Uomini Con Basso Testosterone: Rischio Ridotto Di Cancro Alla Prostata

Una nuova ricerca suggerisce che gli uomini con livelli anormalmente bassi di testosterone hanno meno probabilità di sviluppare il cancro alla prostata nel corso della loro vita.

Immagine di un provetta contenente testosterone

Il nuovo studio è stato condotto da scienziati dell’Università di Oxford nel Regno Unito e i risultati sono stati presentati alla National Cancer Research Institute (NCRI) Cancer Conference, tenutasi a Liverpool, nel Regno Unito.

Secondo quanto affermato dagli autori, questa è la prima volta che gli scienziati hanno esaminato come i bassi livelli di testosterone influenzano il rischio di cancro alla prostata. La loro ricerca rappresenta anche il più grande studio mai condotto sul legame tra ormoni e cancro alla prostata.

Il cancro alla prostata colpisce oltre 170.000 uomini ogni anno negli Stati Uniti, con circa 30.000 decessi causati dalla malattia.

Anche se non è ancora chiara la causa della malattia, i ricercatori hanno identificato diversi fattori di rischio, tra cui età, etnia e mutazioni genetiche.

Gli ormoni maschili, noti come androgeni, come il testosterone, sono riconosciuti per promuovere la crescita delle cellule tumorali negli uomini con carcinoma della prostata. Ridurre o bloccare i livelli di testosterone nel corpo è il trattamento standard per il cancro alla prostata, poiché gli androgeni facilitano la proliferazione delle cellule tumorali della prostata.

Il modello di saturazione dell’androgeno suggerisce che, per crescere, il tessuto prostatico, sia esso maligno o benigno, necessiti di una quantità sufficiente di testosterone per saturare i recettori degli androgeni.

Tuttavia, una volta raggiunto il punto di saturazione, ulteriori aumenti di testosterone non comportano un incremento della crescita del tessuto prostatico o del tumore.

Come spiegano gli autori del nuovo studio, «[B] poiché il punto di saturazione è considerato basso, fino ad ora non ci sono stati dati prospettici sufficienti per testare questa teoria».

Pertanto, il team ha deciso di colmare questa lacuna di ricerca testando la teoria su oltre 19.000 uomini.

Il basso livello di testosterone ha ridotto il rischio del 20%

I ricercatori hanno analizzato 20 studi prospettici comprendenti più di 19.000 uomini, di cui 6.933 avevano un cancro alla prostata e 12.088 erano stati esaminati come controlli sani.

I partecipanti avevano un’età compresa tra i 34 e i 76 anni, e i loro campioni di sangue erano stati raccolti per l’analisi tra il 1959 e il 2004.

Gli uomini sono stati suddivisi in 10 categorie in base ai loro livelli di testosterone, che variavano da quelli con i livelli più bassi di androgeni a quelli con i livelli più alti.

Successivamente, il rischio di cancro alla prostata è stato calcolato utilizzando metodi di regressione logistica condizionale.

Come previsto, gli uomini nel gruppo con testosterone più basso avevano una probabilità notevolmente ridotta di sviluppare il cancro alla prostata. Infatti, il loro rischio era inferiore del 20% rispetto agli altri gruppi.

Sorprendentemente, tuttavia, lo studio ha anche rivelato che se questi uomini sviluppano la malattia, hanno il 65% in più di probabilità di avere una forma aggressiva della condizione.

Negli altri nove gruppi con diversi livelli di testosterone, i ricercatori non hanno trovato alcuna associazione con il rischio di cancro alla prostata.

I risultati possono aiutare a prevenire il cancro alla prostata

Il Prof. Malcolm Mason, esperto di cancro alla prostata per l’organizzazione no-profit Cancer Research U.K., commenta i risultati affermando: «Il ruolo del testosterone nello sviluppo del cancro alla prostata è stato un argomento di ricerca molto dibattuto, quindi è incoraggiante vedere evidenze solide».

«Questo», aggiunge, «contribuisce a chiarire un altro pezzo del puzzle in termini di comprensione della biologia che causa il cancro alla prostata».

Anche il co-autore dello studio, il prof. Tim Key dell’Università di Oxford, sottolinea l’importanza della scoperta. Dice: «Si tratta di una scoperta biologica interessante che potrebbe aiutarci a comprendere come si sviluppa e progredisce il cancro alla prostata».

«Fino ad ora, non avevamo una chiara idea del ruolo del testosterone nel rischio di cancro alla prostata: questo è il primo studio di popolazione a supportare la teoria secondo cui il rischio diminuisce al di sotto di una certa soglia dell’ormone».

Prof. Tim Key

Il Prof. Matt Seymour, direttore della ricerca clinica dell’NCRI, afferma: «In futuro, questi risultati potrebbero essere cruciali per sviluppare strategie per ridurre il rischio che gli uomini sviluppino la malattia».

«È possibile che ciò possa contribuire a trovare modi per diagnosticare e trattare tumori della prostata potenzialmente letali prima che possano causare danni», concorda il prof. Mason, «ma questo è ancora un obiettivo lontano».

Ulteriori Approfondimenti e Ricerche Recenti

Recenti studi pubblicati nel 2024 hanno ulteriormente approfondito la relazione tra livelli di testosterone e il rischio di cancro alla prostata. Una ricerca condotta su un campione di uomini over 50 ha rivelato che il monitoraggio regolare dei livelli ormonali può fornire indizi preziosi per la prevenzione precoce.

Inoltre, alcuni esperti suggeriscono che uno stile di vita sano, che include esercizio fisico regolare e una dieta equilibrata, può influenzare positivamente i livelli di testosterone e ridurre il rischio di malattie prostatiche. È fondamentale sensibilizzare gli uomini sulla salute ormonale e sull’importanza di controlli periodici.

Un’altra area di ricerca emergente riguarda le terapie ormonali personalizzate, che potrebbero offrire strategie preventive più mirate per gli uomini a rischio. Questi approcci innovativi potrebbero cambiare il modo in cui affrontiamo la salute prostatica nel futuro.

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