Le donne affette da vaginosi batterica presentano una probabilità notevolmente superiore di trasmettere l’HIV ai loro partner maschili rispetto ad altre donne. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della California, San Francisco, pubblicato su PLoS Medicine. Secondo i dati, il rischio di trasmissione è triplo, evidenziando così una correlazione preoccupante.
La vaginosi batterica (BV), nota anche come batteriosi vaginale, è una condizione caratterizzata da un’alterazione dell’equilibrio dei microrganismi presenti nella flora vaginale. In questa condizione, i batteri «buoni» diminuiscono, mentre i batteri nocivi aumentano. Circa il 50% delle donne con vaginosi batterica non presenta sintomi.
Quando i sintomi si manifestano, possono includere perdite vaginali acquose e sottili, con uno scarico che può apparire grigio o bianco e avere un forte odore, simile a quello del pesce. In rari casi, alcune donne possono avvertire una sensazione di bruciore durante la minzione e prurito intorno alla vagina.
La Vaginosi Batterica Aumenta il Rischio di Contrarre Infezioni Sessualmente Trasmissibili
Le donne con vaginosi batterica sono più vulnerabili all’acquisizione di infezioni sessualmente trasmesse (IST), incluso l’HIV. Inoltre, presentano un rischio maggiore di parto pretermine. Le donne sieropositive con vaginosi batterica possono avere livelli di HIV più elevati, e la loro cervice e vagina possono rilasciare quantità maggiori del virus.
L’autore principale, il Dr. Craig R. Cohen, MD, MPH, professore di ostetricia, ginecologia e scienze della riproduzione presso UCSF, ha affermato:
«Studi precedenti hanno dimostrato che la vaginosi batterica può aumentare il rischio di contrarre l’HIV fino al sessanta per cento. Tuttavia, il nostro studio è il primo a dimostrare che anche il rischio di trasmissione dell’HIV è elevato.
I risultati indicano la necessità di approfondire la ricerca per migliorare la diagnosi e il trattamento della vaginosi batterica, particolarmente diffusa nell’Africa subsahariana, che presenta il più alto tasso di infezioni da HIV nel mondo».
Lo studio ha esaminato la relazione tra vaginosi batterica e rischio di trasmissione dell’HIV da femmina a maschio, coinvolgendo 2.236 donne sieropositive e i loro partner maschi non infetti provenienti da sette paesi africani.
Dopo aver adattato i risultati a variabili come comportamento sessuale, fattori socio-demografici, circoncisione maschile, infezioni a trasmissione sessuale, livelli di gravidanza e presenza di HIV nel sangue delle donne, è emerso che la vaginosi batterica era associata a un incremento del rischio di trasmissione dell’HIV.
Cohen ha ulteriormente spiegato:
«Abbiamo analizzato l’aumento della carica virale nell’area genitale, ma ciò non è stato sufficiente a spiegare l’incremento del rischio di trasmissione. È possibile che la vaginosi batterica provochi infiammazione, un fattore che non comprendiamo appieno nella sua relazione con la flora vaginale.
Riteniamo che la condivisione del microbiota genitale tra donne e uomini possa giocare un ruolo cruciale nella trasmissione del virus. Tuttavia, l’interazione della flora rimane un campo poco esplorato e rappresenta un’importante direzione per future ricerche».
Cohen ha concluso sottolineando la necessità di ulteriori studi per ottenere una comprensione più profonda del ruolo della flora vaginale. Lo sviluppo di trattamenti più efficaci per la vaginosi batterica, inclusi farmaci e probiotici avanzati, potrebbe costituire un passo significativo verso il miglioramento della salute delle donne e contribuire a ridurre sia il numero di infezioni da HIV che il rischio di trasmissione.
Nuove Ricerche e Scoperte nel 2024
Nel 2024, nuove ricerche hanno continuato a esplorare il legame tra vaginosi batterica e trasmissione dell’HIV. Studi recenti hanno evidenziato che fino al 70% delle donne con vaginosi batterica non diagnosticata può essere a rischio di contrarre infezioni. I ricercatori hanno anche scoperto che l’uso di probiotici specifici potrebbe stabilizzare la flora vaginale, riducendo così il rischio di trasmissione del virus. Inoltre, una revisione sistematica ha mostrato che l’educazione sanitaria e la consapevolezza possono giocare un ruolo fondamentale nel migliorare la diagnosi precoce della vaginosi batterica, potenziando l’accesso a trattamenti tempestivi.
Queste scoperte suggeriscono che un approccio multidisciplinare, che unisca ricerca, educazione e trattamento, è essenziale per affrontare efficacemente questa problematica e migliorare la salute sessuale e riproduttiva delle donne. Scritto da Petra Rattue