Il sequenziamento genico, uno strumento fondamentale per la raccolta di dati ereditari degli organismi, ha svelato che la Morte Nera, comunemente conosciuta come La Piaga, ha ridotto la popolazione mondiale di circa 100 milioni di persone. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista medica Nature Genetics, gli scienziati di diversi paesi hanno tracciato le origini di questa pandemia fino alla Cina, risalente a oltre 2000 anni fa. Questo avanzato sequenziamento del genoma ha consentito ai ricercatori di ricostruire la storia delle pandemie di peste, dalla Morte Nera fino alla fine del 1800.
La peste, causata dal batterio Yersinia pestis, è uno dei più gravi eventi pandemici della storia. La sua diffusione in Europa tra il 1348 e il 1350 ha portato a una devastazione senza precedenti. Questo focolaio di peste bubbonica si è diffuso attraverso i porti, probabilmente trasportato da pulci su ratti neri a bordo delle navi mercantili. In breve tempo, la peste si è propagata attraverso il Mediterraneo e l’Europa, causando la morte di una percentuale che varia dal 30% al 60% della popolazione europea. Gli esperti stimano che ci siano voluti circa 150 anni perché l’Europa tornasse ai livelli demografici precedenti. Sebbene la peste sia tornata più volte fino al XIX secolo, ha infine lasciato l’Europa per sempre. La maggior parte delle vittime moriva entro 2-7 giorni dall’infezione.
Secondo gli autori di questo nuovo studio, la peste si è evoluta in Cina oltre 2000 anni fa e ha viaggiato attraverso il mondo in diverse occasioni come una pandemia mortale. Hanno analizzato 17 sequenze complete del genoma della peste e 933 siti di DNA variabili, permettendo loro di seguire le pandemie storiche e di calcolare l’età delle varie ondate. È interessante notare che molte di queste pandemie erano legate a eventi storici significativi, come nel caso della Morte Nera.
Poiché le collezioni di isolati batterici non erano rappresentative a livello globale, gli scienziati hanno sottolineato l’importanza della collaborazione internazionale per comprendere le fonti storiche delle pestilenze. Nonostante le restrizioni sull’accesso a Yersinia pestis, il batterio responsabile delle piaghe, un team internazionale di scienziati provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Irlanda, Germania, Madagascar, Cina e Francia ha unito le forze per un’analisi decentralizzata dei campioni di DNA.
Le loro scoperte offrono una narrazione dettagliata della diffusione pandemica di questa malattia batterica, rivelando dinamiche mai osservate prima. Le malattie infettive pandemiche hanno colpito l’umanità fin dai tempi antichi, influenzando in modo significativo lo sviluppo delle civiltà.
I ricercatori hanno scoperto che il bacillo della peste si è originato in Cina e si è diffuso attraverso varie rotte, inclusa la Via della Seta in Asia occidentale e i viaggi cinesi verso l’Africa tra il 1409 e il 1433, sotto l’esploratore Zheng He. La Morte Nera ha devastato Asia, Europa e Africa dal 1347 al 1351, riducendo la popolazione mondiale da 450 milioni a 350 milioni. Circa il 50% della popolazione cinese è perita, mentre l’Europa ha subito una diminuzione di un terzo e l’Africa di un ottavo.
Il comunicato dell’Università di Cork sottolinea:
L’ultima pandemia di peste, avvenuta nel 1894, si è diffusa in India e ha raggiunto molte parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti, dove un focolaio ha infettato roditori selvatici, persiste ancora oggi. Analisi dettagliate condotte negli Stati Uniti e in Madagascar hanno dimostrato che le mutazioni uniche nei genomi di questi batteri possono fornire informazioni cruciali per monitorare future epidemie.
Il professor Mark Achtman, responsabile del progetto e parte del dipartimento di microbiologia all’University College di Cork, in Irlanda, ha dichiarato:
«Ciò che abbiamo appreso è sorprendente; siamo stati in grado di collegare informazioni genetiche in modo così preciso agli eventi storici chiave.»
«Vie di trasmissione della peste da Hong Kong dal 1894.» (Carta geografica)
«Il sequenziamento del genoma di Yersinia pestis identifica i modelli di diversità filogenetica globale»
Giovanna Morelli, Yajun Song, Camila J Mazzoni, Mark Eppinger, Philippe Roumagnac, David M Wagner, Mirjam Feldkamp, Barica Kusecek, Amy J Vogler, Yanjun Li, Yujun Cui, Nicholas R Thomson, Thibaut Jombart, Raphael Leblois, Peter Lichtner, Lila Rahalison, Jeannine M Petersen, Francois Balloux, Paul Keim, Thierry Wirth, Jacques Ravel, Ruifu Yang, Elisabeth Carniel e Mark Achtman
Genetica della natura
Pubblicato online: 31 ottobre 2010 | doi: 10.1038/ng.705
Scritto da Christian Nordqvist
Prospettive Future sulla Peste e la Salute Pubblica
Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha continuato a monitorare le varianti di Yersinia pestis e le loro implicazioni per la salute pubblica. Nuovi studi suggeriscono che il cambiamento climatico e le dinamiche degli habitat dei roditori potrebbero influenzare la diffusione della peste, rendendo necessario un approccio multidisciplinare per la prevenzione delle epidemie. La sorveglianza attiva e la collaborazione internazionale rimangono fondamentali per affrontare le sfide future legate a questa malattia storicamente devastante.