Nel corso dei secoli, sono emersi numerosi miti sulla salute. Alcuni sono stati provati, testati e considerati veri, mentre altri non sono altro che leggende metropolitane. In questo articolo, esamineremo alcuni di questi miti e li metteremo a confronto con la realtà scientifica.
I miti sulla salute sono diffusi per vari motivi. Alcuni derivano da «racconti di vecchie mogli» tramandati di generazione in generazione, che spesso non vengono messi in discussione al di fuori delle comunità scientifiche e mediche.
In altri casi, scoperte scientifiche più recenti hanno dimostrato che le affermazioni basate su ricerche passate, come quelle condotte negli anni ’50 e ’60, erano meno accurate rispetto a quanto inizialmente ritenuto.
In questo articolo, analizzeremo cinque dei miti sulla salute più comuni e valuteremo la loro veridicità.
1. «Bevi otto bicchieri d’acqua al giorno»
I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) dichiarano chiaramente che «bere una quantità adeguata di acqua ogni giorno è benefico per la salute generale».
Ma quale quantità è «adeguata»? Il CDC sottolinea che non esistono linee guida precise riguardo a quanta acqua dovremmo assumere ogni giorno.
Collegandosi alle Accademie Nazionali di Scienze, Ingegneria e Medicina, affermano che le donne necessitano di circa 2,7 litri e gli uomini di 3,7 litri di «acqua totale» al giorno.
È fondamentale notare che «acqua totale» non si riferisce solo all’acqua da bere, ma include anche quella proveniente da altre bevande e alimenti.
In realtà, circa l’80% dell’assunzione totale di acqua proviene da bevande, mentre il restante 20% deriva da cibi. Tuttavia, molte persone continuano a credere che la quantità raccomandata sia di otto bicchieri da 8 once, ossia 2,5 litri, solo da acqua potabile.
Questa cifra non tiene conto dell’acqua contenuta in altre bevande e alimenti, e non appare in alcuna guida ufficiale sul consumo d’acqua. Ma perché così tante persone continuano a sostenere questa convinzione?
Uno studio del 2002 ha rintracciato la raccomandazione degli otto bicchieri a un’interpretazione errata di un paragrafo di un rapporto governativo del 1945. In quel documento, il Consiglio Nazionale delle Ricerche affermava che «un’adeguata quantità di acqua per gli adulti è di 2,5 litri al giorno, in gran parte proveniente da cibi».
Questo suggerisce che il mito degli otto bicchieri sia dovuto a un fraintendimento. Inoltre, l’autore del suddetto studio non ha trovato prove scientifiche a supporto della teoria «8×8» in termini di benefici per la salute.
Studi successivi hanno confermato che il concetto di «8×8» è fuorviante, con una critica nel 2011 da parte della dottoressa Margaret McCartney, che ha messo in evidenza il ruolo dei produttori di acqua in bottiglia nel perpetuare questo mito.
2. «Puoi prendere un raffreddore facendolo freddo»
Storicamente, si è pensato che il freddo fosse la causa del raffreddore, ma oggi sappiamo che il raffreddore è causato da virus, non dalle basse temperature.
I virus del raffreddore, noti come rinovirus, si trasmettono attraverso il contatto fisico o in spazi condivisi con persone infette.
Se una persona infetta tossisce o starnutisce, o se tocchiamo oggetti contaminati, aumentiamo il rischio di contagio.
Detto ciò, esiste un meccanismo che può rendere il freddo un fattore di rischio. Quando inspiriamo aria fredda, il passaggio nasale si raffredda, rallentando il movimento del muco e dando ai rinovirus l’opportunità di infiltrarsi nel corpo.
Studi hanno dimostrato che i virus del raffreddore prosperano in condizioni più fredde, in quanto sono meno resistenti a temperature corporee normali. Quindi, mentre il freddo di per sé non causa il raffreddore, può aumentare la nostra vulnerabilità.
3. «Craccare le articolazioni può portare all’artrite»
Spezzare le articolazioni non causa artrite. Tuttavia, chi ha l’abitudine di «scrocchiare» le nocche potrebbe aver ricevuto avvertimenti da amici o familiari preoccupati con frasi come «Non farlo! Ti darai l’artrite!».
Diversi studi hanno analizzato questa associazione e hanno generalmente riscontrato che chi si spezza le articolazioni ha un rischio simile di sviluppare artrite rispetto a chi non lo fa.
Se sei preoccupato per gli effetti del cracking, uno studio del 2018 ha spiegato che quando «scrocchiamo» le nocche, riduciamo temporaneamente la pressione nel liquido sinoviale, creando bolle che scoppiano, producendo il caratteristico suono.
4. «Il deodorante può causare il cancro al seno»
Alcuni sostengono che ci sia un legame tra l’uso di deodoranti e il cancro al seno, basato sull’idea che le sostanze chimiche presenti possano influenzare le cellule del seno.
Tuttavia, la maggior parte degli studi ha trovato poche prove a supporto di questa teoria. Uno studio retrospettivo ha mostrato che le sopravvissute al cancro al seno che usavano regolarmente deodoranti venivano diagnosticate a un’età più giovane, ma non prova un legame causale.
Il National Cancer Institute ha affermato che sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire se esiste una relazione tra deodoranti e cancro al seno.
5. «Le uova fanno male al cuore»
Negli anni ’70, si è discusso molto sul ruolo del colesterolo nelle malattie cardiache, e le uova, essendo ricche di colesterolo, sono state messe sotto accusa.
Le raccomandazioni hanno suggerito di limitare il consumo di uova, specialmente per chi ha problemi di salute. Tuttavia, ricerche recenti hanno indicato che non c’è un chiaro legame tra il consumo di uova e il rischio di malattie cardiache o diabete di tipo 2.
Uno studio ha mostrato che chi consuma più di sette uova alla settimana ha livelli di colesterolo «cattivo» simili a quelli di chi ne consuma meno, con un concomitante aumento del colesterolo «buono», che svolge un ruolo protettivo.
Il CDC afferma che le uova sono tra gli «alimenti più nutrienti ed economici» disponibili e che il principale rischio associato al loro consumo è il potenziale per infezioni alimentari, per il quale fornisce indicazioni su come prevenirle.
Nuove Ricerche e Prospettive nel 2024
Recentemente, studi clinici hanno messo in evidenza l’importanza dell’idratazione per la salute generale. È emerso che il mantenimento di una corretta idratazione non solo supporta le funzioni fisiologiche, ma può anche migliorare le prestazioni cognitive e fisiche, specialmente negli anziani e negli atleti.
In un’analisi condotta nel 2023, è stato scoperto che l’assunzione adeguata di liquidi riduce il rischio di patologie renali e di infezioni delle vie urinarie, dimostrando l’importanza di un consumo equilibrato di acqua e altri liquidi durante il giorno.
In merito al raffreddore, studi recenti hanno identificato varianti dei rinovirus più aggressive, suggerendo che le persone con sistema immunitario compromesso potrebbero essere maggiormente a rischio. Questo ha portato a raccomandazioni più forti per le vaccinazioni stagionali e per il rafforzamento del sistema immunitario attraverso una dieta equilibrata e stili di vita sani.
Infine, per quanto riguarda le uova e il loro consumo, nuove ricerche hanno dimostrato che le uova possono svolgere un ruolo chiave in una dieta sana, contribuendo al fabbisogno proteico e agli acidi grassi essenziali, senza aumentare significativamente il rischio cardiovascolare, come precedentemente ritenuto. Si consiglia quindi di includerle in una dieta bilanciata, tenendo conto delle esigenze individuali.