’attività fisica si sono focalizzate principalmente sull’intensità. Tuttavia, il nostro studio suggerisce che dovremmo tenere in considerazione anche il momento della giornata e incoraggiare attività fisiche a bassa intensità, riducendo al contempo i periodi di inattività,» conclude il Prof. Zipunnikov.

Nuove Prospettive sulla Salute Fisica degli Adolescenti nel 2024

Con l’evidente crisi di inattività fisica tra i giovani, è fondamentale adottare strategie innovative per promuovere uno stile di vita più attivo. Recenti studi indicano che l’integrazione di attività fisiche leggere nella routine quotidiana, come camminare o andare in bicicletta per brevi tragitti, può significativamente migliorare i livelli di attività generale. È essenziale che le scuole e le comunità creino ambienti favorevoli, con spazi verdi e percorsi sicuri per l’attività fisica.

Inoltre, il monitoraggio dell’attività fisica tramite app e dispositivi indossabili si sta dimostrando efficace nel coinvolgere i giovani. Incentivi e programmi di gamification possono motivare gli adolescenti a muoversi di più, rendendo l’esercizio fisico un’esperienza divertente e gratificante.

Infine, con l’aumento delle tecnologie digitali, è cruciale educare i giovani sull’importanza dell’equilibrio tra tempo trascorso davanti allo schermo e attività fisica. La consapevolezza riguardo alle conseguenze della sedentarietà deve diventare parte integrante della formazione scolastica, per favorire una generazione più sana e attiva.

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