Un nuovo studio dimostra che un trattamento per l’allergia alle arachidi nei bambini, sperimentato e validato quattro anni fa, continua a proteggere i bambini dalle reazioni allergiche alle arachidi anche a distanza di anni.
La ricerca, così come il processo iniziale, è stata condotta dal Prof. Mimi Tang, del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Melbourne, in Australia. I risultati di questo studio sono stati pubblicati su una rivista scientifica di rilievo.
Le allergie alimentari sono diventate sempre più comuni negli ultimi due decenni. A differenza delle allergie a uova, latte o soia, le allergie alle noci, in particolare quella alle arachidi, tendono a persistere fino all’età adulta, come affermano i ricercatori.
Studi precedenti evidenziano che la qualità della vita dei bambini con allergie alimentari è significativamente compromessa rispetto a quella dei bambini con diabete. Inoltre, l’esposizione accidentale all’allergene colpisce dal 15 al 20% dei bambini allergici alle arachidi, e l’allergia alle arachidi è la principale causa di anafilassi, una reazione allergica potenzialmente mortale.
In questo contesto, il processo – realizzato dall’Istituto di ricerca sui bambini di Murdoch e conclusosi nel 2013 – e i suoi risultati di follow-up, quattro anni dopo, offrono una speranza preziosa ai bambini affetti da allergia alle arachidi, permettendo loro di non dover più temere l’ingestione accidentale. Questo nuovo trattamento potrebbe consentire loro di consumare noccioline senza preoccuparsi dei rischi per la salute.
Il trattamento consiste in una combinazione di probiotici e immunoterapia orale con arachidi (PPOIT).
La Versione Originale di PPOIT
Quattro anni fa, lo studio iniziale ha coinvolto due gruppi di bambini: un gruppo riceveva il PPOIT, ovvero il probiotico in combinazione con quantità gradualmente crescenti di proteina di arachidi, mentre un gruppo di controllo riceveva un placebo.
Entrambi i gruppi sono stati sottoposti al trattamento o al placebo una volta al giorno per 18 mesi.
Alla fine del processo, i bambini sono stati testati per la tolleranza alle arachidi. È emerso che una percentuale significativa dei bambini (82%) era diventata tollerante alle noccioline. Al contrario, nel gruppo placebo, solo il 4% ha mostrato tolleranza.
Da allora, i bambini ritenuti tolleranti alle arachidi sono stati invitati a includerle nella loro dieta regolare per i successivi quattro anni, mentre i bambini che sono rimasti allergici hanno continuato a evitarle.
PPOIT Efficace Quattro Anni Dopo
Quattro anni dopo, il Prof. Tang e il suo team hanno somministrato un questionario strutturato ai bambini tolleranti alle arachidi, indagando sul consumo di arachidi e registrando eventuali reazioni avverse.
Inoltre, i ricercatori hanno ritestato questi bambini per l’allergia alle arachidi. Utilizzando i test cutanei con estratti di arachidi, il Prof. Tang e il team hanno misurato le concentrazioni di due anticorpi specifici: sIgE e sIgG4. Infine, i ricercatori hanno invitato i bambini a partecipare a una sfida alimentare in doppio cieco, controllata con placebo, per valutare la loro desensibilizzazione.
Il Prof. Tang riassume i risultati dello studio dicendo: «Il PPOIT è stato associato a una tolleranza duratura alle arachidi quattro anni dopo la conclusione del trattamento.»
In particolare, il Prof. Tang sottolinea che «tra i partecipanti trattati con PPOIT, l’80% stava ancora mangiando noccioline e il 70% aveva dimostrato di mantenere una tolleranza a lungo termine quattro anni dopo l’interruzione del trattamento.»
Evidenzia anche che questi bambini non hanno seguito alcuna linea guida particolare riguardo al consumo di arachidi durante il periodo di follow-up. «Questi bambini hanno potuto mangiare arachidi come i coetanei non allergici e hanno mantenuto la loro tolleranza,» afferma il Prof. Tang.
Infatti, «più della metà di loro consumava regolarmente arachidi in quantità moderate o abbondanti, mentre altri le mangiavano raramente,» aggiunge.
«Questi risultati suggeriscono che il nostro trattamento è efficace nel promuovere una tolleranza a lungo termine, fino a quattro anni dopo il completamento del trattamento, ed è sicuro […] Indicano anche l’eccitante possibilità che la tolleranza possa diventare un obiettivo realistico per il trattamento delle allergie alimentari.»
Prof. Mimi Tang
«Questo rappresenta un significativo passo avanti nell’individuazione di un trattamento efficace per affrontare il problema delle allergie alimentari nelle società occidentali,» conclude il Prof. Tang. «Stiamo ora esaminando se questi effetti benefici del nostro nuovo trattamento abbiano anche migliorato la qualità della vita dei pazienti.»
Prospettive Future
Con l’emergere di questi risultati, è fondamentale continuare la ricerca per esplorare ulteriormente il potenziale dei probiotici nel trattamento delle allergie alimentari. Nuovi studi stanno già prendendo forma per valutare l’efficacia a lungo termine del PPOIT e per analizzare i meccanismi sottostanti che portano alla tolleranza. La scienza sta avanzando rapidamente e noi, come professionisti della salute, dobbiamo rimanere aggiornati sulle ultime scoperte per garantire il miglior trattamento possibile ai nostri pazienti.
In conclusione, la combinazione di probiotici e immunoterapia orale potrebbe rappresentare una svolta nel modo in cui affrontiamo le allergie alimentari, trasformando la vita di molti bambini e delle loro famiglie. La strada è ancora lunga, ma i progressi fatti finora ci danno motivo di sperare in un futuro migliore.