Il Disturbo Bipolare nelle Donne: Impatti e Trattamenti

Il disturbo bipolare, noto anche come depressione maniacale, è caratterizzato da oscillazioni dell’umore che possono variare da alti estremi a minimi estremi, con episodi che durano settimane o mesi. Questo disturbo può influire profondamente sulla vita quotidiana di chi ne soffre, rendendo cruciali una diagnosi precoce e un trattamento adeguato.

Le cause esatte del disturbo bipolare non sono completamente chiare, ma si ritiene che i fattori genetici ed ereditari giochino un ruolo significativo. Tra i fattori scatenanti ci sono una storia familiare della condizione, l’abuso di alcol o sostanze, e situazioni di stress intenso o eventi traumatici.

Negli Stati Uniti, il disturbo bipolare colpisce circa il 2,6% della popolazione adulta. Sebbene uomini e donne siano colpiti in egual misura, il modo in cui il disturbo si manifesta può differire, il che implica che i trattamenti potrebbero dover essere personalizzati.

Tra le differenze più significative nel modo in cui il disturbo bipolare si manifesta nei due sessi, vi è la possibile influenza del ciclo mestruale femminile. Anche la gravidanza e la menopausa possono avere impatti notevoli sulla salute mentale delle donne.

Se non trattato, il disturbo bipolare può avere ripercussioni devastanti su tutti gli aspetti della vita, inclusi il rendimento scolastico o lavorativo, le relazioni personali e la gestione delle finanze.

Disturbo bipolare nelle donne rispetto agli uomini

Nelle donne, eventi ormonali significativi possono contribuire all’innesco dei sintomi del disturbo bipolare.

Donna che mostra segni di cambiamenti di umore

Rispetto agli uomini, le donne con disturbo bipolare tendono a sperimentare:

  • Disturbo bipolare II
  • Episodi depressivi più frequenti
  • Ciclismo rapido tra alti e bassi – circa tre volte più comune nelle donne
  • Episodi misti, dove alti e bassi si verificano simultaneamente o in rapida successione

Di seguito, esploreremo alcune delle differenze chiave tra uomini e donne affetti da disturbo bipolare.

Il disturbo bipolare II è caratterizzato dall’assenza di episodi maniacali completi, tipici del tipo I.

Età

L’età media di insorgenza del disturbo bipolare è di circa 25 anni, ma nelle donne il disturbo tende a svilupparsi più tardi rispetto agli uomini.

Tipo di disturbo bipolare

Le donne sono più inclini a sviluppare il disturbo bipolare II, che, sebbene simile al tipo I, presenta episodi di umore che non raggiungono la mania completa. Invece, il disturbo bipolare II è caratterizzato da episodi di ipomania, una forma più lieve di mania.

Il ciclismo rapido è più comune tra le donne, definito come la presenza di quattro o più episodi di umore alternativi (ipomania e depressione) nell’arco di 12 mesi.

Studi recenti suggeriscono che le differenze di genere nel disturbo bipolare potrebbero essere correlate a disfunzioni tiroidee, poiché i disturbi della tiroide sono più frequenti nelle donne.

Tipi di episodio

Le donne tendono a sperimentare un numero maggiore di episodi depressivi e meno episodi maniacali rispetto agli uomini, con una prevalenza di episodi misti.

La depressione rappresenta una caratteristica predominante nelle donne con disturbo bipolare, sia all’esordio che nel corso della malattia, mentre gli uomini mostrano una maggiore incidenza di episodi maniacali. Queste differenze possono influenzare le decisioni terapeutiche per ciascun sesso.

Diagnosi errata

Le distinzioni tra uomini e donne nel disturbo bipolare portano spesso a diagnosi errate nelle donne, che sono frequentemente diagnosticate solo con depressione, mentre gli uomini possono essere più facilmente diagnosticati con schizofrenia.

Condizioni concomitanti

Condizioni come ansia, emicrania, obesità e disturbi da attacco di panico sono più comuni nelle donne con disturbo bipolare. Risultati di studi recenti indicano che altre problematiche di salute mentale possono manifestarsi contemporaneamente al disturbo bipolare nelle donne.

Nei periodi di depressione, le donne tendono a sviluppare disturbi alimentari, cambiamenti di peso, alterazioni dell’appetito e insonnia più frequentemente rispetto agli uomini. Al contrario, gli uomini mostrano tassi più elevati di abuso di alcol e sostanze, così come dipendenza da gioco.

Inoltre, gli uomini sono a maggior rischio di sviluppare problemi comportamentali, incluse difficoltà nella comunicazione durante le fasi maniacali del disturbo bipolare.

Sonno

Le differenze nel sonno tra uomini e donne sono significative, e i disturbi del sonno sono comuni tra chi soffre di disturbo bipolare. Un sonno di scarsa qualità può esacerbare i sintomi, contribuendo a un ciclo vizioso.

Nelle donne con disturbo bipolare, una qualità del sonno insufficiente è stata associata a un aumento di sintomi depressivi e maniacali.

Le mestruazioni, la gravidanza e la menopausa

Una delle principali differenze tra uomini e donne è l’impatto che eventi legati alla vita riproduttiva, come la gravidanza, possono avere sulle donne con disturbo bipolare.

