Herpes Zoster: Rischio Aumentato di Ictus e TIA negli Adulti

L’herpes zoster, noto anche come fuoco di Sant’Antonio, è una patologia causata dalla riattivazione del virus varicella-zoster. Recenti ricerche hanno confermato che questo virus rappresenta un fattore di rischio indipendente per ictus e altri eventi tromboembolici. Uno studio di grande portata pubblicato nel giornale dell’American Academy of Neurology ha evidenziato come l’herpes zoster sia associato a un incremento significativo del rischio di ictus e attacchi ischemici transitori (TIA, che possono essere considerati mini-ictus).

I ricercatori hanno osservato che il rischio aumentava indipendentemente da altri fattori noti, come obesità, fumo e livelli elevati di colesterolo. In particolare, è stato riportato che le persone sotto i 40 anni che avevano avuto l’herpes zoster presentavano un aumento del 74% nella probabilità di subire un ictus rispetto a coloro che non avevano mai contratto l’infezione.

Questa condizione si verifica quando il virus, che rimane dormiente nelle radici nervose del corpo, si riattiva, causando un’eruzione cutanea dolorosa e neuropatica, nota come nevralgia post-erpetica. È fondamentale notare che i pazienti più giovani possono non essere sottoposti a un’adeguata valutazione dei fattori di rischio vascolare, come evidenziato dallo studio che ha esaminato anche il rischio di infarto.

La dott.ssa Judith Breuer, autrice dello studio e ricercatrice presso l’University College di Londra, ha sottolineato l’importanza di monitorare i pazienti con herpes zoster per il rischio di ictus, in particolare per quelli più giovani. Ha affermato: «Chiunque abbia l’herpes zoster, e specialmente i più giovani, dovrebbe essere sottoposto a screening per i fattori di rischio di ictus.»

Inoltre, il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio ha dimostrato di ridurre il numero di casi di herpes zoster di circa il 50%. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per determinare se la vaccinazione possa anche abbattere l’incidenza di ictus e infarti.

Gli autori dello studio hanno suggerito che l’associazione tra herpes zoster e ictus potrebbe continuare anche oltre i 40 anni, ma gli effetti potrebbero essere mascherati da altre misure preventive più comuni nei gruppi di età più avanzata.

Domande su immunizzazione più ampia contro il fuoco di Sant’Antonio

Attualmente, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti raccomandano la vaccinazione contro l’herpes zoster per chiunque abbia almeno 60 anni. Tuttavia, il Dr. Breuer ha evidenziato la necessità di approfondire il ruolo della vaccinazione nelle persone più giovani con fattori di rischio vascolare, poiché molte variabili influenzano il rischio di eventi vascolari come ictus, TIA e infarti. Ha dichiarato: «È chiaro che i fattori di rischio per ictus possono aumentare anche il rischio di herpes zoster, ma non sappiamo se vaccinare i giovani possa ridurre il rischio di ictus in sé.»

Perché il virus dell’herpes zoster è associato all’ictus?

In contesto, gli autori del recente studio hanno richiamato l’attenzione su ricerche precedenti che dimostrano come il virus varicella-zoster possa diffondersi alle arterie cerebrali, in particolare quando colpisce il ramo visivo del nervo facciale. In pazienti con herpes zoster che hanno subito un ictus, sono stati riscontrati danni vascolari durante l’autopsia, anche in assenza di eruzioni cutanee evidenti.

I ricercatori hanno progettato lo studio per confermare questa correlazione, analizzando un ampio campione di pazienti.

Analisi di quasi 320.000 cartelle cliniche

I dati sono stati raccolti da pazienti che hanno frequentato 464 studi di medicina generale nel Regno Unito dal 2002 al 2010. Tra 3,6 milioni di pazienti attivi, sono stati identificati circa 107.000 casi di herpes zoster, con un follow-up medio di 23,7 anni e un intervallo medio di 6,3 anni.

Questi casi sono stati confrontati con un gruppo di controllo di oltre 213.000 pazienti, abbinati per età, sesso e pratica medica.

In conclusione, gli autori hanno affermato: «Questi dati si uniscono a un crescente corpo di prove che lega il virus varicella-zoster, un patogeno ubiquitario che infetta oltre il 95% della popolazione, a malattie vascolari».

Prospettive future e ricerca aggiuntiva

Alla luce di queste scoperte, è cruciale continuare la ricerca per comprendere meglio il legame tra herpes zoster e ictus. Nuovi studi potrebbero fornire informazioni preziose su strategie di prevenzione, screening e trattamenti. La comunità medica deve essere consapevole di questi rischi e promuovere la vaccinazione, non solo per prevenire l’herpes zoster, ma anche per ridurre il rischio di eventi vascolari gravi.

Inoltre, il monitoraggio regolare e l’educazione dei pazienti sui segni e sintomi di ictus possono salvare vite e migliorare gli esiti clinici. La salute pubblica deve evolversi per affrontare queste interconnessioni e garantire che i pazienti ricevano le cure appropriate e tempestive.

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