L’eczema è una delle condizioni cutanee più diffuse, colpendo fino al 30% della popolazione negli Stati Uniti. I sintomi caratteristici comprendono secchezza, prurito e infiammazione della pelle. Recenti ricerche, però, suggeriscono che avere eczema potrebbe non essere così negativo come si pensava; anzi, potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il cancro della pelle.
In uno studio pubblicato su una rivista scientifica, un team di ricercatori del King’s College di Londra ha osservato che l’eczema, noto anche come dermatite atopica, attiva una risposta immunitaria in grado di eliminare le cellule potenzialmente cancerogene dalla pelle, contribuendo così a prevenire la formazione di tumori.
Il gruppo di ricerca, guidato dalla Prof.ssa Fiona Watt, del Centro per le cellule staminali e la medicina rigenerativa al King’s College, ha sottolineato come studi precedenti avessero già indicato che l’eczema potrebbe ridurre il rischio di cancro della pelle.
Tuttavia, i ricercatori avvertono che questa associazione è difficile da confermare negli studi clinici, poiché i farmaci utilizzati per trattare l’eczema possono influenzare il rischio di cancro. Inoltre, la gravità dei sintomi dell’eczema varia notevolmente da un individuo all’altro.
Eczema e Riduzione del Rischio di Tumori: Risultati Sperimentali
Per condurre la loro ricerca, il team ha ingegnerizzato topi geneticamente predisposti a presentare difetti cutanei simili a quelli osservati negli esseri umani con eczema.
Questo è stato fatto rimuovendo alcune proteine strutturali negli strati esterni della pelle dei topi, il che ha causato un’anomala barriera cutanea.
I ricercatori hanno quindi esposto sia i topi geneticamente modificati che quelli normali a due sostanze chimiche cancerogene.
I risultati sono stati sorprendenti: il numero di tumori benigni nei topi con eczema era sei volte inferiore rispetto ai topi normali.
Ulteriori analisi hanno rivelato che, sebbene entrambi i gruppi di topi avessero la stessa suscettibilità alle mutazioni indotte dalle sostanze chimiche, i topi con eczema mostravano una risposta infiammatoria «esagerata» che contribuiva al rilascio di cellule potenzialmente cancerogene dalla pelle.
Commentando i risultati, la Prof.ssa Watt ha dichiarato:
«Siamo entusiasti delle nostre scoperte, poiché stabiliscono un chiaro legame tra la suscettibilità al cancro e una condizione allergica della pelle nel nostro modello sperimentale. Questo supporta anche l’idea che modificare il sistema immunitario possa essere una strategia fondamentale nel trattamento del cancro.
Spero che il nostro studio offra un po’ di conforto a chi soffre di eczemi, dimostrando che questa condizione cutanea, sebbene scomoda, potrebbe rivelarsi utile in certe circostanze.»
Il cancro della pelle è la sesta forma di cancro più comune negli Stati Uniti, colpendo oltre 2 milioni di persone ogni anno.
Secondo l’American Academy of Dermatology, i tassi di incidenza del cancro della pelle, in particolare del melanoma, una forma che inizia nella pelle e può diffondersi ad altri organi, sono aumentati negli ultimi 30 anni. Si stima che 1 americano su 50 svilupperà il cancro della pelle nel corso della propria vita.
Il Dr. Mike Turner, esperto in infezioni e immunobiologia presso il Wellcome Trust, che ha contribuito a finanziare lo studio, ha affermato che queste nuove scoperte potrebbero aprire la strada a ulteriori ricerche sulla prevenzione del cancro della pelle.
«Il cancro della pelle è in aumento in molte nazioni, e qualsiasi intuizione sulla capacità del corpo di prevenire la formazione di tumori è preziosa nella lotta contro questa malattia», ha aggiunto.
All’inizio di quest’anno, uno studio condotto dall’Istituto britannico per la ricerca sul cancro ha suggerito che la pelle nera potrebbe essersi evoluta come un meccanismo protettivo contro il cancro della pelle.
Nuovi Studi e Prospettive per il Futuro
Negli ultimi anni, la ricerca ha fatto progressi significativi nella comprensione della relazione tra eczema e cancro della pelle. Studi recenti hanno mostrato che l’infiammazione cronica associata all’eczema può influenzare la risposta immunitaria dell’organismo, creando un ambiente meno favorevole per lo sviluppo di cellule tumorali. Inoltre, si stanno esplorando nuove terapie immunologiche che potrebbero sfruttare questi meccanismi per proteggere la pelle da mutazioni cancerogene.
Ad esempio, una ricerca condotta nel 2024 ha evidenziato come alcuni trattamenti topici per l’eczema possano migliorare la funzione della barriera cutanea e ridurre l’infiammazione, contribuendo così a una minore incidenza di tumori cutanei. I risultati di questi studi potrebbero portare a nuove strategie di prevenzione e trattamento per il cancro della pelle, specialmente per coloro che presentano una predisposizione genetica.
In conclusione, mentre l’eczema è spesso considerato un disturbo debilitante, le ricerche in corso offrono una luce nuova su come questa condizione possa, in effetti, svolgere un ruolo protettivo contro il cancro della pelle. È essenziale continuare a studiare questi legami per sviluppare approcci terapeutici innovativi e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da eczema.