Vitamina D per Neonati: 400 UI al Giorno È Sufficiente

Vitamina D per Neonati: 400 UI al Giorno È Sufficiente

Secondo un nuovo studio pubblicato su JAMA, i bambini dovrebbero ricevere una dose quotidiana di vitamina D pari a 400 UI (unità internazionali) per mantenere una buona salute. La vitamina D è fondamentale per la crescita di ossa sane e per prevenire il rachitismo, ed è particolarmente cruciale che i neonati ne assumano a sufficienza durante il primo anno di vita, periodo in cui le loro ossa crescono rapidamente.

Per questo motivo, i pediatri raccomandano spesso ai genitori di somministrare un supplemento giornaliero di vitamina D. Un precedente studio ha evidenziato che, sebbene l’allattamento al seno rappresenti il metodo ideale di nutrizione, è consigliabile integrare con vitamina D fin da subito, poiché i neonati allattati al seno non ricevono generalmente quantità adeguate di vitamina D da altre fonti.

Tuttavia, gli scienziati avvertono che le attuali raccomandazioni riguardo alle dosi di vitamina D per i bambini variano notevolmente.

Nell’ambito dello studio condotto dal Prof. Hope Weiler, della School of Dietetics e Human Nutrition della McGill University, insieme al Dr. Celia Rodd del Dipartimento di Pediatria della stessa università, è emerso che 400 UI di vitamina D al giorno sono sufficienti per garantire la salute dei neonati.

Il Prof. Weiler ha affermato: «A volte si ha la sensazione che di più sia meglio, ma fino ad ora nessuno aveva confrontato le dosi giornaliere raccomandate di vitamina D per valutare quali portassero a una salute ottimale nei bambini. Siamo stati molto contenti di poterlo fare».

Negli altri Paesi, come Francia e Finlandia, la dose raccomandata è di 1000 UI per i neonati, mentre Health Canada e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggeriscono 400 UI al giorno.

La Canadian Pediatric Society distingue tra i mesi invernali e quelli estivi, raccomandando 800 UI al giorno durante l’inverno, quando l’esposizione al sole è ridotta.

I ricercatori del nuovo studio hanno monitorato un gruppo di 132 bambini a Montreal, assegnati casualmente a ricevere diverse dosi giornaliere di vitamina D per un periodo di 12 mesi. Le dosi esaminate includevano 400 UI al giorno, 800 UI, 1200 UI e 1600 UI.

Durante lo studio, sono stati misurati il peso, la lunghezza e la circonferenza della testa dei bambini, e i livelli di vitamina D nel sangue sono stati analizzati a tre, sei, nove mesi e un anno di età.

Il team ha anche monitorato la quantità di minerale che si depositava nelle ossa dei bambini man mano che crescevano.

Gli autori dello studio hanno dichiarato: «Era chiaro, già a partire dal terzo mese, che non c’erano vantaggi nell’assunzione di dosi più elevate di vitamina D, e che 400 UI al giorno erano più che sufficienti». Il Dr. Rodd ha aggiunto: «I genitori coinvolti nello studio erano altamente motivati e si assicuravano che i loro bambini assumessero la vitamina D ogni giorno».

Dosi più elevate di vitamina D non hanno dimostrato benefici aggiuntivi per la crescita di uno scheletro sano.

Nel 2010, la FDA (Food and Drug Administration) ha raccomandato che i bambini non ricevano più di 400 UI di vitamina D al giorno. Un’eccessiva assunzione di vitamina D può essere dannosa e causare sintomi come nausea, vomito, perdita di appetito, sete eccessiva, minzione frequente, dolori addominali, stitichezza, dolori muscolari e articolari, debolezza muscolare, affaticamento, confusione e danni renali.

Il gruppo di bambini monitorato aveva già una quantità relativamente buona di vitamina D all’inizio della ricerca, secondo gli autori.

Perciò, è necessario condurre ulteriori ricerche per chiarire se sono necessarie quantità maggiori di vitamina D per i bambini che presentano livelli inferiori alla nascita.

Nuove Ricerche e Aggiornamenti nel 2024

Nel 2024, nuovi studi hanno approfondito ulteriormente l’importanza della vitamina D per i neonati. Recenti ricerche suggeriscono che la carenza di vitamina D può avere ripercussioni sulla salute a lungo termine, inclusi rischi aumentati di malattie autoimmuni e problemi respiratori. Secondo uno studio condotto presso l’Università di Toronto, il 30% dei neonati presenta livelli di vitamina D inferiori a quelli raccomandati, soprattutto durante i mesi invernali.

Inoltre, un’indagine condotta su oltre 200 famiglie ha rivelato che solo il 60% dei genitori somministra regolarmente integratori di vitamina D ai propri figli, evidenziando la necessità di campagne di sensibilizzazione più efficaci. È fondamentale educare i genitori sull’importanza di questi integratori, non solo per la salute immediata dei bambini, ma anche per il loro sviluppo a lungo termine.

In conclusione, mentre la raccomandazione di 400 UI rimane valida, è essenziale monitorare i livelli di vitamina D nei neonati e considerare l’adeguatezza dell’integrazione in base alle necessità individuali. La ricerca continua a supportare l’importanza di una corretta nutrizione e integrazione per garantire che i bambini crescano sani e forti.

Scritto da Sarah Glynn

ITMedBook