L’ipogonadismo maschile, noto anche come carenza di testosterone, rappresenta un’insufficienza dei testicoli nel produrre l’ormone sessuale maschile, il testosterone, e/o sperma. Questo disturbo può derivare da patologie testicolari oppure da disfunzioni che coinvolgono l’ipotalamo e la ghiandola pituitaria.
L’ipogonadismo può influenzare diverse funzioni organiche e ha un impatto significativo sulla qualità della vita. I segni e i sintomi variano in base al momento di insorgenza, alla gravità della carenza e alla presenza di compromissioni nelle funzioni testicolari.
Ecco alcuni punti chiave sull’ipogonadismo maschile. Maggiori dettagli sono nell’articolo principale.
- L’ipogonadismo può manifestarsi a qualsiasi età e le conseguenze variano a seconda del momento in cui si presenta.
- Se si verifica prima della pubertà, la pubertà stessa non progredisce. Se si verifica dopo, si possono manifestare infertilità e disfunzione sessuale.
- Negli uomini adulti, i sintomi possono iniziare già poche settimane dopo l’insorgenza della carenza di testosterone.
- L’ipogonadismo è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, sindrome metabolica, morte prematura negli uomini anziani e malattia di Alzheimer.
Sintomi
Una carenza di testosterone può provocare una varietà di sintomi. Questi variano in base a:
- l’età di insorgenza
- il grado di deficit di testosterone
- la durata della condizione
Adolescenti e giovani adulti che non hanno completato la pubertà tendono a sembrare più giovani della loro età cronologica. Possono presentare genitali di dimensioni ridotte, mancanza di peli sul viso, una voce che non si approfondisce e difficoltà nel guadagnare massa muscolare, anche con l’esercizio fisico.
L’ipogonadismo che si manifesta durante la pubertà può portare a:
- compromissione dello sviluppo sessuale
- diminuzione della dimensione del testicolo
- ginecomastia (seno allargato)
I sintomi dell’ipogonadismo che si manifesta nell’età adulta includono:
- disfunzione erettile
- basso numero di spermatozoi
- depressione
- diminuzione della libido
- letargia
- disturbi del sonno
- riduzione della massa e della forza muscolare
- perdita di peli corporei (pubici, ascellari, facciali)
- osteoporosi e diminuzione della densità minerale ossea
- aumento del grasso corporeo
- disagio al seno e ingrossamento
- vampate di calore
- sudorazione eccessiva
- difficoltà di concentrazione e affaticamento
Le cause
L’ipogonadismo maschile può essere causato da una diminuzione della funzionalità testicolare, sia nella produzione di spermatozoi che di testosterone. Questo può accadere per vari motivi.
Nell’ipogonadismo primario, i testicoli non rispondono adeguatamente alla stimolazione ormonale. Ciò può essere dovuto a disturbi congeniti come la sindrome di Klinefelter o a fattori acquisiti, quali trattamenti oncologici (radioterapia, chemioterapia), parotite, tumori o traumi ai testicoli.
Nell’ipogonadismo secondario, invece, patologie che colpiscono l’ipotalamo o la ghiandola pituitaria compromettono la produzione ormonale necessaria per stimolare i testicoli. Le condizioni che possono portare a ipogonadismo secondario includono:
- malnutrizione
- malattie sistemiche
- stress eccessivo
- effetti collaterali di farmaci
- cirrosi epatica
- esposizione a tossine (alcol, metalli pesanti)
- obesità patologica.
Il termine andropausa è talvolta utilizzato per descrivere la diminuzione del testosterone associata al normale processo di invecchiamento. I livelli di testosterone negli uomini aumentano fino all’età di 17 anni, dopodiché, a partire da circa 40 anni, iniziano a diminuire dell’1,2-2% all’anno.
Fattori di rischio per l’ipogonadismo includono diabete di tipo 2, obesità, insufficienza renale, HIV, ipertensione e l’uso di glucocorticoidi, oppioidi o antipsicotici.
Trattamento
La terapia sostitutiva con testosterone (TRT) è il trattamento raccomandato per l’ipogonadismo maschile. Generalmente viene somministrata come gel topico, cerotto transdermico o iniezione, mentre le forme orali non sono indicate a causa dell’alto rischio di effetti collaterali, come disturbi gastrointestinali.
