Recenti ricerche hanno svelato un difetto genetico significativo che predisporrebbe le persone alla leucemia mieloide acuta e alla mielodisplasia. Gli scienziati, guidati dal Dr. Marshall S. Horwitz, professore di patologia all’Università di Washington (UW), sperano che questa scoperta possa portare a test genetici in grado di identificare le persone a rischio, in particolare quelle con una storia familiare di leucemia, prima che compaiano i sintomi clinici. Puoi approfondire la scoperta nel numero di Nature Genetics del 4 settembre, dove è pubblicato un articolo dettagliato.
Il team di Horwitz è composto da un gruppo internazionale di ricercatori, e grazie alla collaborazione con famiglie provenienti da Australia, Canada e Stati Uniti, sono riusciti a proseguire le loro indagini. Hanno identificato mutazioni in un gene cruciale, il GATA2, il quale gioca un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione delle cellule staminali ematopoietiche in globuli bianchi.
La ricerca ha preso avvio dopo che un paziente del centro di Washington, che nel 1992 era riuscito a superare una leucemia grazie a un trapianto di midollo osseo, ha mostrato una storia familiare complessa, con numerosi membri affetti da sindrome mielodisplastica, leucemia mieloide e infezioni da micobatteri. Questa situazione ha spinto Horwitz a indagare ulteriormente sulla base genetica di tali patologie.
La sindrome mielodisplastica (MDS) è caratterizzata da una produzione inefficace di cellule del sangue, con conseguente anemia grave e necessità di frequenti trasfusioni. Con il tempo, il midollo osseo può fallire, portando a un peggioramento della produzione di globuli rossi e, in circa un terzo dei casi, a sviluppare leucemia mieloide acuta (AML), una condizione in cui le cellule bianche anomale invadono il midollo osseo.
Attraverso contatti stabiliti con ricercatori australiani, Horwitz ha appreso di un’altra famiglia affetta da una malattia ematologica ereditaria simile. Dopo anni di ricerca meticolosa, GATA2 è stato identificato come il gene la cui mutazione potrebbe essere responsabile della leucemia in entrambe le famiglie coinvolte.
I ricercatori hanno trovato mutazioni nel gene GATA2 in oltre 20 famiglie e individui. Il loro articolo suggerisce che tali mutazioni potrebbero essere più comuni di quanto precedentemente ipotizzato. Mentre per alcuni portatori la mutazione GATA2 si traduce in leucemia, per altri può aumentare la vulnerabilità a infezioni batteriche, virali e fungine a causa della riduzione dei globuli bianchi.
Recentemente, sono stati pubblicati articoli che implicano GATA2 anche in altre patologie, tra cui leucemie non ereditarie, più diffuse delle forme familiari. Un altro studio nello stesso numero di Nature Genetics ha evidenziato mutazioni simili nel gene responsabile del linfedema, che in alcuni casi può essere associato a sordità.
È affascinante, e al contempo sconcertante, capire perché mutazioni simili possano portare a un insieme così variegato di problematiche sanitarie e perché risultano più difficili da identificare nei tumori ematologici rispetto ad altri tipi di tumori.
Horwitz ha dichiarato che, mentre «diversi geni sono stati già correlati a tumori solidi come il cancro al seno nelle famiglie predisposte, finora sono state scoperte poche mutazioni ereditarie associate a malattie ematiche». Altri studi hanno collegato mutazioni nei geni RUNX1 e CEBPA a MDS e AML ereditate, poiché questi geni regolano come il DNA viene trascritto per produrre proteine fondamentali.
Per questa specifica ricerca, i ricercatori hanno esaminato famiglie prive delle mutazioni RUNX1 e CEBPA, nonché di altre mutazioni associate a leucemie ereditarie, scoprendo così il significato di GATA2. È stata osservata anche l’incapacità delle mutazioni di GATA2 di permettere una corretta produzione di globuli bianchi.
Horwitz ha evidenziato che le mutazioni GATA2 si trovano accanto a un amminoacido difettoso in alcuni pazienti con leucemia mieloide cronica. Questa vicinanza sul DNA suggerisce che entrambi i fattori condividono un percorso biologico cruciale per diversi tipi di neoplasie mieloidi.
I ricercatori sperano che la loro scoperta possa condurre allo sviluppo di un test genetico per identificare le persone a rischio, consentendo loro di scoprire eventuali mutazioni GATA2 prima che si manifestino i sintomi. Questa anticipazione potrebbe fornire vantaggi significativi nella diagnosi precoce e nella pianificazione del trattamento.
Inoltre, la scoperta potrebbe stimolare lo sviluppo di nuove terapie per l’AML, la MDS e altre malattie ematiche. Un trial clinico volto a stabilire opzioni di trattamento specifiche per chi presenta mutazioni GATA2 è già in fase di avvio negli Stati Uniti.
Le ricerche sono state finanziate grazie a sovvenzioni del National Institutes of Health negli Stati Uniti, del National Health and Medical Research Council of Australia, del Dora Lush Postgraduate Award, della Leucemia Foundation of Australia, del Cancer Council del South Australia e di MedVet Pty Ltd.
Scritto da Catharine Paddock PhD
Prospettive Future e Ricerche Correlate
Negli ultimi anni, l’interesse per la genetica dei tumori ematologici è cresciuto notevolmente, portando a studi più approfonditi. Le recenti scoperte sulle mutazioni GATA2 hanno aperto nuove strade per la diagnosi e il trattamento della leucemia e delle sindromi mielodisplastiche. I ricercatori stanno esplorando come le terapie mirate possano essere sviluppate per affrontare le specifiche mutazioni genetiche, migliorando così la prognosi per i pazienti.
Studi attuali si concentrano sulla comprensione dei meccanismi molecolari attraverso i quali queste mutazioni influiscono sulla produzione di cellule del sangue. Ricerche in corso stanno anche esaminando l’interazione tra GATA2 e altri geni associati a malattie ematologiche, cercando di delineare un quadro più completo delle patologie e delle loro origini genetiche. Con una crescente attenzione alla genetica, ci si aspetta che nuove terapie emergano, potenzialmente trasformando il trattamento delle malattie ematiche e migliorando la qualità della vita dei pazienti.