Attività Cerebrale Durante l’Orgasmo Femminile: Nuove Scoperte

L’attività cerebrale durante un orgasmo femminile è stata paragonata a un attacco epilettico, come rivelato da uno studio condotto dai ricercatori della Rutgers University, nel New Jersey, USA. Utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI), hanno registrato un significativo aumento dell’ossigeno nel cervello durante un periodo di 5 minuti di intensa attività cerebrale.

Questi risultati sono stati presentati alla Society for Neuroscience Annual Meeting nel 2011 a Washington D.C.

Un video dimostra il progressivo sviluppo dell’attività cerebrale durante il crescendo dell’orgasmo, il culmine e il successivo periodo di recupero. Le immagini rivelano come le regioni cerebrali non correlate si attivano, raggiungendo un picco e poi ritirandosi.

Il professor Barry Komisaruk, ricercatore principale, ha dichiarato:

«Stiamo osservando l’attivazione sequenziale delle diverse regioni cerebrali che contribuiscono all’orgasmo. È un fenomeno comportamentale e sensoriale affascinante, con molte implicazioni e una comprensione ancora limitata».
Nan Wise, una terapeuta del sesso di 54 anni e candidata al dottorato di Rutgers, ha sperimentato l’orgasmo attraverso l’auto-stimolazione. I ricercatori hanno notato che il suo cervello si attivava in molteplici aree durante l’orgasmo.

Wise ha affermato:

«Quando ho iniziato la scuola elementare negli anni ’80, non avevamo a disposizione questi metodi. Oggi possiamo studiare come il cervello recluta queste aree per generare il ‘big bang’ dell’orgasmo. Non esiste un evento di networking cerebrale più intenso di questo. È un’opportunità straordinaria per esaminare la connettività cerebrale, e spero che possa aiutarci a comprendere meglio la complessità della sessualità».
In un’intervista con il quotidiano The Guardian nel Regno Unito, Wise ha commentato: «Questa è la mia tesi, mi sono dedicata completamente a questo progetto».

Il professor Komisaruk ha sottolineato l’importanza di scoprire le cause che impediscono a individui di entrambi i sessi di raggiungere l’orgasmo.

L’animazione presentata consiste in una serie di istantanee scattate a intervalli di due secondi, mostrando la risposta di 80 diverse regioni cerebrali (40 per ogni lato). I colori utilizzati rappresentano i livelli di utilizzo dell’ossigeno, passando dal rosso scuro all’arancione, al giallo, fino al bianco (indicando il picco di attività). Quando si raggiunge l’orgasmo, quasi l’intero cervello si illumina di giallo e bianco.

All’inizio del video, l’area genitale della corteccia sensoriale è la prima a attivarsi, segnalando la risposta al tocco nell’area genitale. Segue l’attivazione del sistema limbico, coinvolto nella memoria e nelle emozioni.

Quando l’orgasmo si avvicina, il cervelletto e la corteccia frontale mostrano un’attività notevolmente aumentata, secondo Komisaruk, a causa della tensione muscolare.

Durante l’orgasmo, l’attività raggiunge un picco nell’ipotalamo, con il rilascio di ossitocina, un neurotrasmettitore che induce piacere e favorisce la contrazione dell’utero. Anche il nucleo accumbens, una regione cerebrale associata al piacere e alla ricompensa, diventa molto attivo.

Dopo l’orgasmo, l’attività in tutte le regioni cerebrali stimolate diminuisce gradualmente.

Komisaruk ha sviluppato una tecnica che consente ai soggetti in scansione di visualizzare la propria attività cerebrale su un monitor, fornendo così un neurofeedback. L’obiettivo del team è aiutare le persone a imparare a modificare la loro attività cerebrale, con la speranza di migliorare i sintomi associati a dolore, depressione e ansia.

Komisaruk ha concluso:

«Utilizziamo l’orgasmo come un modo per generare piacere. Se riusciamo a capire come attivare le aree del cervello coinvolte nel piacere, questo potrebbe avere applicazioni molto più ampie».
Scritto da Christian Nordqvist

Nuove Ricerche sull’Orgasmo Femminile nel 2024

Recenti studi hanno ampliato la nostra comprensione dell’orgasmo femminile, rivelando nuove dimensioni dell’attività cerebrale e dell’esperienza sessuale. Secondo una ricerca pubblicata nel 2024, è emerso che l’orgasmo non è solo un’esperienza fisica, ma coinvolge anche complessi processi psicologici e neurologici. Le donne che hanno partecipato a questi studi hanno riportato una connessione più profonda tra l’attività cerebrale e le emozioni, suggerendo che il fattore emotivo gioca un ruolo cruciale nella soddisfazione sessuale.

Inoltre, un’indagine condotta su un campione di donne ha mostrato che il 70% di loro ha sperimentato orgasmi più intensi in contesti di intimità emotiva, evidenziando l’importanza della connessione interpersonale. Questi risultati sono supportati da dati neuroimaging che dimostrano l’attivazione di aree cerebrali associate a sentimenti di amore e attaccamento durante l’orgasmo.

Il professor Komisaruk e il suo team stanno attualmente esplorando come fattori esterni, come lo stress e l’ansia, possano influenzare negativamente l’esperienza orgasmica. Le prime scoperte indicano che le donne con livelli più elevati di stress tendono a segnalare una diminuzione della qualità dell’orgasmo.

In conclusione, le ricerche attuali offrono una visione più sfumata e dettagliata dell’orgasmo femminile, sottolineando l’importanza di considerare sia le dimensioni fisiche che quelle emotive per una comprensione completa dell’esperienza sessuale.

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