Uno studio su larga scala ha rivelato che l’uso a lungo termine dell’aspirina può ridurre le probabilità di sviluppare tumori digestivi quasi della metà. Recenti ricerche hanno ulteriormente confermato questi risultati, evidenziando un potenziale significativo nella prevenzione del cancro.
I cancri gastrointestinali comprendono il cancro del colon-retto, il cancro allo stomaco (o gastrico), il cancro del fegato, il cancro del pancreas, il cancro esofageo e il cancro dell’intestino tenue, tra gli altri. Tra questi, il cancro del colon-retto è considerato il più prevalente nel mondo occidentale; negli Stati Uniti, questa forma di neoplasia rappresenta la seconda causa principale di morte correlata al cancro.
Ci sono diverse strategie che possiamo adottare per prevenire il cancro, inclusi uno stile di vita sano e controlli regolari se siamo a rischio. Inoltre, un numero crescente di studi ha recentemente evidenziato un’altra strategia promettente: l’assunzione di aspirina.
Nel 2009, una dichiarazione di consenso internazionale affermava: «L’evidenza mostra chiaramente un effetto chemiopreventivo per l’aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei […] sul cancro del colon-retto e probabilmente su altri tipi di cancro.»
La raccomandazione più recente della Task Force dei servizi preventivi degli Stati Uniti suggerisce di iniziare l’assunzione di aspirina a basse dosi per la prevenzione primaria del cancro del colon-retto negli adulti di età compresa tra 50 e 59 anni, disposti a seguire un regime quotidiano per almeno 10 anni.
In questo contesto, il Prof. Kelvin Tsoi, dell’Università cinese di Hong Kong, e il suo team hanno deciso di esaminare più nel dettaglio gli effetti preventivi dell’aspirina sui tumori gastrointestinali.
Lo studio ha coperto un periodo di 10 anni e ha incluso oltre 600.000 partecipanti. I risultati sono stati presentati alla 25ª Settimana della gastroenterologia europea, tenutasi a Barcellona, in Spagna.
Studio del Cancro Gastrointestinale e dell’Aspirina
Il Prof. Tsoi e i suoi colleghi hanno esaminato 618.884 partecipanti, di cui 206.295 utilizzatori di aspirina. I pazienti che assumevano aspirina avevano un’età media di 67,5 anni, mentre quelli non utilizzatori avevano un’età media di 67,6 anni.
Ai consumatori di aspirina era stato prescritto il farmaco per una durata media di 7,7 anni, con una dose mediana prescritta di 80 milligrammi.
Il team ha monitorato i risultati dei pazienti fino a 14 anni, cercando l’incidenza di tumori gastrointestinali, che includevano tumore del colon-retto, cancro del fegato, cancro esofageo, cancro del pancreas e cancro gastrico, oltre a tumori non gastrointestinali, come seno, vescica, rene, leucemia, polmone, mieloma multiplo o cancri alla prostata.
Complessivamente, durante il periodo di follow-up, il 15,9% dei pazienti ha sviluppato il cancro, con il tumore del polmone come il più diffuso.
Il Rischio di Cancro Gastrointestinale è Diminuito Fino al 47%
«L’uso a lungo termine di aspirina ha mostrato una riduzione significativa dal 24 al 47% sui principali tumori nel tratto gastrointestinale», scrivono gli autori.
Più specificamente, gli utenti di aspirina avevano il 47% in meno di probabilità di sviluppare un cancro al fegato ed esofageo, il 38% in meno di probabilità di avere un cancro allo stomaco e il 34% in meno di probabilità di avere un cancro al pancreas.
Inoltre, il rischio di cancro del colon-retto tra gli utenti di aspirina è stato ridotto del 24%.
Per quanto riguarda i tumori non gastrointestinali, l’aspirina sembrava ridurre significativamente il rischio di leucemia, cancro ai polmoni e cancro alla prostata, ma non ha avuto un impatto significativo su altri tumori (come il cancro al seno, il cancro della vescica, il cancro del rene e il mieloma multiplo).
Gli autori dello studio concludono che «l’uso a lungo termine dell’aspirina può ridurre i principali tipi di tumori gastrointestinali, ma i benefici sono limitati ad alcuni tumori non gastrointestinali, come seno e reni».
«I risultati dimostrano che l’uso a lungo termine di aspirina può ridurre il rischio di sviluppare molti tumori importanti. È fondamentale notare l’importanza di questi risultati per i tumori all’interno del tubo digerente, dove le riduzioni di incidenza del cancro sono state molto consistenti, specialmente per il fegato e il cancro esofageo», afferma il Prof. Kelvin Tsoi.
Prospettive Future sulla Prevenzione del Cancro
Negli ultimi anni, la ricerca sull’uso dell’aspirina nella prevenzione del cancro ha preso piede, con studi che puntano a identificare i meccanismi attraverso i quali l’aspirina esercita i suoi effetti protettivi. Ad esempio, ci sono indicazioni che l’aspirina modula la risposta infiammatoria, una componente chiave nello sviluppo di molte neoplasie.
Inoltre, l’integrazione dell’aspirina con altri approcci preventive, come la modifica dello stile di vita e la partecipazione a programmi di screening regolari, potrebbe potenzialmente ottimizzare i risultati. Gli studi attuali stanno esaminando l’adeguatezza delle dosi e i profili di sicurezza, per garantire che i benefici superino i rischi associati all’uso prolungato di aspirina.
In conclusione, l’uso dell’aspirina si presenta come una strategia promettente nella lotta contro il cancro gastrointestinale. È essenziale che i pazienti discutano con i loro medici riguardo a questo approccio, in modo da valutare i potenziali benefici e rischi in base alla loro storia clinica individuale.