Tubercolosi: Nuove Scoperte sul Ruolo dell’Autoimmunità

Mentre il tasso di tubercolosi negli Stati Uniti è diminuito negli ultimi 20 anni, globalmente rimane una delle principali cause di morte. Recentemente, i ricercatori hanno fatto un significativo passo avanti, scoprendo che i batteri della tubercolosi possono ingannare il sistema immunitario, danneggiando i polmoni e facilitando la dispersione dei batteri nell’aria.

Batteri della tubercolosi che infettano i polmoni

La tubercolosi (TB) è una malattia infettiva causata da batteri. Anche se i batteri attaccano principalmente i polmoni, possono colpire anche altre parti del corpo, come il cervello, la spina dorsale e i reni.

I batteri si diffondono attraverso l’aria; quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla, i batteri della tubercolosi entrano nell’ambiente e possono essere inalati da altre persone. È importante notare che non tutte le persone che vengono a contatto con i batteri si ammalano.

Lo scorso anno, però, circa 10,4 milioni di persone nel mondo sono state colpite dalla tubercolosi, causando circa 1,8 milioni di morti, il 95% dei quali si è verificato in paesi a basso e medio reddito.

Esistono vaccini e farmaci per prevenire e curare la tubercolosi, ma i batteri stanno diventando sempre più resistenti ai trattamenti attuali.

Circa 480.000 casi di tubercolosi nel mondo sono stati segnalati come resistenti ai farmaci, e solo il 52% di questi casi è stato trattato con successo.

I Batteri della TBC e l’Autoimmunità

Un nuovo studio potrebbe aprire la strada a nuovi vaccini e trattamenti contro la tubercolosi, rivelando che la TB «mette in crisi» il sistema immunitario, permettendo ai batteri di diventare più contagiosi.

Il gruppo di ricerca, guidato dal Prof. Paul Elkington dell’Università di Southampton nel Regno Unito, ha esaminato una serie di studi pubblicati riguardanti il processo di infezione della tubercolosi.

La revisione, pubblicata in una rivista scientifica, dimostra che i batteri della TB innescano l’autoimmunità, costringendo il sistema immunitario ad attaccare il tessuto polmonare sano.

«Sembra che la tubercolosi inganni il sistema immunitario a danneggiare il nostro stesso tessuto polmonare, il che rende la persona altamente contagiosa attraverso la tosse, permettendo così alla tubercolosi di diffondersi tramite goccioline aerosol a altri individui,» afferma il Prof. Elkington.

I ricercatori osservano che questa teoria è sostenuta da evidenze, poiché alcuni pazienti affetti da tubercolosi mostrano anche infiammazioni agli occhi, alle articolazioni e eruzioni cutanee, sintomi non comunemente associati alla tubercolosi, ma presenti in alcune malattie autoimmuni.

«Questi sintomi sono solitamente legati a malattie come l’artrite reumatoide e il morbo di Crohn, portandoci a credere che l’autoimmunità giochi un ruolo cruciale nel processo della malattia tubercolare,» commenta il prof. Elkington.

Gli autori sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per confermare se l’autoimmunità sia coinvolta nell’infezione da tubercolosi. Hanno in programma di isolare le cellule dai pazienti con TB e utilizzare la microingegneria 3-D per comprendere meglio come i batteri della TB danneggiano i polmoni.

Se la loro ipotesi si dimostrerà corretta, i ricercatori ritengono che ciò potrebbe avere implicazioni significative per lo sviluppo di nuovi vaccini e terapie farmacologiche per la tubercolosi.

Recenti studi del 2024 hanno dimostrato che le cellule immunitarie possono diventare «intasate», aumentando il rischio di tubercolosi nei fumatori. Questo solleva interrogativi su come la salute polmonare possa influenzare la suscettibilità alla tubercolosi, evidenziando l’importanza di strategie preventive e di trattamento mirate.

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