Eventi come le mestruazioni, la gravidanza, l’allattamento e la menopausa possono influenzare il decorso del disturbo bipolare e le modalità di trattamento.

Mestruazione

Il disturbo bipolare può avere una presentazione unica nelle donne, in parte a causa dell’impatto del ciclo riproduttivo.

Donna triste durante le mestruazioni

I sintomi possono intensificarsi in fasi specifiche del ciclo riproduttivo, in particolare dopo il parto e durante la fase premestruale, così come in perimenopausa e menopausa.

Le donne in perimenopausa o postmenopausa con disturbo bipolare mostrano una maggiore incidenza di episodi depressivi.

Gli ormoni potrebbero essere parzialmente responsabili di alcuni dei sintomi osservati nelle donne con disturbo bipolare.

I ricercatori ipotizzano che gli sbalzi d’umore, che si correlano a mestruazioni, perimenopausa e menopausa, possano essere legati a fluttuazioni nei livelli di estrogeni.

La sindrome premestruale (PMS) e il disturbo disforico premestruale (PMDD) si manifestano frequentemente insieme al disturbo bipolare II, e le donne con PMS e PMDD presentano un rischio maggiore di sviluppare disturbo bipolare I.

Le donne sensibili ai cambiamenti ormonali possono manifestare sintomi più gravi, recidive frequenti e una risposta meno efficace al trattamento.

Gravidanza

Il disturbo bipolare tende a manifestarsi maggiormente tra i 12 e i 30 anni, aumentando il rischio di sintomi severi durante la gravidanza e nel periodo postparto.

Trattare il disturbo bipolare durante la gravidanza e l’allattamento è complesso. Gli stabilizzatori dell’umore, utilizzati per il trattamento, possono comportare rischi potenziali per il nascituro.

La ricerca mostra che la gravidanza non protegge dal disturbo bipolare, ma non ne aggravano necessariamente i sintomi.

Le donne incinte con disturbo bipolare devono discutere le opzioni farmacologiche con il loro medico. Alcune possono necessitare di continuare i farmaci, tenendo presente che alcuni di essi sono associati a anomalie congenite.

È cruciale consultare un professionista della salute per valutare i rischi e le opzioni di trattamento disponibili durante la gravidanza. Un medico esperto valuterà le diverse possibilità terapeutiche.

Entro le prime quattro settimane dopo il parto, circa il 50% delle donne con disturbo bipolare si sentirà bene, mentre l’altro 50% potrebbe affrontare un episodio di malattia. Circa il 25% delle donne con disturbo bipolare potrebbe sviluppare psicosi postpartum, e un ulteriore 25% potrebbe soffrire di depressione postpartum.

Le ragioni per cui le donne con disturbo bipolare sono vulnerabili alla psicosi o alla depressione postpartum rimangono poco chiare, ma potrebbero essere correlate a fattori ormonali, cambiamenti nei modelli di sonno o alla privazione del sonno.

Allattamento al seno

Alcuni farmaci per il disturbo bipolare assunti durante l’allattamento possono avere effetti potenzialmente dannosi.

Il litio, uno stabilizzatore dell’umore, può causare letargia, ipotonia, ipotermia, cianosi e alterazioni nell’attività elettrica cardiaca.

Inoltre, l’allattamento al seno può interferire con il sonno, scatenando episodi di umore severi.

Soluzioni come coinvolgere altri adulti nella nutrizione del bambino o preparare latte per le poppate notturne possono aiutare le madri con disturbo bipolare a mantenere un sonno adeguato.

Un medico può fornire indicazioni sulla migliore gestione terapeutica durante l’allattamento.

Trattamento

Sebbene non esista una cura definitiva per il disturbo bipolare, la condizione può essere gestita efficacemente attraverso farmaci e modifiche dello stile di vita. Ridurre lo stress e garantire un sonno adeguato sono strategie importanti per il benessere.

I trattamenti consigliati per il disturbo bipolare possono includere:

  • Stabilizzatori dell’umore per controllare episodi maniacali o ipomaniacali
  • Antipsicotici da utilizzare in combinazione con stabilizzatori dell’umore quando le altre terapie non sono efficaci
  • Antidepressivi per gestire gli episodi depressivi
  • Combinazione di antidepressivi e antipsicotici per gestire gli episodi depressivi nel disturbo bipolare di tipo I
  • Farmaci ansiolitici per alleviare l’ansia e migliorare il sonno
  • Psicoterapia per esplorare e comprendere umori, sentimenti, pensieri e comportamenti
  • Terapia elettroconvulsivante (ECT) per affrontare gravi episodi di mania o depressione
  • Stimolazione magnetica transcranica per alleviare i sintomi della depressione

In alcune circostanze, le donne potrebbero dover adattare i loro farmaci o discuterne con il proprio medico.

È importante notare che i contraccettivi possono non essere efficaci se assunti insieme a determinati farmaci per il disturbo bipolare, rendendo necessaria una revisione delle opzioni di controllo delle nascite.

Le opzioni di trattamento devono essere attentamente considerate quando si pianifica una gravidanza o durante l’allattamento, per minimizzare i rischi di anomalie congenite o di esposizione ai farmaci attraverso il latte materno.

Tutte le donne in età fertile dovrebbero discutere il miglior approccio per gestire il disturbo bipolare durante e dopo la gravidanza con il proprio medico.

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