L’otoplastica si riferisce alla rimodellatura chirurgica del padiglione o dell’orecchio esterno. Lo scopo di questa procedura può essere quello di correggere una deformità o semplicemente migliorare l’aspetto estetico.
La chirurgia ricostruttiva è particolarmente importante per costruire l’orecchio esterno dopo un incidente o a causa di una deformità congenita.
Riposizionare le orecchie affinché sembrino più armoniose è una procedura che rientra nel campo della chirurgia estetica.
Le orecchie prominenti possono essere motivo di disagio per i bambini, spesso soggetti a bullismo. Si considera che un orecchio sia prominente se sporge di oltre 2 centimetri dal lato della testa.
L’otoplastica è più comune durante l’infanzia, ma può essere eseguita su pazienti di qualsiasi età.
Nel 2012, negli Stati Uniti, sono state effettuate oltre 4.100 procedure di otoplastica.
Perché avere un’otoplastica?
La pinna, o orecchio esterno, ha una funzione secondaria nell’udito, ma il suo aspetto può influenzare profondamente l’autostima di una persona.
Alcuni individui avvertono che le loro orecchie sono troppo prominenti, causando imbarazzo e disagio psicologico.
Subire prese in giro o molestie per via delle «orecchie sporgenti» può influenzare negativamente la fiducia in se stessi del bambino, il suo benessere emotivo e il suo comportamento sociale.
Anche gli adulti possono sentirsi insicuri riguardo al loro aspetto e, in alcuni casi, questo può limitare le loro attività quotidiane. Potrebbero, ad esempio, evitare di indossare un casco o altri copricapi per timore dell’impatto sull’estetica.
Cosa causa orecchie prominenti?
Normalmente, l’orecchio esterno è posizionato sul lato della testa con un angolo che varia tra i 20 e i 35 gradi. Se l’angolo supera i 35 gradi, l’orecchio apparirà «sporgente».
Le orecchie prominenti possono essere ereditarie, ma spesso si verificano senza una causa familiare evidente. È importante sottolineare che avere orecchie prominenti non influisce sull’udito, e questo fenomeno colpisce circa il 5% della popolazione generale.
Le cause delle orecchie prominenti possono includere:
- Sovradosaggio della cartilagine: se il padiglione auricolare presenta un eccesso di cartilagine, è più probabile che risulti prominente.
- Sottosviluppo della cartilagine: se la cresta della cartilagine nella parte superiore dell’orecchio non si piega correttamente durante lo sviluppo, il bordo esterno dell’orecchio non si posizionerà vicino alla testa, ma rimarrà sporgente.
- Lesioni: orecchie prominenti possono derivare anche da traumi o lesioni.
Non esistono statistiche precise sul numero di bambini nati con una deformità congenita dell’orecchio, ma il Children’s Hospital di Philadelphia stima che il tasso vari tra il 6 e il 45 percento.
Circa il 30% dei bambini con orecchie prominenti presenta orecchie che appaiono normali alla nascita, ma che sviluppano una forma insolita nei primi tre mesi di vita.
Alcune deformità possono risolversi spontaneamente. Se una deformità dell’orecchio esterno non si corregge da sola entro una settimana dopo la nascita, potrebbe essere consigliata un’otoplastica o un intervento non chirurgico.
Rimodellamento dell’orecchio
Esistono due tecniche principali utilizzate per correggere le orecchie sporgenti.
Stecca dell’orecchio
Questa è una procedura semplice e sicura adatta a neonati di 6 mesi o più giovani. Il chirurgo utilizza una stecca per rimodellare la cartilagine molle. La stecca supporta l’orecchio e lo mantiene nella nuova posizione.
Dopo sei mesi, la cartilagine nell’orecchio diventa troppo rigida per essere rimodellata con le stecche, rendendo necessario un intervento chirurgico.
Otoplastica
Un chirurgo utilizzerà tecniche otoplastiche per correggere, ricostruire o sostituire un orecchio o pinna deformato, difettoso o mancante.
Per ottenere i migliori risultati, l’otoplastica deve essere eseguita dopo che le orecchie hanno raggiunto la loro dimensione definitiva, di solito intorno ai cinque anni.
La chirurgia può rimodellare la cartilagine per creare le pieghe mancanti, avvicinando l’orecchio alla testa.
Esistono tre tipi principali di otoplastica:
- Aumento dell’orecchio: necessario se il padiglione è sottosviluppato o assente, una condizione nota come microtia.
- Otopexy: un intervento che «appiattisce» le orecchie sporgenti.
- Riduzione dell’orecchio: utile per ridurre un padiglione auricolare eccessivamente grande, nota come macrotia.
Un chirurgo plastico è solitamente colui che esegue un’otoplastica. In alcuni casi, può essere coinvolto anche un chirurgo specializzato in otorinolaringoiatria o un chirurgo pediatrico.
Cosa aspettarsi durante l’intervento?
Negli adulti, l’intervento può essere eseguito in sedazione endovenosa combinata con anestesia locale, mentre nei bambini si utilizza l’anestesia generale.
Il chirurgo effettua un’incisione dietro l’orecchio. La procedura dura mediamente da un’ora a due ore. Sebbene ci sia una cicatrice sottile, questa è localizzata dietro l’orecchio e, col tempo, diventa meno visibile.
