I ricercatori hanno analizzato la composizione chimica dei vapori rilasciati dall’olio di hashish del butano – un estratto di cannabis comunemente usato in «tamponatura» o vaporizzazione – e hanno trovato sostanze cancerogene.
Alla luce della legalizzazione della cannabis in diversi stati in tutta l’America, sempre più persone usano la marijuana a scopo ricreativo.
Anche la pratica del «tamponare» ha guadagnato popolarità; gli utenti pensano che il tamponamento sia più sicuro e li renda «più puliti». Nel tamponare, i consumatori mettono una piccola quantità, o un «tocco», di cannabis concentrata su una superficie calda (di solito un chiodo) e inalano il vapore risultante.
Ma mentre il tamponare l’estratto di cannabis è percepito come meno dannoso del fumare, una nuova ricerca suggerisce che la pratica espone gli utenti a varie tossine cancerogene.
I ricercatori – guidati dal dottor Robert Strongin, professore di chimica organica presso la Portland State University in Oregon – hanno esaminato la composizione del vapore prodotto dall’olio di hashish al butano.
L’olio di hashish di butano è l’estratto di cannabis normalmente usato per tamponare. L’estratto viene prodotto usando il solvente butano per estrarre il tetraidrocannabinolo (THC) dalle foglie di cannabis e dai fiori.
Lo studio si è concentrato sulla chimica dei terpeni o sugli oli che conferiscono alla cannabis la sua fragranza unica. I terpeni sono onnipresenti; si trovano naturalmente nelle piante, nei condimenti e nel cibo che mangiamo, ma possono anche essere trovati in cosmetici e prodotti farmaceutici, a causa dei loro effetti terapeutici.
Sebbene «generalmente riconosciuti come sicuri» dalla Food and Drug Administration (FDA), i terpeni possono migliorare drasticamente l’effetto psicoattivo della cannabis in un fenomeno noto come «l’effetto entourage».
Questo – insieme alla presenza diffusa di terpeni e al fatto che sono stati recentemente aggiunti alle sigarette elettroniche (e-cigarette) – ha spinto i ricercatori a guardarli più da vicino.
Il primo autore del nuovo studio è Jiries Meehan-Atrash, della Portland State University, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista.
Trovato sostanze chimiche che causano il cancro
Il dottor Strongin e il suo team hanno simulato le condizioni di tamponatura nel loro laboratorio. Hanno monitorato i terpeni derivati dalla cannabis: mircene, limonene, linalolo e Fire OG.
I ricercatori hanno identificato le sostanze chimiche e ne hanno valutato i livelli utilizzando la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR). Inoltre, hanno raccolto e analizzato il vapore dabbing usando altre forme di spettrometria.
Gli esperimenti hanno prodotto livelli elevati di benzene, che è una nota sostanza cancerogena, e la metocroleina, che è una sostanza irritante nociva.
La metocroleina, scrivono gli autori, è strutturalmente molto simile a un altro irritante polmonare e «inquinante dell’aria di grande preoccupazione» chiamato acroleina. L’acroleina è anche un cancerogeno per l’uomo.
Sebbene i livelli ambientali sicuri di metacroleina non siano ancora stati determinati, il benzene è stato studiato intensivamente ed è noto cosa è sicuro e cosa no.
«Anche se il benzene è un inquinante onnipresente,» scrivono gli autori, «le concentrazioni di benzene che si trovano nei terpeni di tamponatura alle più alte [temperature di tamponatura] sono molto maggiori di quelle che si trovano nell’aria ambientale».
I ricercatori commentano il significato delle loro scoperte, dicendo: «Data la diffusa legalizzazione della cannabis negli [Stati Uniti], è indispensabile studiare la piena tossicologia del suo consumo per guidare la politica futura».
«I risultati […] indicano chiaramente che il tamponamento, sebbene considerato una forma di vaporizzazione, può, in effetti, fornire quantità significative di prodotti di degradazione tossici».
Inoltre, «la difficoltà riscontrata dagli utenti nel controllo della temperatura delle unghie mette a rischio gli utenti», mettono in guardia gli autori.
«Questa ricerca ha anche implicazioni significative per i prodotti aromatizzati di sigarette elettroniche grazie all’ampio uso di terpeni come aromi», aggiungono.
In futuro, i ricercatori hanno in programma di esaminare ulteriormente come terpeni e sostanze simili al terpene contribuiscano alla tossicità delle sigarette elettroniche.
Prospettive Future e Ricerche Recenti
Nel 2024, la comunità scientifica continua a scoprire nuovi aspetti relativi all’uso della cannabis e alle sue forme di consumo, inclusa la «tamponatura». Recenti studi hanno evidenziato come le tecniche di estrazione e i metodi di consumo possano influenzare la qualità e la sicurezza dei prodotti. Ad esempio, è stato dimostrato che metodi di estrazione più puliti, come quelli a CO2 supercritica, producono meno contaminanti rispetto a quelli a base di solventi chimici come il butano.
Inoltre, la crescente popolarità delle sigarette elettroniche aromatizzate ha portato a preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei terpeni utilizzati in questi prodotti. Gli studi stanno iniziando a rivelare che l’interazione tra diversi terpeni e cannabinoidi può alterare l’effetto di questi composti, rendendo cruciale un’analisi approfondita per comprendere le implicazioni per la salute.
Infine, la consapevolezza dei consumatori sta crescendo e molti cercano informazioni più dettagliate su ciò che stanno consumando. Questo potrebbe portare a una maggiore richiesta di trasparenza da parte dei produttori, incentivando la ricerca su metodi di consumo più sicuri e pratiche migliori per la produzione di estratti di cannabis. È fondamentale che le future politiche sulla cannabis si basino su dati scientifici, per garantire che i consumatori siano protetti e informati.