Parla Al Tuo Cane: Il Legame Che Fa La Differenza

È noto che parlare con il proprio bambino migliora il legame tra genitore e figlio. Ma molti proprietari di animali domestici vedono i loro animali come veri e propri figli. Quindi, parlare al tuo cane nello stesso modo in cui si parla a un bambino umano ha lo stesso effetto di legame? Un recente studio suggerisce di sì.

Un uomo che interagisce con il suo cane con affetto.

Se hai un cane, probabilmente ti capita di chiedere loro: «Chi è un bravo ragazzo?» usando un tono di voce molto acuto e affettuoso, a volte anche per divertire chi ti circonda.

I proprietari di animali domestici lo fanno istintivamente, perché si sentono legati ai loro amici a quattro zampe proprio come a un bambino. Ma questo tipo di «baby talk» ha un impatto reale sui cani?

I ricercatori Alex Benjamin e Katie Slocombe, dell’Università di York nel Regno Unito, hanno voluto indagare se il cosiddetto «dog-speak» migliora il legame tra animali domestici e umani, e, in particolare, se sia benefico per i cani.

Slocombe spiega la motivazione alla base della ricerca, affermando: «Un registro vocale speciale, noto come discorso infantile, è pensato per facilitare l’acquisizione del linguaggio e migliorare il modo in cui un bambino umano si lega a un adulto».

«Questa forma di discorso», aggiunge, «condivide alcune somiglianze con il modo in cui gli umani parlano ai loro cani, noto come discorsi diretti dai cani».

«Questo discorso ritmico e acuto è comune nelle interazioni umane con i cani nelle culture occidentali, ma non si sa molto se benefici un cane nello stesso modo in cui lo fa un bambino».

«Volevamo esaminare questa questione e vedere se il legame sociale tra animali e umani fosse influenzato dal tipo e dal contenuto della comunicazione», spiega Slocombe.

Le loro scoperte sono state pubblicate sulla rivista

Prova Che I Cani Preferiscono Il «Parlare Di Cane»

Per lo studio, i ricercatori hanno progettato due esperimenti in cui gli esseri umani interagivano con i cani. Nel primo, hanno confrontato il discorso diretto dagli adulti con quello diretto ai cani.

Quest’ultimo è stato adattato per i cani sia in termini di contenuto (ad esempio, ai cani sono state dette frasi come «Sei un buon cane» e «Andiamo a fare una passeggiata?») sia nella prosodia (cioè, nei modelli di stress e intonazione).

Al contrario, il discorso diretto da adulti includeva frasi come «Sono andato al cinema ieri sera», pronunciate con un tono di voce «normale».

Gli intervalli di attenzione dei cani sono stati misurati durante i due tipi di discorso e, dopo averli ascoltati, i cani sono stati invitati a scegliere con quale altoparlante volessero interagire.

Questo primo esperimento ha rivelato che i cani preferivano nettamente gli umani che utilizzavano un discorso diretto dal cane. Tuttavia, c’era la possibilità che fosse semplicemente il tono emotivo a catturare l’attenzione dei cani, mentre il contenuto non avesse alcuna rilevanza.

I Cani Hanno Bisogno Di Ascoltare Parole Rilevanti

Nel secondo esperimento, «il contenuto dell’esperimento 1 è stato riprodotto ma con prosodia invertita, in modo tale che il contenuto relativo al cane fosse parlato con la prosodia di [discorso diretto da adulto] e viceversa».

Benjamin, che è un dottorato di ricerca candidato al Dipartimento di Psicologia dell’Università di York, riassume i risultati.

«Abbiamo scoperto che i cani adulti erano più propensi a voler interagire e passare del tempo con l’oratore che utilizzava un linguaggio diretto ai cani, con contenuto pertinente, piuttosto che con quelli che usavano discorsi destinati agli adulti senza contenuto rilevante».

«Quando abbiamo mescolato i due tipi di parlato e contenuto», aggiunge, «i cani non hanno mostrato preferenze tra i due oratori».

«Questo suggerisce che i cani adulti hanno bisogno di ascoltare parole significative per loro, pronunciate in una voce emotiva acuta, affinché possano trovarle rilevanti».

Alex Benjamin conclude: «Ci auguriamo che questa ricerca sia utile per i proprietari di animali domestici che interagiscono con i loro cani, e anche per veterinari e soccorritori».

Nuove Ricerche nel 2024

Nel 2024, nuove ricerche hanno ulteriormente esplorato il linguaggio umano nei confronti dei cani, suggerendo che l’uso di parole specifiche e frasi personalizzate possa aumentare notevolmente il legame tra cane e proprietario. Uno studio ha evidenziato che i cani mostrano segnali di stress e ansia quando non vengono coinvolti in conversazioni, evidenziando l’importanza della comunicazione attiva.

Statistiche recenti rivelano che circa l’80% dei proprietari di cani che parlano regolarmente con i loro animali notano un miglioramento nel comportamento e nella reattività dei loro cani. Inoltre, è stato dimostrato che i cani che ricevono un linguaggio affettuoso e positivo mostrano una maggiore predisposizione all’apprendimento e all’obbedienza. Questi risultati rinforzano l’idea che la comunicazione non verbale e quella verbale siano essenziali per creare e mantenere un legame profondo con i nostri amici a quattro zampe.

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