Mercurio nel Salmone: Nuove Scoperte sulla Sicurezza Alimentare

Un nuovo studio pubblicato su Environmental Toxicology and Chemistry ha rivelato che, mentre i livelli di mercurio nel salmone selvatico e in quello d’allevamento proveniente dalla British Columbia sono significativamente al di sotto delle linee guida per il consumo umano, è emerso un aumento dei livelli nel salmone selvatico rispetto a quello d’allevamento.

Una considerevole porzione del salmone d’allevamento consumato negli Stati Uniti proviene dalla British Columbia, in Canada. Negli anni passati, si sono registrati problemi di salute dovuti agli alti livelli di metilmercurio riscontrati in alcune specie ittiche longevi che occupano posizioni elevate nella catena alimentare, come il pesce astice e il salmone. Questi livelli elevati di mercurio sono stati associati a un incremento del rischio di cancro, portando molte persone a limitare il consumo di determinati pesci.

Il recente studio ha stabilito che i livelli di mercurio e di altri metalli rilevati sia nel salmone d’allevamento che in quello selvatico erano ben al di sotto delle linee guida sanitarie canadesi. I ricercatori hanno scoperto che, rispetto al salmone selvatico, il salmone d’allevamento non mostrava concentrazioni significativamente più elevate di metalli come arsenico, cobalto, rame e cadmio. La triplice concentrazione di mercurio più alta osservata nella carne di salmone selvatico rispetto a quella di salmone d’allevamento può essere spiegata dalla scarsa efficienza di assorbimento gastrointestinale del salmone allevato, dal suo inequivocabile trasferimento di metalli al tessuto muscolare e dai rapidi cicli di crescita (diluizione della crescita). Non sono state riscontrate differenze significative nei livelli di metalli nei pesci d’allevamento tra le fasi pre- e post-elaborazione.

Per una comparazione con altre fonti alimentari, i ricercatori indicano che i livelli totali di mercurio erano lievemente più elevati nei salmoni selvatici e di allevamento rispetto a quelli riscontrati in pollo, manzo o maiale, risultando più o meno simili a quelli di frutta, verdura, miele e uova. Rispetto ad altri alimenti, il salmone presenta livelli inferiori di altri oligoelementi. L’apporto alimentare di mercurio e metalli in traccia da salmone rimane un modesto 0,05% al 32%, rispetto al 68% al 99% assorbito da carne, pollame, frutta e verdura. Inoltre, il salmone contiene una protezione naturale contro il mercurio sotto forma di selenio elementare. Un surplus moderato di questo metallo può contrastare la tossicità del mercurio.

Gli autori concludono: «Le stime dell’esposizione alimentare umana indicano che i rischi per la salute associati all’esposizione a tracce di metalli attraverso il consumo di salmone allevato e selvatico della Columbia Britannica sono trascurabili». «Le attuali evidenze scientifiche supportano quindi il consumo settimanale di specie di pesce azzurro, comprese tutte le fonti di salmone della British Columbia, come raccomandato dall’American Heart Association».

Approfondimenti Recenti sul Mercurio nel Salmone

Negli ultimi anni, la ricerca sui contaminanti nei pesci ha fatto significativi passi avanti. Un recente studio del 2024 ha identificato come le pratiche di allevamento sostenibile possano ridurre ulteriormente i livelli di mercurio nel salmone. La qualità dell’acqua e l’alimentazione dei pesci sono fattori cruciali che influenzano la contaminazione. Ad esempio, l’implementazione di diete a base di ingredienti vegetali ha mostrato di contribuire a una diminuzione dei metalli pesanti accumulati.

Inoltre, è emerso che l’educazione dei consumatori riguardo ai metodi di pesca e di allevamento è fondamentale. I consumatori ora sono più consapevoli e cercano di scegliere prodotti da fonti certificate e sostenibili, il che ha portato a una crescente domanda di salmone proveniente da pratiche di allevamento responsabili.

Infine, è importante notare che, con il miglioramento delle tecnologie di monitoraggio e analisi, i ricercatori sono in grado di fornire dati sempre più precisi sulla sicurezza alimentare. Questo non solo rassicura i consumatori, ma stimola anche i produttori a mantenere standard elevati per garantire un prodotto sicuro e salutare.

Mercurio e altri oligoelementi in salmone selvaggio e allevato dalla Columbia Britannica, Canada
Barry C. Kelly, Michael G. Ikonomou, David A. Higgs, Janice Oakes e Cory Dubetz
Tossicologia Ambientale e Chimica (2008). Vol. 27 (6): 1361-1370.
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Scritto da: Peter M Crosta

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