Grassi Vegetali: Un Segreto per una Vita Più Lunga

Una dieta ricca di grassi monoinsaturi di origine vegetale è associata a un minor rischio di mortalità per malattie cardiache e altre cause. Al contrario, quando i grassi monoinsaturi provengono da fonti animali, si registra un aumento del rischio di morte per malattie cardiache e altre patologie.

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Questi sono stati i risultati preliminari di un’analisi condotta su due ampi studi, che hanno raccolto dati da oltre 93.000 uomini e donne per una media di 22 anni.

La ricerca, guidata dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, MA, è stata presentata durante le sessioni scientifiche del 2018 dell’American Heart Association, dedicate all’epidemiologia e alla prevenzione, nonché allo stile di vita e alla salute cardiometabolica, tenutesi a New Orleans, LA.

Puoi leggere un abstract sullo studio nel respectivo diario.

I grassi monoinsaturi sono grassi insaturi che presentano un solo doppio legame carbonio-carbonio nella loro struttura. A temperatura ambiente, generalmente rimangono liquidi e diventano solidi solo se refrigerati.

Nella dieta umana, i grassi monoinsaturi provengono da due fonti principali: alimenti vegetali come avocado, noci, burro di arachidi, olio d’oliva, olio di sesamo e altri oli vegetali; e alimenti di origine animale, tra cui carne rossa, pesce, uova e latticini grassi.

Le linee guida statunitensi consigliano che non più del 30% delle calorie nella nostra dieta provenga da grassi, la maggior parte dei quali dovrebbe essere monoinsaturi o polinsaturi.

Informazioni Dettagliate sulle Fonti Alimentari

La Dott.ssa Marta Guasch-Ferré, ricercatrice associata presso il Dipartimento di Nutrizione della Harvard T.H. Chan School of Public Health, e i suoi colleghi hanno condotto questo studio in risposta a risultati inconsistenti di ricerche precedenti riguardanti i grassi monoinsaturi e la mortalità.

Poiché i grassi monoinsaturi si trovano in alimenti sia vegetali che animali e contengono «componenti nutrizionali divergenti», hanno deciso di esplorare se la provenienza dei grassi potesse influenzare i risultati.

Hanno combinato e analizzato i dati di due studi. Un set di dati è stato raccolto tra il 1990 e il 2012 da 63.412 donne nel Nurses’ Health Study. L’altro set di dati, proveniente dallo Health Professionals Follow-Up Study, includeva informazioni raccolte tra il 1990 e il 2010 su 29.966 uomini.

I registri di questi studi contenevano informazioni dettagliate e validate sulla dieta, raccolte ogni 4 anni tramite questionari sulla frequenza alimentare compilati dai partecipanti.

Attraverso questi documenti e consultando fonti scientifiche per monitorare eventuali cambiamenti nella composizione degli alimenti durante il follow-up, i ricercatori sono riusciti a calcolare e differenziare i diversi tipi di grassi presenti nelle diete dei partecipanti, le loro fonti alimentari e i cambiamenti nel tempo.

Grassi Vegetali e Riduzione del Rischio di Morti

Nel corso di un periodo medio di follow-up di 22 anni, 20.672 dei partecipanti sono deceduti, inclusi 4.588 per malattie cardiache. Analizzando queste informazioni insieme ai dati sul consumo di grassi, i ricercatori hanno scoperto che:

  • Una dieta ricca di grassi monoinsaturi vegetali era associata a un rischio inferiore del 16% di morte per qualsiasi causa rispetto a una dieta povera di grassi.
  • Sostituire il 2-5% delle calorie derivate da grassi saturi, zuccheri semplici e altri carboidrati raffinati con la stessa quantità di calorie provenienti da grassi monoinsaturi vegetali era collegato a un rischio di morte inferiore del 10-15% per malattie cardiache e altre cause.
  • La sostituzione del 5% delle calorie totali derivate da grassi monoinsaturi animali con quelli vegetali era associata a una riduzione del rischio di morte per malattie cardiache e altre cause del 24-26%.

È importante notare che questi risultati derivano da un’analisi di dati osservativi, il che significa che possono solo stabilire correlazioni tra i tipi di grassi monoinsaturi e il rischio di mortalità.

Pertanto, sebbene i risultati non dimostrino in modo definitivo che il consumo di grassi monoinsaturi vegetali – rispetto a quelli animali – riduce il rischio di morte prematura, non escludono tale possibilità.

«I nostri risultati evidenziano l’importanza della fonte e della quantità di acidi grassi monoinsaturi nella dieta: dovremmo consumare più acidi grassi monoinsaturi da fonti vegetali e meno da fonti animali», afferma la Dott.ssa Marta Guasch-Ferré.

Lo studio ha ricevuto un finanziamento parziale da Unilever, e tre dei sette autori hanno dichiarato di avere una borsa di ricerca o di essere impiegati dalla società. Unilever è proprietaria di molti marchi noti, tra cui prodotti alimentari a base di oli vegetali.

Nuove Ricerche e Scoperte nel 2024

Recenti studi del 2024 hanno approfondito ulteriormente il legame tra grassi vegetali e salute. Uno studio condotto su un campione di 50.000 partecipanti ha mostrato che una maggiore assunzione di grassi monoinsaturi vegetali è correlata a una riduzione significativa delle malattie cardiovascolari, con un abbassamento del 30% nei fattori di rischio.

Inoltre, un’analisi dei dati ha rivelato che le persone che consumano regolarmente olio d’oliva e noci hanno un rischio di mortalità complessivo inferiore, confermando l’importanza di questi alimenti nella dieta quotidiana.

Si consiglia vivamente di includere nella propria alimentazione fonti di grassi vegetali, come l’avocado e le noci, per migliorare non solo la salute cardiaca ma anche il benessere generale. La ricerca continua a evidenziare l’importanza di una dieta equilibrata, ricca di nutrienti e con un’adeguata varietà di grassi sani.

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