Recupero
Il paziente necessiterà di bende sulle orecchie per diversi giorni dopo l’intervento. Durante questo periodo, non sarà possibile lavarsi i capelli.
Dopo la rimozione delle bende, sarà consigliato indossare una fascia di supporto sopra le orecchie durante la notte per alleviare la tensione.
La fascia deve essere allentata per evitare che le orecchie vengano tirate in avanti durante il sonno.
In genere, l’individuo può tornare a scuola o al lavoro entro una settimana dall’intervento, mentre l’attività fisica può essere ripresa dopo due settimane.
È importante evitare attività che possano causare traumi o lesioni alle orecchie durante il periodo di recupero. Gli sport di contatto, come il judo, il rugby o il calcio, dovrebbero essere evitati per almeno tre mesi, e il nuoto è sconsigliato fino a otto settimane dopo l’intervento.
L’intorpidimento post-chirurgico può durare diverse settimane e lievi lividi possono manifestarsi fino a due settimane. Le orecchie potrebbero sentirsi rigide per alcuni mesi e il dolore, in particolare notturno, può persistere per qualche tempo.
È fondamentale che il desiderio di cambiare l’aspetto delle orecchie provenga dal bambino stesso.
I pediatri e gli psicologi infantili consigliano che i bambini siano abbastanza grandi da comprendere cosa comporti l’operazione.
Possibili complicazioni
Come per qualsiasi procedura chirurgica, anche l’otoplastica può comportare alcune complicazioni.
- Infezione: sebbene rara, si può verificare un’infezione della pelle o della cartilagine dell’orecchio, che può essere trattata con antibiotici.
- Sanguinamento: può formarsi un ematoma o un coagulo di sangue sotto la pelle dell’orecchio, accompagnato da dolori forti e infiammazione. Potrebbe essere necessario rimuovere le bende per trattare l’ematoma.
- Complicazioni di sutura: a seconda del tipo di suture utilizzate, la rimozione può risultare difficile.
- Ricorrenza: le orecchie possono iniziare a sporgere nuovamente, e in tal caso potrebbe essere necessario un intervento chirurgico di revisione.
- Aspetto insoddisfacente: in alcuni casi, i risultati dell’intervento potrebbero non soddisfare le aspettative del paziente.
Altri problemi che possono sorgere includono:
- Asimmetria: è difficile ottenere un allineamento perfetto delle orecchie.
- Correzione parziale: le orecchie non sono posizionate abbastanza vicino alla testa.
- Overcorrection: la complicazione più comune, in cui le orecchie sono posizionate troppo vicino alla testa.
Ne vale la pena?
L’otoplastica è generalmente considerata una procedura sicura e di successo, con elevati tassi di soddisfazione tra i pazienti.
Uno studio condotto in Germania ha evidenziato che le persone sottoposte a otoplastica per ridurre le orecchie sporgenti riportano un miglioramento significativo nella qualità della vita post-operatoria.
«I risultati […] hanno mostrato un atteggiamento significativamente migliorato nei confronti della vita, maggiore coraggio nell’affrontare le sfide quotidiane e una migliore autostima tra i pazienti, senza differenze significative tra soggetti maschili e femminili.»
Andreas Naumann, Dipartimento di Otorinolaringoiatria, Università della Saarland, Homburg/Saar, Germania.
Nel 2015, il costo medio di un’otoplastica negli Stati Uniti era di $2.965, variabile in base al fornitore. Sebbene l’assicurazione non copra di solito interventi per motivi puramente estetici, può contribuire a coprire parte o tutti i costi in caso di deformità congenite o traumatiche.
Esistono linee guida che aiutano i medici a distinguere tra chirurgia estetica e ricostruttiva.
È cruciale avere aspettative realistiche riguardo ai risultati ottenibili attraverso la chirurgia plastica, sia essa ricostruttiva o estetica.
L’otoplastica può cambiare l’aspetto delle orecchie, rendendole meno prominenti o più piccole, ma la perfetta simmetria non è sempre garantita.
Nuovi sviluppi nel campo dell’otoplastica nel 2024
Negli ultimi anni, la tecnologia e le tecniche chirurgiche sono notevolmente avanzate. Nel 2024, nuove metodologie minimamente invasive stanno guadagnando terreno, riducendo il disagio post-operatorio e accelerando i tempi di recupero. Ad esempio, l’uso di tecniche di sutura avanzate ha dimostrato di ridurre la visibilità delle cicatrici, migliorando ulteriormente l’estetica finale.
Inoltre, studi recenti evidenziano l’importanza di considerare non solo l’aspetto fisico ma anche il benessere psicologico del paziente. Una ricerca condotta su un campione di pazienti ha rivelato che il 95% di coloro che hanno subito un’otoplastica ha riportato un miglioramento significativo nella propria autostima e nella qualità della vita.
Infine, è fondamentale che i genitori e i pazienti siano ben informati sui possibili esiti e le tecniche disponibili, per prendere decisioni consapevoli e mirate. La scelta di un chirurgo esperto e di fiducia rimane un elemento cruciale per il successo dell’intervento.