La TRT può alleviare molti, se non tutti, i sintomi dell’ipogonadismo maschile, offrendo diversi benefici, tra cui:
- aumento della libido
- miglioramento dell’umore
- aumento della densità minerale ossea
- un generale miglioramento della qualità della vita
Tuttavia, è importante considerare anche i potenziali rischi legati alla TRT. Questa può esacerbare condizioni come l’iperplasia prostatica benigna (IPB), accelerare un carcinoma prostatico preesistente e aggravare sia l’apnea notturna che l’insufficienza cardiaca congestizia. Prima di avviare la TRT, è fondamentale valutare queste condizioni.
Ogni paziente in terapia sostitutiva deve essere monitorato regolarmente da un medico per valutare la risposta al trattamento, il che include esami del sangue e controlli periodici digitali rettali.
La TRT è controindicata negli uomini con eritrocitosi, una condizione caratterizzata da un aumento della percentuale di globuli rossi nel sangue. È importante notare che, sebbene la TRT possa alleviare i sintomi dell’ipogonadismo, non ripristina la fertilità.
Ipogonadismo femminile
Anche le donne possono essere affette da ipogonadismo, in cui le ovaie producono bassi livelli di ormoni sessuali femminili, compromettendo così la loro funzionalità riproduttiva. I sintomi possono includere pubertà ritardata, amenorrea o mestruazioni irregolari, sviluppo incompleto del seno e ridotta statura. Le cause possono variare da problemi genetici a condizioni autoimmuni, oltre a fattori ambientali.
Dopo la pubertà, molteplici fattori possono contribuire all’ipogonadismo femminile, inclusi tumori, disturbi alimentari e interventi chirurgici come l’isterectomia. I sintomi possono comprendere vampate di calore, sbalzi d’umore, variazioni nei livelli di energia e interruzione del ciclo mestruale.
Rimedi
Alcuni cambiamenti nello stile di vita possono contribuire a migliorare i livelli di testosterone. Ecco alcune strategie efficaci:
- perdita di peso
- esercizio fisico regolare
- gestione dello stress
- sonno adeguato
- riduzione dell’assunzione di alcol
- smettere di fumare.
Queste misure possono aiutare a mantenere normali livelli di testosterone e migliorare la salute generale.
Diagnosi
Se un individuo è a rischio o sospetta di avere ipogonadismo, è fondamentale un’accurata valutazione medica, che include un’anamnesi dettagliata e un esame obiettivo, accompagnati da analisi del sangue.
Due esami del sangue chiave sono necessari per confermare la presenza di ipogonadismo:
- testosterone totale
- testosterone libero
I valori normali di questi esami possono variare, ma una lettura compresa tra 300 e 1.000 nanogrammi per decilitro (ng/dL) è generalmente considerata normale. I livelli saranno inferiori a questo range in una persona con ipogonadismo.
Per garantire precisione, il prelievo di sangue dovrebbe essere effettuato tra le 7.00 e le 11.00 del mattino in almeno due occasioni. Ulteriori test potrebbero essere necessari per confermare la diagnosi di ipogonadismo.
Porta via
La consapevolezza riguardo all’ipogonadismo maschile sta crescendo, ma molti uomini adulti con questa condizione rimangono non diagnosticati e non trattati, compromettendo così la loro qualità e durata della vita. Qualsiasi uomo che sospetta di avere bassi livelli di testosterone dovrebbe consultare un medico, poiché il trattamento può invertire la maggior parte dei sintomi e dei rischi associati all’ipogonadismo maschile. Prima di iniziare la TRT, è essenziale che tutti gli uomini discutano i rischi e i benefici con il loro medico.
Aggiornamenti Recenti sulla Ricerca
Nel 2024, la ricerca sull’ipogonadismo maschile ha fatto passi avanti significativi. Recenti studi hanno evidenziato un legame tra la carenza di testosterone e un aumento del rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer, suggerendo che il testosterone potrebbe avere un ruolo protettivo nel cervello. Inoltre, nuove evidenze indicano che una terapia combinata, che comprende TRT e interventi sullo stile di vita, può portare a risultati migliori rispetto alla TRT da sola. È stato dimostrato che l’esercizio fisico regolare e una dieta equilibrata non solo migliorano i livelli di testosterone, ma anche la qualità generale della vita. Infine, le indagini sul profilo ormonale degli uomini più giovani stanno rivelando che l’ipogonadismo non è solo un problema legato all’età, ma può manifestarsi anche in individui più giovani, contribuendo a una maggiore attenzione sulla diagnosi precoce e sui trattamenti personalizzati.