Gli effetti collaterali delle statine spesso portano le persone a interrompere il trattamento, ma la buona notizia è che la maggior parte di chi torna a utilizzare questi farmaci riesce a superare gli effetti collaterali e a rimanere in terapia a lungo termine. Questo è emerso da una ricerca condotta presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston e l’Accademia cinese delle scienze mediche di Pechino, pubblicata negli Annals of Internal Medicine.
Secondo gli autori, molti degli effetti collaterali associati alle statine sono gestibili e possono derivare da fattori diversi, non necessariamente legati ai farmaci stessi. È interessante notare che alcuni effetti collaterali possono essere specifici per determinate statine, piuttosto che per tutta la classe di farmaci.
È fondamentale considerare che abbandonare le statine può elevare significativamente il rischio di eventi cardiovascolari gravi. Pertanto, pazienti e medici devono ponderare attentamente prima di apportare modifiche al piano terapeutico.
Un precedente studio realizzato dal Center for Healthy Aging dell’Università di Copenaghen ha rivelato che circa il 75% dei pazienti in terapia con statine riporta sintomi di dolore muscolare, un fattore che può compromettere l’aderenza alla terapia.
Il dott. Alexander Turchin e il suo team hanno cercato di comprendere le ragioni alla base delle interruzioni della terapia con statine, nonché di identificare gli eventi clinici che possono essere attribuiti a questi farmaci.
Attraverso uno studio di coorte retrospettivo su 107.835 pazienti trattati in cliniche affiliate al Brigham and Women’s Hospital e al Massachusetts General Hospital, i ricercatori hanno raccolto dati sulla sospensione della terapia con statine tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2008.
Dai dati raccolti è emerso che:
- 57.292 pazienti hanno interrotto l’assunzione di statine, almeno temporaneamente;
- Il 17,4% (18.778) dei pazienti ha riportato effetti collaterali correlati alle statine;
- Tra i 18.778 pazienti:
– 11.124 hanno smesso almeno temporaneamente;
– 6.579 sono tornati a una statina entro 12 mesi;
– Il 92,2% di coloro che hanno ripreso la terapia era ancora in trattamento dopo 12 mesi dall’effetto collaterale. - Tra i 2.721 pazienti che sono tornati alla stessa statina che aveva causato l’effetto collaterale, 1.295 erano ancora in terapia 12 mesi dopo, di cui 996 allo stesso dosaggio o a un dosaggio maggiore.
Gli autori hanno evidenziato alcune limitazioni dello studio:
- Gli effetti collaterali legati alle statine e le interruzioni della terapia sono stati valutati in strutture mediche accademiche specifiche.
- Potrebbero essere stati utilizzati dati secondari, con il rischio di errori o mancanze.
- Gli strumenti di elaborazione del linguaggio naturale adottati non sono sempre precisi al 100% per valutare le ragioni di interruzione della terapia.
In un riassunto pubblicato nella rivista, i ricercatori hanno concluso:
«Gli eventi correlati alle statine sono frequentemente riportati e spesso conducono alla sospensione della terapia. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti che riprendono il trattamento riesce a tollerare le statine nel lungo periodo. Questo suggerisce che molti di questi eventi potrebbero avere altre cause, essere tollerabili o specifici per singole statine, piuttosto che per l’intera classe di farmaci.»
Lo studio ha ricevuto finanziamenti dal programma nazionale cinese di scienze cliniche, dalla National Library of Medicine e dalla Diabetes Action Research and Education Foundation.
Statine: Un Investimento Necessario Nonostante i Rischi
Ricercatori dell’Università di Harvard hanno riportato su The Lancet (agosto 2012) che, sebbene le statine possano aumentare il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 in alcune persone, i benefici superano di gran lunga i rischi.
Il loro studio ha dimostrato che alcuni pazienti con specifici fattori di rischio, come iperglicemia e obesità, presentano un rischio maggiore di sviluppare diabete durante il trattamento con statine. Tuttavia, le significative riduzioni nel rischio di infarto e ictus giustificano l’uso delle statine.
Di recente, un’analisi ha evidenziato che il monitoraggio regolare dei pazienti in terapia con statine, unito a interventi per gestire i fattori di rischio cardiovascolare, può migliorare ulteriormente i risultati clinici. È cruciale che i medici discutano apertamente con i pazienti riguardo ai potenziali effetti collaterali, incoraggiando un approccio condiviso alla gestione della terapia.
Scritto da Christian Nordqvist.