Le malattie non trasmissibili (NCD), che possono compromettere gravemente lo sviluppo sociale ed economico di un paese, continuano a causare un numero crescente di decessi in tutto il mondo, secondo un recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tra queste malattie troviamo il diabete, l’Alzheimer, il cancro, l’osteoporosi, le malattie polmonari croniche, l’ictus e le malattie cardiache. Sorprendentemente, quasi l’80% delle morti per NCD si verifica nei paesi in via di sviluppo.
Le NCD, come evidenziato nel rapporto, sono condizioni mediche non infettive che tendono a durare a lungo e a progredire lentamente. Sebbene molte di queste malattie siano croniche, esistono anche malattie croniche infettive, come l’HIV/AIDS, che non rientrano in questa categoria.
Il Dr. Margaret Chan, ex direttore generale dell’OMS, ha dichiarato:
«L’aumento delle malattie croniche non trasmissibili rappresenta un’enorme sfida: per alcuni paesi non è esagerato descrivere la situazione come un disastro imminente, un disastro per la salute, per la società e soprattutto per le economie nazionali.
Le malattie croniche non trasmissibili infliggono un doppio colpo allo sviluppo. Provocano miliardi di dollari in perdite di reddito nazionale e spingono milioni di persone al di sotto della soglia di povertà ogni anno.» Le misure esistenti, se attuate con maggiore determinazione, potrebbero prevenire milioni di morti ogni anno. Queste includono controlli più severi sul tabacco, promozione di abitudini alimentari più salutari, incoraggiamento all’esercizio fisico, riduzione dell’uso dannoso dell’alcol, miglioramento dell’accesso alle cure mediche essenziali e promozione dell’azione delle autorità sanitarie contro le NCD.
Il rapporto intitolato «Global Status Report on NCDs» fornisce statistiche e fatti cruciali per sviluppare risposte più efficaci alla crescente minaccia delle malattie croniche non trasmissibili a livello nazionale, regionale e globale. Gli autori sottolineano che questo rapporto rappresenta una base per tracciare le statistiche future sulle NCD e le risposte dei vari paesi, con raccomandazioni specifiche, in particolare per i paesi a basso e medio reddito, dove l’impatto delle NCD è devastante.
Le stime annuali di mortalità per malattie non trasmissibili sono:
- 17 milioni per malattie cardiovascolari
- 7 milioni per cancro
- 4,2 milioni per malattie respiratorie
- 1,3 milioni per diabete
- Questi quattro gruppi rappresentano l’80% di tutti i decessi causati da malattie non trasmissibili, tutti legati all’abuso di alcol, al fumo, alla mancanza di esercizio fisico e a diete poco salutari.
Il problema non è limitato ai paesi ricchi
Il Dr. Ala Alwan, direttore generale dell’OMS per le NCD e la salute mentale, ha affermato:
«Circa il 30% delle persone che muoiono per NCD nei paesi a basso e medio reddito hanno meno di 60 anni e sono nel loro periodo di vita più produttivo. Tali morti premature sono tragiche perché sono in gran parte prevenibili, rappresentando una perdita non solo a livello individuale, ma influenzando profondamente anche le famiglie e la forza lavoro di un paese.
Per i milioni che lottano contro la povertà, questo crea un circolo vizioso: la povertà alimenta le NCD e viceversa. Se non affrontiamo con determinazione l’epidemia di malattie non trasmissibili, sarà difficile raggiungere l’obiettivo globale di ridurre la povertà.» In un comunicato, l’OMS ha evidenziato che:
«Le NCD hanno causato il 63% delle morti nel mondo nel 2008, equivalenti a 36 milioni di persone. Di queste, quasi l’80% – ovvero 29 milioni di decessi – si è verificato nei paesi a basso e medio reddito, sfatando il mito che queste condizioni siano principalmente un problema delle società benestanti: se non interveniamo, entro il 2030 l’epidemia di NCD potrà uccidere 52 milioni di persone ogni anno.» Il rapporto fornisce stime su questa epidemia e sui relativi fattori di rischio in ogni paese, dettagliando gli ostacoli che impediscono una risposta efficace, come il controllo dei costi sanitari e le strategie per ridurre significativamente il numero di decessi.
Le misure suggerite per ridurre la mortalità includono:
- Aumentare le tasse sul tabacco
- Bandire la pubblicità dei prodotti del tabacco
- Introdurre legislazioni per vietare il fumo nei luoghi pubblici
- Ridurre i livelli di sale negli alimenti
- Limitare il marketing di cibi poco salutari
- Vietare la pubblicità di alcol destinata ai bambini
- Controlli sull’uso dannoso dell’alcol
L’OMS indica che questo rapporto fa parte del piano d’azione 2008-2013, «per l’attuazione della strategia globale dell’OMS sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili», approvato dall’Assemblea Mondiale della Sanità nel 2008. Viene spiegato come i paesi possano migliorare la sorveglianza delle malattie, spingere le autorità sanitarie ad adottare azioni efficaci contro le NCD e proteggere le nazioni in via di sviluppo dall’enorme numero di queste epidemie.
I fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare molte NCD includono:
- Il contesto sociale ed economico dell’individuo, noti come determinanti sociali della salute
- L’ambiente circostante, come l’esposizione all’inquinamento atmosferico
- Età – La metà di tutte le morti per NCD si verifica tra le persone di almeno 70 anni
- Genetica
- Inattività fisica
- Sesso
- Fumo
- Dieta malsana
«Rapporto sullo Stato Globale delle NCD» Redattori: Organizzazione Mondiale della Sanità, Pagine: 176, Data di pubblicazione: aprile 2011, Lingue: inglese, ISBN: 978 92 4 156422 9
Scritto da Christian Nordqvist
Nuove Prospettive sulle Malattie Non Trasmissibili nel 2024
Recenti studi hanno messo in luce l’importanza di un approccio integrato per affrontare l’epidemia di malattie non trasmissibili. Secondo le statistiche del 2024, si prevede che il numero totale di morti per NCD continuerà ad aumentare, portando a un onere significativo per i sistemi sanitari globali. In particolare, le malattie cardiovascolari e il cancro rimangono le principali cause di mortalità, ma nuovi dati suggeriscono che l’adozione di politiche di salute pubblica più rigorose può portare a una riduzione significativa della mortalità.
Studi recenti hanno dimostrato che l’implementazione di programmi di screening per il diabete e l’ipertensione può identificare precocemente i pazienti a rischio, contribuendo a una gestione più efficace delle malattie. Inoltre, la promozione di stili di vita sani e l’educazione alla salute nelle scuole stanno mostrando risultati promettenti nel ridurre l’incidenza di malattie non trasmissibili tra i giovani.
Un’analisi condotta da esperti nel campo ha evidenziato che l’accesso a servizi sanitari di qualità è cruciale per mitigare l’impatto delle NCD. Investimenti in infrastrutture sanitarie nei paesi in via di sviluppo possono fare una differenza sostanziale, migliorando gli esiti di salute delle popolazioni vulnerabili. La collaborazione internazionale e l’impegno dei governi sono essenziali per affrontare questa crisi globale e promuovere una salute migliore per le generazioni future.