Infezioni da Calcoli Renali: Rischi Maggiori per le Donne

Sebbene i calcoli renali e altre ostruzioni nel tratto urinario siano più comuni negli uomini, sorprendentemente, le donne hanno il doppio delle probabilità di sviluppare infezioni correlate a questa condizione.

Un’indagine condotta nel 2011 ha rivelato un aumento significativo nel numero di donne che sviluppano calcoli renali, un fenomeno attribuito a stili di vita poco salutari, come il fumo e il consumo di alcol. Inoltre, alcune ricerche hanno indicato che il tè freddo, grazie alla sua alta concentrazione di ossalato, potrebbe contribuire alla formazione di calcoli renali dolorosi.

L’odierno studio, effettuato da un team di esperti dell’Henry Ford Hospital, ha evidenziato percentuali notevolmente superiori di complicazioni associate ai due principali trattamenti per l’urolitiasi (calcoli nei reni e nelle vie urinarie).

Pubblicati sulla rivista European Urology, i risultati indicano che le donne sono particolarmente vulnerabili alle infezioni quando si ammalano di urolitiasi. Inoltre, è stata osservata un’aumento della prevalenza delle infezioni, comprese le forme gravi come la sepsi, una risposta infiammatoria potenzialmente letale che inizia con un’infezione.

Nonostante l’aumento delle infezioni, la percentuale di mortalità associata rimane costante. Gli scienziati attribuiscono questo fenomeno a «un significativo miglioramento nella gestione della sepsi e dei pazienti critici».

Jesse Sammon, DO, principale autore e residente di urologia presso l’Istituto di Urologia Vattikuti di Henry Ford, ha commentato:

«Abbiamo condotto questo studio perché i tassi di infezione legati all’urolitiasi non erano ben documentati e non c’erano evidenze chiare sui migliori metodi di trattamento.»
I dati di circa 400.000 pazienti adulti ricoverati per urolitiasi infettiva dal 1999 al 2009 sono stati raccolti e analizzati tramite il campione ospedaliero nazionale, il più ampio database di assistenza ospedaliera negli Stati Uniti. Il team ha osservato quanto frequentemente i soggetti fossero trattati tramite uno dei due metodi:

  • cateterizzazione uretrale retrograda (RUC) – drena l’urina bloccata e riduce la pressione sul rene, inserendo un catetere attraverso l’uretere
  • nefrostomia percutanea (PCN) – consiste nella perforazione della schiena e del rene del paziente con uno strumento chirurgico

Dopo 10 anni di analisi, è emerso un aumento della prevalenza di urolitiasi infettiva nelle donne, passando da 15,5 a 100.000 a 27,6, mentre negli uomini l’aumento è stato da 7,7 a 12,1 per 100.000.

La sepsi correlata ha mostrato un incremento dal 6,9% dei pazienti trattati con urolitiasi all’8,5%, e la sepsi grave è passata dall’1,7% al 3,2%.

Sebbene l’aumento dei tassi di sepsi, sepsi grave e dei soggiorni ospedalieri prolungati sia stato associato al PCN, il team ha notato che non sono state ancora esaminate alcune variabili cruciali necessarie per un confronto accurato.

Le ipotesi che potrebbero guidare le strategie terapeutiche future rimangono speculative, hanno concluso i ricercatori, «sottolineando l’urgenza di ulteriori studi».

### Nuove Ricerche e Prospettive Future

Negli ultimi anni, la comprensione delle infezioni correlate ai calcoli renali ha fatto significativi progressi. Recenti studi hanno evidenziato l’importanza della diagnosi precoce e della gestione attenta delle condizioni preesistenti, come il diabete e le malattie metaboliche, che possono aumentare il rischio di sviluppare calcoli. Ad esempio, una ricerca del 2023 ha dimostrato che una dieta equilibrata e l’idratazione adeguata possono ridurre drasticamente la formazione di calcoli e incidere positivamente sulla salute renale.

Inoltre, l’innovazione nei trattamenti, come l’uso di tecniche minimamente invasive e nuove terapie farmacologiche, ha mostrato risultati promettenti nella riduzione delle complicazioni legate all’urolitiasi. È fondamentale che i pazienti siano informati sulle opzioni disponibili e collaborino attivamente con i professionisti sanitari per ottimizzare i risultati.

In sintesi, l’attenzione crescente sulle infezioni correlate ai calcoli renali, unitamente ai progressi nella ricerca e nella tecnologia medica, offre nuove speranze e opportunità per migliorare la salute e la qualità della vita delle pazienti femminili.

Scritto da Sarah Glynn

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