Secondo un nuovo studio pubblicato su una rivista scientifica, è più probabile che ricordiamo qualcosa se lo leggiamo ad alta voce. Questo approccio attivo stimola il cervello in modi che la lettura silenziosa non riesce a fare.
Gli autori dello studio, provenienti dall’Università di Waterloo in Canada, spiegano che la «doppia azione» di parlare e ascoltare se stessi mentre si legge aiuta il cervello a immagazzinare le informazioni in modo tale che diventino memoria a lungo termine. Questo fenomeno è noto come «effetto produzione».
Il nuovo studio si basa su ricerche precedenti condotte dallo stesso team dell’Università di Waterloo, il quale ha esaminato i benefici di attività come digitare e scrivere parole nel migliorare la conservazione della memoria.
Nel 2015, un altro studio condotto da ricercatori canadesi ha dimostrato che ripetere le parole ad alta voce incrementa significativamente la memoria verbale.
In questa ricerca, 44 studenti di lingua francese hanno letto una selezione di parole da un computer e sono stati invitati a ripetere le parole in quattro modalità diverse. Queste modalità includevano leggere in silenzio, muovere le labbra senza suono, ripetere le parole ad alta voce mentre si guardava lo schermo e, infine, ripetere le parole ad alta voce a un’altra persona.
I risultati dello studio canadese hanno rivelato che il ripetere le parole a un’altra persona portava al più alto livello di richiamo della memoria verbale, mentre la lettura in silenzio produceva il risultato peggiore.
Apprendimento: La Memoria Beneficia Dell’Azione
I ricercatori dietro il nuovo studio hanno utilizzato una metodologia simile, coinvolgendo 95 partecipanti che dovevano leggere in silenzio, ascoltare qualcun altro leggere, ascoltare una registrazione di se stessi mentre leggevano e infine leggere ad alta voce in tempo reale.
Le scoperte hanno mostrato che il richiamo delle parole era significativamente superiore quando i partecipanti leggevano a voce alta a se stessi.
«Questo studio conferma che l’apprendimento e la memoria traggono beneficio dall’impegno attivo», afferma Colin M. MacLeod, professore e presidente del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Waterloo.
«Quando introduciamo un elemento attivo o di produzione in relazione a una parola,» aggiunge, «quella parola diventa più distintiva nella memoria a lungo termine, e di conseguenza più memorabile.»
Ma quali implicazioni pratiche hanno questi risultati per noi?
«Considerando le applicazioni pratiche di questa ricerca, penso agli anziani che sono incoraggiati a risolvere puzzle e parole crociate per migliorare la loro memoria», commenta il professor MacLeod. «Questo studio suggerisce che anche l’idea di azione o attività possa rafforzare la memoria.»
«Inoltre, sappiamo che l’esercizio fisico regolare e il movimento sono elementi fondamentali per mantenere una buona memoria», aggiunge.
Nuove Prospettive Sulla Lettura Ad Alta Voce
Negli ultimi anni, sono emerse nuove ricerche che sostengono ulteriormente l’importanza della lettura ad alta voce. Recenti studi indicano che coinvolgere i sensi, come l’udito e la vista, non solo migliora la memoria ma anche la comprensione del testo. Ad esempio, un’analisi pubblicata nel 2023 ha rilevato che gli studenti che leggono ad alta voce mostrano un incremento del 30% nella loro capacità di comprendere e ricordare informazioni rispetto a coloro che leggono in silenzio.
Inoltre, la lettura ad alta voce stimola aree del cervello legate all’emozione e alla creatività, rendendo l’apprendimento un’attività più coinvolgente e meno monotona. Le implicazioni di questo approccio si estendono oltre l’ambito educativo, suggerendo che anche in contesti lavorativi e sociali, l’atto di leggere ad alta voce può facilitare la comunicazione e la collaborazione tra i membri del team.
Quindi, la prossima volta che ti trovi a studiare o a lavorare su un progetto, prova a leggere ad alta voce. Potresti scoprire che non solo ricordi meglio, ma che il processo stesso diventa molto più piacevole e produttivo.