I ricercatori del National Institute of Health, insieme ad altre istituzioni, hanno pubblicato uno studio sull’American Journal of Clinical Nutrition, rivelando che le donne asiatiche tendono a manifestare livelli più elevati di estrogeni quando consumano 200 milligrammi o più di caffeina al giorno, pari a circa 2 tazze di caffè. Contrariamente, le donne bianche che assumono la stessa quantità di caffeina mostrano livelli di estrogeni inferiori rispetto a quelle che ne consumano di meno. Lo studio suggerisce inoltre che le donne afroamericane che consumano caffeina in quantità simile a quella delle donne asiatiche presentano anch’esse livelli elevati di estrogeni, ma le statistiche non hanno potuto confermare se questa differenza sia clinicamente significativa.
La ricerca si è basata sull’analisi di donne che assumevano bevande contenenti caffeina, come soda, caffè, tè verde e tè nero. Il caffè ha dimostrato di avere un impatto notevole sui livelli di estrogeni in tutte le popolazioni studiate. Le donne asiatiche hanno mostrato livelli di estrogeni più elevati, mentre le donne bianche presentavano livelli inferiori e le donne afroamericane non avevano dati sufficienti per una valutazione chiara. È interessante notare che sia la soda che il tè verde hanno mostrato di contribuire a elevati livelli di estrogeni tra donne di diverse etnie.
È importante sottolineare che nessuna delle variazioni nei livelli di estrogeni osservate ha modificato i modelli mestruali delle donne partecipanti, contrariamente a quanto potenzialmente atteso dalla ricerca. Enrique Schisterman, Ph.D, della Divisione di Epidemiologia, Statistica e Ricerca di Prevenzione presso l’Istituto Nazionale di Salute Infantile e Sviluppo Umano EUNICE Kennedy Shriver (NICHD), ha affermato:
I risultati indicano che il consumo di caffeina tra le donne in età fertile influenza i livelli di estrogeni. A breve termine, queste variazioni nei livelli di estrogeni tra i diversi gruppi non sembrano avere effetti pronunciati.
Sappiamo che le fluttuazioni nei livelli di estrogeni sono associate a disturbi come l’endometriosi, l’osteoporosi e tumori dell’endometrio, della mammella e dell’ovaio. Pertanto, considerando che il consumo a lungo termine di caffeina potrebbe influenzare i livelli di estrogeni per un periodo prolungato, è fondamentale tener presente l’assunzione di caffeina nella progettazione di studi mirati a comprendere questi disturbi.
Gli autori dello studio hanno rivelato che l’89% delle donne adulte tra i 18 e i 34 anni consuma, in media, 1,5 tazze di caffè al giorno.
I ricercatori hanno analizzato dati su oltre 250 donne tra i 18 e i 44 anni raccolti dal 2005 al 2007. Queste donne bevevano in media 90 milligrammi di caffeina al giorno, un valore leggermente superiore a quello di una tazza di caffè.
I partecipanti si sono recati nella clinica da una a tre volte a settimana durante due dei loro cicli mestruali. Durante queste visite, i ricercatori hanno raccolto informazioni su ciò che avevano mangiato nelle 24 ore precedenti, insieme a dettagli riguardanti le ore di sonno, il fumo, l’attività fisica e altri aspetti dello stile di vita. Sono stati anche misurati i loro livelli di estrogeni.
In un abstract pubblicato nella rivista, gli autori hanno concluso:
«Il consumo moderato di caffeina è stato associato a concentrazioni di estradiolo ridotte tra le donne bianche, mentre l’assunzione di soda caffeina e tè verde è stata correlata a un aumento delle concentrazioni di estradiolo tra tutte le etnie. È necessaria ulteriore ricerca per chiarire l’associazione tra caffeina e bevande contenenti caffeina e ormoni riproduttivi, nonché per comprendere se queste relazioni variano in base alla razza».
Nuove Ricerche nel 2024
Negli ultimi anni, la ricerca sulla caffeina e i suoi effetti sugli estrogeni ha continuato ad evolversi. Studi recenti hanno dimostrato che il consumo di caffeina può influenzare non solo i livelli ormonali, ma anche la salute metabolica delle donne. È stato scoperto che l’assunzione regolare di caffeina è associata a un rischio ridotto di sviluppare malattie cardiovascolari, specialmente nelle donne in postmenopausa. Inoltre, ricerche più recenti del 2024 hanno esaminato il legame tra caffeina e salute mentale, suggerendo che un consumo moderato potrebbe essere correlato a un minor rischio di depressione e ansia.
È fondamentale continuare a monitorare come la caffeina interagisce con i vari fattori di rischio e le condizioni di salute femminile. Gli studi futuri dovrebbero considerare non solo il consumo totale di caffeina, ma anche le diverse fonti e modalità di assunzione, per fornire un quadro più completo e accurato delle sue implicazioni per la salute delle donne.
Scritto da Christine Kearney