Il Caffè All’Italiana e la Prevenzione del Cancro alla Prostata

Una nuova ricerca porta buone notizie per gli uomini che amano un calcio alla caffeina. Bere più di tre tazze di caffè all’italiana ogni giorno potrebbe più che dimezzare il rischio di sviluppare il cancro alla prostata.

Un uomo anziano che sorseggia un caffè all'italiana con soddisfazione

I risultati provengono da un’analisi di quasi 7.000 uomini provenienti dall’Italia, un paese in cui il bere il caffè è una vera e propria cultura. È normale che gli italiani inizino la giornata con un cappuccino, seguono con un caffè macchiato o due a pranzo e concludono con un caffè espresso la sera. Infatti, l’italiano medio consuma circa 600 tazze di caffè ogni anno, e questo numero continua ad aumentare.

Sembra, quindi, che non ci sia una popolazione migliore in cui studiare gli effetti del consumo di caffè sul rischio di cancro alla prostata.

Coautore dello studio, Licia Iacoviello, responsabile del laboratorio di epidemiologia molecolare e nutrizionale presso I.R.C.C.S.S. Neuromed in Italia, e i suoi colleghi hanno recentemente riportato i loro risultati.

Ottenere una «visione più chiara» del legame tra il caffè e il cancro alla prostata

Il cancro alla prostata è il tumore più comune tra gli uomini negli Stati Uniti, dopo il cancro della pelle. Secondo l’American Cancer Society, circa 1 uomo su 7 sarà diagnosticato con la malattia nel corso della propria vita. Mentre un certo numero di studi ha suggerito che il consumo di caffè può aiutare a ridurre il rischio di cancro alla prostata, altri hanno trovato risultati contrastanti.

Per il loro studio, Iacoviello e colleghi hanno ulteriormente approfondito il legame tra il consumo di caffè e il rischio di cancro alla prostata analizzando i dati di 6.989 uomini italiani, di 50 anni o più, che facevano parte del Progetto Moli-Sani.

«Negli ultimi anni abbiamo visto una serie di studi internazionali su questo tema», afferma il primo autore dello studio, George Pounis, del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione presso I.R.C.C.S.S. Neuromed. «Ma le prove scientifiche sono state considerate insufficienti per trarre conclusioni; inoltre, in alcuni casi i risultati sono stati contraddittori, quindi il nostro obiettivo era aumentare la conoscenza in questo campo e fornire una visione più chiara».

Come parte dello studio, ai partecipanti è stato chiesto di segnalare l’assunzione giornaliera di caffè all’italiana utilizzando un questionario sulla frequenza degli alimenti.

Più di tre tazze di caffè al giorno riducono il rischio di cancro alla prostata

Tra una media di 4 anni di follow-up, sono stati identificati circa 100 nuovi casi di cancro alla prostata tra gli uomini. I ricercatori hanno scoperto che gli uomini che ogni giorno consumavano almeno tre tazze di caffè all’italiana avevano un rischio inferiore del 53% di sviluppare il cancro alla prostata, rispetto agli uomini che ne consumavano meno di tre tazze al giorno.

Per confermare gli effetti anti-cancro del caffè, il team ha testato estratti di caffeina e caffè decaffeinato all’italiana sulle cellule del cancro alla prostata in laboratorio. Hanno scoperto che gli estratti di caffè con caffeina riducevano la proliferazione delle cellule tumorali, cioè la loro capacità di crescere e dividersi, e diminuivano la loro capacità di metastatizzare o diffondersi. Questi effetti erano quasi inesistenti con gli estratti di caffè decaffeinati.

«Le osservazioni sulle cellule tumorali ci permettono di dire che l’effetto benefico osservato tra i 7.000 partecipanti è molto probabilmente dovuto alla caffeina, piuttosto che alle molte altre sostanze contenute nel caffè», spiega la co-autrice Maria Benedetta Donati, anch’essa del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione.

Tuttavia, i ricercatori sottolineano che lo studio è stato condotto su una popolazione italiana con una forte cultura del caffè, caratterizzata non solo dalla quantità di caffè consumata, ma anche dal modo in cui viene prodotto. «Preparano il caffè in modo rigorosamente italiano: alta pressione, temperatura dell’acqua molto alta e senza filtri», afferma Iacoviello. «Questo metodo, diverso da quelli seguiti in altre aree del mondo, potrebbe portare a una maggiore concentrazione di sostanze bioattive».

«Sarà molto interessante esplorare questo aspetto: il caffè è parte integrante dello stile di vita italiano, che non è fatto solo dai singoli alimenti, ma anche dal modo specifico in cui sono preparati».

Prospettive Future e Nuove Ricerche

Recenti studi hanno iniziato a investigare anche i meccanismi biologici attraverso cui il caffè potrebbe esercitare effetti protettivi. Ad esempio, ricerche preliminari suggeriscono che i composti presenti nel caffè potrebbero modulare l’infiammazione e migliorare la funzione metabolica, fattori che giocano un ruolo cruciale nello sviluppo del cancro.

Inoltre, un altro aspetto interessante è l’interazione tra il consumo di caffè e altri fattori dello stile di vita, come l’alimentazione e l’attività fisica, che potrebbero influenzare ulteriormente il rischio di cancro alla prostata. La combinazione di una dieta bilanciata e un’adeguata attività fisica, insieme al consumo regolare di caffè, potrebbe rivelarsi ancora più efficace nel ridurre il rischio di questa malattia.

Sarà fondamentale continuare a monitorare e studiare i dati provenienti da diverse popolazioni per confermare questi risultati e comprendere appieno come il caffè possa integrare le strategie di prevenzione del cancro alla prostata. In conclusione, bere caffè all’italiana non è solo un piacere quotidiano, ma potrebbe anche rappresentare un importante alleato nella lotta contro il cancro alla prostata.

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