Oli Ricchi di Vitamina E e Infiammazione Polmonare: Cosa Sapere

Secondo un nuovo studio della Northwestern Medicine, gli oli ricchi di vitamina E – inclusi canola, soia e mais – potrebbero contribuire all’incremento dell’incidenza di infiammazione polmonare, iperresponsività delle vie aeree e probabilmente asma. Al contrario, oli come l’olio d’oliva, l’olio di germe di grano, l’olio di mandorle e di girasole sembrano migliorare la capacità e la funzionalità polmonare.

Questa ricerca arricchisce la nostra comprensione delle due principali forme di tocoferolo della vitamina E – gamma-tocoferolo e alfa-tocoferolo – e dei loro vantaggi e svantaggi per la salute umana.

La vitamina E agisce come antiossidante, proteggendo il nostro corpo dai radicali liberi nocivi, che possono danneggiare cellule, tessuti e organi. Essa gioca un ruolo cruciale nel mantenimento del sistema immunitario, aiutando a difendere l’organismo da virus e batteri, ed è fondamentale nella formazione dei globuli rossi, facilitando anche l’assorbimento della vitamina K.

I National Institutes of Health affermano che il modo migliore per raggiungere l’assegno dietetico raccomandato (RDA) di vitamina E è attraverso il consumo di alimenti ricchi di questa vitamina, come oli vegetali, noci, semi e verdure a foglia verde.

Il gamma-tocoferolo è la forma prevalente di vitamina E nella dieta americana, dovuta all’alta assunzione di oli di colza, soia e mais.

Olio di colza, una fonte di vitamina E

Oli come l’olio d’oliva, l’olio di germe di grano, l’olio di mandorle e di girasole sono tutte fonti di alfa-tocoferolo, che tendono a essere più consumati nei paesi europei e scandinavi.

I livelli medi di gamma-tocoferolo nel plasma sanguigno sono quattro o più volte superiori negli Stati Uniti rispetto a quelli dei paesi che favoriscono l’olio d’oliva e di girasole.

Questo studio è il primo a collegare il gamma-tocoferolo con una diminuzione della funzionalità polmonare, ponendo interrogativi sull’efficacia degli «oli salutari» per la nostra salute.

I ricercatori hanno analizzato i dati provenienti dallo studio CARDIA (Coronary Artery Risk Development in Young Adults), sponsorizzato dall’Istituto Nazionale del Cuore, dei Polmoni e del Sangue. CARDIA è uno studio osservazionale che ha coinvolto 5.115 partecipanti di età compresa tra 18 e 30 anni, reclutati tra il 1985 e il 1986.

I risultati hanno fornito una comprensione più profonda dello sviluppo delle malattie cardiache tra gli adulti afroamericani e bianchi. Il campione è stato selezionato in modo da riflettere vari sottogruppi in base a razza, genere, istruzione ed età, con esami di follow-up condotti negli anni 2, 3, 7, 10, 15 e 20 dopo il reclutamento iniziale.

Dai 5.115 individui coinvolti nello studio CARDIA, i dati sono stati esclusi per coloro con diagnosi di BPCO e per chi non aveva informazioni sui livelli di tocoferolo, spirometria, BMI, altezza o fumo, lasciando un campione finale di 4.526 persone.

L’autore senior dello studio, Joan Cook-Mills, ha esaminato i dati spirometrici per misurare la funzionalità e la capacità polmonare negli anni 0, 2, 5, 10 e 20 e i livelli di tocoferolo nel sangue dei partecipanti, negli anni 0, 7 e 15.

«Il plasma sanguigno mostrava quanto avevano accumulato nei loro tessuti», afferma Cook-Mills. «È fondamentale assumere la vitamina E attraverso la dieta o i supplementi.»

Livelli Elevati di Gamma-Tocoferolo Associati a una Riduzione del 10-17% della Funzionalità Polmonare

Cook-Mills ha scoperto che concentrazioni più elevate di gamma-tocoferolo nel plasma sanguigno erano associate a una riduzione del 10-17% della funzionalità polmonare.

L’aumento dei casi di asma negli ultimi 40 anni potrebbe essere correlato alla nostra ricerca di uno stile di vita e di una salute cardiaca migliori, riducendo l’uso di strutto e burro a favore di oli «più sani» come quelli di soia, colza e mais?

Cook-Mills ha notato che i paesi con tassi più bassi di asma tendono ad avere diete ricche di oli d’oliva e di girasole, che sono fonti di vitamina E, in particolare alfa-tocoferolo.

Cook-Mills, professore associato di medicina in allergia/immunologia presso la Scuola di Medicina Feinberg della Northwestern University, commenta:

«Considerando il numero di persone colpite che abbiamo trovato in questo studio, si stima che ci siano 4,5 milioni di individui negli Stati Uniti con funzionalità polmonare ridotta a causa del loro elevato consumo di gamma-tocoferolo.»

Questo studio è uno dei numerosi sforzi per studiare i benefici e i rischi associati alla vitamina E. Recentemente, è stato riportato che alcuni antiossidanti possono accelerare la progressione del cancro ai polmoni, in particolare in forma di vitamina E e acetilcisteina.

Nuove Prospettive sulla Vitamina E e la Salute Polmonare nel 2024

Nel 2024, le ricerche continuano a esplorare il legame tra i livelli di tocoferolo e la salute polmonare. Gli studi recenti suggeriscono che una dieta bilanciata, ricca di alimenti vegetali e oli salutari, è fondamentale per la prevenzione delle malattie respiratorie. Un’analisi condotta su 10.000 partecipanti ha rivelato che coloro che consumano predominantemente oli di oliva e girasole hanno una diminuzione del 25% nel rischio di sviluppare condizioni respiratorie croniche.

Inoltre, nuove evidenze indicano che l’integrazione di vitamina E potrebbe non essere necessaria per chi segue una dieta equilibrata, poiché i nutrienti possono essere facilmente ottenuti attraverso il cibo. I medici raccomandano di privilegiare le fonti alimentari rispetto agli integratori, per evitare potenziali effetti collaterali associati a un eccesso di tocoferolo.

Queste scoperte pongono l’accento sull’importanza di migliorare la qualità della dieta come strategia preventiva. La salute polmonare è un aspetto spesso trascurato, ma fondamentale, della salute generale, e la corretta alimentazione gioca un ruolo cruciale nel mantenere i polmoni in salute.

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