OCD E Schizofrenia: Un Legame Sconosciuto Ma Importante

Gli individui precedentemente diagnosticati con disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e quelli i cui genitori presentano questa condizione possono avere una maggiore propensione a sviluppare la schizofrenia. Questo è quanto emerge da un recente studio pubblicato su una rivista scientifica di rilevanza.

Immagine che rappresenta la connessione tra OCD e schizofrenia

Sebbene il disturbo ossessivo-compulsivo e la schizofrenia siano due condizioni cliniche distinte, ricerche precedenti hanno suggerito che esiste una sovrapposizione tra di esse.

Il gruppo di ricerca, guidato dalla Dott.ssa Sandra M. Meier, PhD, dell’Università di Aarhus in Danimarca, ha osservato che entrambe le condizioni presentano tassi di prevalenza simili, e l’insorgenza di entrambe tende a manifestarsi nell’adolescenza o nella prima età adulta.

In aggiunta, affermano che studi precedenti hanno indicato somiglianze significative nella fisiopatologia del DOC e della schizofrenia.

«Quindi,» aggiungono, «non sorprende che i sintomi ossessivo-compulsivi e schizofrenici coesistano in una proporzione maggiore di pazienti rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare per caso.» Essi citano una meta-analisi che rivela che il 23% dei pazienti con schizofrenia ha anche una diagnosi di DOC.

Tuttavia, i ricercatori sottolineano che vi sono pochi studi che abbiano esplorato l’associazione a lungo termine tra questi due disturbi.

Tenendo conto di questo, Meier e il suo team hanno esaminato l’associazione tra DOC e schizofrenia analizzando i dati dei registri nazionali danesi, coinvolgendo oltre 3 milioni di persone nate tra il 1955 e il 2006. Il follow-up ha avuto luogo dal 1995 fino al 2012.

Fenotipi di DOC e Schizofrenia: «Più Comuni di Quanto Riconosciuto»

Dei 16.231 individui che hanno sviluppato la schizofrenia, i ricercatori hanno scoperto che 447 (2,75%) avevano una diagnosi pregressa di DOC. Inoltre, tra le 30.556 persone che hanno sviluppato un disturbo dello spettro della schizofrenia – definito come avente uno o più sintomi associati alla schizofrenia – 700 (2,29%) avevano una storia di DOC.

Secondo i ricercatori, i risultati suggeriscono che una diagnosi pregressa di DOC possa essere correlata a un aumento del rischio di sviluppare la schizofrenia in età avanzata. Inoltre, il team ha osservato un aumento del rischio di schizofrenia tra le persone i cui genitori avevano ricevuto una diagnosi di DOC.

Questi risultati si sono mantenuti anche dopo aver controllato altri fattori che potrebbero influenzare il rischio di schizofrenia, come la storia psichiatrica e la predisposizione familiare a disturbi psichiatrici.

Tuttavia, nonostante il suggerimento che il DOC condivida molti fattori eziologici con la schizofrenia e i disturbi dello spettro schizofrenico, il team avverte che ciò non implica necessariamente che le condizioni debbano essere trattate come un’unica diagnosi globale. Aggiungono:

«Tuttavia, alla luce di questi risultati e del fatto che il DOC e la schizofrenia si verificano congiuntamente a un ritmo superiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe nella popolazione generale, i fenotipi di questi disturbi potrebbero essere più simili di quanto attualmente riconosciuto.»

Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire quali fattori di rischio genetici e ambientali siano effettivamente comuni tra il disturbo ossessivo-compulsivo e la schizofrenia o i disturbi dello spettro della schizofrenia.

I ricercatori ammettono che ci sono limitazioni nel loro studio. Ad esempio, alcuni individui potrebbero aver mostrato sintomi di schizofrenia ma non erano ancora stati diagnosticati, il che potrebbe aver influenzato i risultati. «In Danimarca, mediamente passa un anno prima che i pazienti con schizofrenia ricevano un trattamento adeguato», notano.

Inoltre, sottolineano che la diagnosi dei pazienti con disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo, schizofrenia e disturbi correlati è stata effettuata esclusivamente sulla base di informazioni cliniche acquisite di routine, le quali potrebbero essere state influenzate da imperfezioni.

Infine, uno studio recente sostiene che, contrariamente alla credenza popolare, le persone con schizofrenia possono effettivamente sperimentare la felicità. Questo aggiunge una nuova dimensione alla comprensione di queste condizioni e invita a una riflessione più profonda sulle esperienze soggettive dei pazienti.

Prospettive Future e Ricerche Necessarie

Nel contesto attuale, è cruciale proseguire con la ricerca per identificare le interazioni tra i diversi fattori di rischio e migliorare le strategie di prevenzione e trattamento. L’analisi dei dati longitudinali può fornire informazioni preziose sulle traiettorie di sviluppo di questi disturbi e aiutare a delineare piani terapeutici personalizzati. In questo modo, possiamo sperare di offrire un supporto più efficace a coloro che vivono con queste sfide.

In conclusione, il legame tra DOC e schizofrenia merita attenzione e approfondimenti. Con il progredire della ricerca, potremmo scoprire nuovi approcci per affrontare queste condizioni e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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