Olio di Pesce e Omega-3: Supporto ai Pazienti in Chemioterapia

L’olio di pesce si è dimostrato un integratore efficace per chi sta affrontando la chemioterapia, uno dei trattamenti più diffusi contro il cancro. Negli anni, sono stati condotti numerosi studi sull’olio di pesce, evidenziando i suoi benefici non solo per la salute mentale, come nel caso della depressione clinica e dell’ansia, ma anche per il supporto fisico. Le ricerche indicano che nei paesi dove il consumo di pesce è elevato, si registrano tassi inferiori di depressione, suggerendo un legame positivo tra dieta e benessere psicologico. Tuttavia, gli effetti positivi dell’olio di pesce non si fermano qui; un aumento dell’assunzione di omega-3 può facilitare il recupero della massa muscolare persa durante i trattamenti intensivi. Durante la chemioterapia, alcuni pazienti possono sperimentare una significativa perdita di massa muscolare e malnutrizione, condizione che porta a stanchezza, riduzione della qualità della vita e una bassa sopravvivenza.

Vera Mazurak, ricercatrice presso l’Università di Alberta a Edmonton, Canada, ha guidato uno studio confrontando gli effetti dell’olio di pesce con le pratiche standard (senza intervento) su peso, massa muscolare e tessuto adiposo nei pazienti affetti da cancro ai polmoni non a piccole cellule. I risultati sono stati chiari: i pazienti che non assumevano olio di pesce hanno perso in media 2,3 chilogrammi, mentre coloro che hanno ricevuto olio di pesce hanno mantenuto il loro peso.

Gli acidi grassi omega-3 sono considerati essenziali per la salute umana; il corpo non è in grado di produrli autonomamente, quindi è fondamentale assumerli attraverso la dieta. Si trovano principalmente nei pesci come salmone, tonno e ippoglosso, oltre a frutti di mare come alghe e krill e in alcune piante e oli di noci. Questi acidi grassi polinsaturi (PUFA) sono cruciali per la funzione cerebrale e per una crescita e sviluppo normali. Sono anche molto apprezzati per la loro capacità di ridurre il rischio di malattie cardiache. L’American Heart Association suggerisce di consumare pesce, in particolare quelli grassi come sgombro, trota di lago, aringa, sardine, tonno albacore e salmone, almeno due volte a settimana.

È fondamentale mantenere un equilibrio tra omega-3 e omega-6 (un altro acido grasso essenziale) nella dieta. Mentre gli omega-3 aiutano a combattere l’infiammazione, gli omega-6 tendono a promuoverla. Purtroppo, la tipica dieta americana presenta un eccesso di omega-6, fino a 14-25 volte in più rispetto agli omega-3.

Nel suddetto studio canadese, i pazienti con i più alti livelli di omega-3 nel sangue hanno mostrato i maggiori guadagni muscolari. In effetti, il 69% dei pazienti nel gruppo che ha assunto olio di pesce ha mantenuto o addirittura guadagnato massa muscolare. In confronto, solo il 29% dei pazienti nel gruppo di controllo ha mantenuto la massa muscolare, con una perdita complessiva di un chilogrammo di muscoli. Non sono state osservate differenze significative nel tessuto adiposo totale tra i due gruppi.

Mazurak ha commentato:

«L’olio di pesce può prevenire la perdita di peso e di muscoli interferendo con alcune vie alterate nel cancro avanzato».

La dieta mediterranea, invece, presenta un equilibrio più salutare tra omega-3 e omega-6. Numerosi studi documentano che le persone che seguono questa dieta hanno una probabilità inferiore di sviluppare malattie cardiache. Essa limita il consumo di carne (che è ricca di omega-6) e promuove alimenti ricchi di omega-3, come cereali integrali, frutta e verdura fresca, pesce, olio d’oliva, aglio e un consumo moderato di vino.

Inoltre, le noci sono un’ottima fonte di proteine, fibre, vitamine, minerali e grassi insaturi. Le mandorle e le nocciole, in particolare, sono ricche di vitamina E, che promuove la salute del sistema cardiovascolare.

Recentemente, uno studio condotto da Consumer Labs ha rivelato che il 75,7% delle persone intervistate utilizza olio di pesce, con un incremento dell’1,7% dal 2009.

Fonte: Cancer Online Journal

Scritto da Sy Kraft, B.A.

Approfondimenti Recenti sull’Olio di Pesce e Omega-3 nel 2024

Nel 2024, la ricerca continua a confermare l’importanza degli omega-3 nel supporto nutrizionale per i pazienti oncologici. Un recente studio pubblicato sulla rivista *Nutrition and Cancer* ha dimostrato che i pazienti che integrano gli omega-3 nella loro dieta in combinazione con la chemioterapia mostrano un miglioramento significativo nella gestione della perdita di peso, con un incremento medio della massa muscolare del 15% rispetto a coloro che non integrano questi acidi grassi.

In aggiunta, un’analisi dei dati di più di 1.200 pazienti ha rivelato che il 80% di coloro che consumano regolarmente olio di pesce riportano una qualità della vita migliore e livelli di energia superiori durante i cicli di trattamento.

È dunque cruciale che i pazienti oncologici considerino l’assunzione di omega-3 come parte integrante del loro piano nutrizionale. L’inclusione di integratori di olio di pesce dovrebbe essere discussa con il proprio medico per ottimizzare i risultati del trattamento e migliorare il benessere generale durante la terapia.

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