La spondilosi è un cambiamento degenerativo della colonna vertebrale, comunemente osservato con l’avanzare dell’età. Sebbene la maggior parte delle persone presenti segni di spondilosi nella propria colonna vertebrale con l’invecchiamento, le variazioni legate all’età possono differire da individuo a individuo e, in genere, non causano problemi significativi.
Quando la spondilosi provoca sintomi, solitamente si manifestano come dolore e rigidità intermittente.
La spondilosi cervicale si riferisce ai cambiamenti che si verificano nel collo, mentre possono essere osservati anche cambiamenti in altre regioni della colonna vertebrale, inclusa la zona lombare.
Le probabilità di sviluppare spondilosi aumentano con l’età. Uno studio recente ha evidenziato che circa il 10% delle persone presenta segni di spondilosi già a 25 anni, ma questa percentuale sale al 95% entro i 65 anni. Solo una minoranza di queste persone sperimenta sintomi significativi.
È interessante notare che quasi tutti coloro che superano i 70 anni mostrano segni di spondilosi ai raggi X. La ricerca ha dimostrato che l’usura spinale colpisce praticamente ogni individuo in età avanzata.
L’osteoartrite spinale è un altro termine con cui si fa riferimento alla spondilosi. Questa forma di artrite è causata dall’usura e può interessare qualsiasi articolazione del corpo.
Cause della spondilosi
La colonna vertebrale, che si estende dalla base del cranio fino al coccige, fornisce struttura e sostegno al corpo, sostenendo gran parte del suo peso. Essa ospita e protegge anche i principali nervi che si diramano dal cervello.
La colonna vertebrale ha una forma elegantemente curva ed è composta da vertebre, che sono ossa articolate tra loro per consentire movimenti flessibili.
Le vertebre sono separate da tessuti molli, come cartilagine e dischi, che garantiscono un movimento regolare e ammortizzano gli impatti. Con l’invecchiamento, i dischi possono perdere parte della loro capacità ammortizzante, diventando più secchi e sottili.
Le faccette articolari, che connettono le vertebre, possono anch’esse subire usura con l’avanzare dell’età. Questa usura può portare a una crescita eccessiva dell’osso, creando speroni ossei che rendono la colonna vertebrale più rigida e limitano il movimento.
Per alcune persone, i sintomi di rigidità possono essere aggravati da questi cambiamenti strutturali. La spondilosi può anche causare stenosi spinale, un restringimento del canale vertebrale che può esercitare pressione sui nervi spinali, portando a ulteriori problematiche.
Fattori di rischio di spondilosi
L’usura quotidiana dei muscoli e delle ossa nel tempo è la causa principale della spondilosi. Tuttavia, i cambiamenti influenzano le persone in modi diversi, e la predisposizione genetica gioca un ruolo significativo. Ad esempio, alcune persone nascono con canali spinali più stretti, che le rendono più vulnerabili agli effetti della spondilosi.
I fattori di rischio per la spondilosi comprendono:
- Sovrappeso e obesità
- Inattività fisica o vita sedentaria
- Precedenti infortuni o interventi chirurgici alla colonna vertebrale
Altri fattori associati a sintomi più gravi includono:
- Fumo
- Attività lavorative che richiedono movimenti ripetitivi o gravosi sulla colonna vertebrale
- Salute mentale compromessa, come ansia e depressione
I sintomi della spondilosi
La maggior parte delle persone con spondilosi non presenta sintomi significativi. Tuttavia, per chi ne soffre, i sintomi possono variare da fastidi lievi a dolori più intensi.
Il dolore e la rigidità possono peggiorare con alcuni movimenti o dopo lunghi periodi di inattività. Solo un numero limitato di persone avverte un dolore severo. In situazioni più gravi, la compressione dei nervi spinali può portare a sintomi come intorpidimento, formicolio e debolezza, a seconda della zona della colonna vertebrale interessata. Nella spondilosi cervicale, ciò può colpire le braccia e le mani, mentre nella spondilosi lombare possono essere interessate le gambe.
La spondilosi cervicale può provocare la compressione di un nervo, causando sensazioni anomale nel collo, nota come radicolopatia. In questi casi, i muscoli del collo possono apparire intorpiditi o deboli.
Altri sintomi possono includere:
- Spasmi e dolore muscolare
- Difficoltà di equilibrio e problemi nel camminare
- Sensazioni di scricchiolio o scoppiettio durante il movimento della colonna vertebrale
- Mal di testa
I sintomi possono variare a seconda della regione della colonna vertebrale coinvolta. La spondilosi lombare può influenzare la capacità di stare seduti correttamente e portare a debolezza muscolare nelle gambe, mentre la spondilosi cervicale colpisce generalmente collo e braccia.
Trattamento della spondilosi
La maggior parte dei casi di spondilosi non richiede trattamento, poiché i sintomi tendono a essere lievi e sporadici.
Per chi avverte dolore lieve causato dall’invecchiamento della colonna vertebrale, si consiglia di:
- Utilizzare antidolorifici da banco
- Assumere FANS, come l’ibuprofene, se non ci sono controindicazioni
- Mantenere uno stile di vita attivo
L’attività fisica può aiutare a mantenere le articolazioni mobili e rafforzare i muscoli che sostengono la colonna vertebrale, ma è fondamentale riposare se il dolore è intenso.
I fisioterapisti possono fornire consigli utili e tecniche di manipolazione fisica, come il massaggio, per alleviare il dolore.
Se il dolore persiste o è particolarmente severo, i medici possono prescrivere farmaci più potenti, inclusi antidolorifici come la codeina e steroidi per il dolore intenso.
Le iniezioni di steroidi sono mirate a ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore, specialmente nella spondilosi cervicale, presso le radici nervose coinvolte.
Altri farmaci che possono essere utilizzati includono:
- Rilassanti muscolari in caso di spasmi
- Farmaci per il dolore neuropatico
- Creme topiche per il trattamento del dolore
I pazienti devono sempre seguire le indicazioni di medici e farmacisti riguardo agli effetti dei farmaci e alle modalità di utilizzo.
Trattamento chirurgico
La chirurgia è considerata un’ultima risorsa, da prendere in considerazione solo quando altri trattamenti non hanno sortito effetto. L’intervento chirurgico è indicato in pochi casi gravi, dove il dolore è persistente.
Situazioni in cui potrebbe essere necessario un intervento chirurgico includono:
- Compressione dei nervi con conseguente grave intorpidimento o debolezza
- Danni al midollo spinale che potrebbero aggravarsi senza chirurgia
I chirurghi eseguiranno operazioni specifiche in base al problema esatto della colonna vertebrale, pianificando l’intervento in base ai segni clinici e alle immagini radiologiche.
Tra le procedure chirurgiche per trattare le complicanze della spondilosi ci sono:
- Rimozione di dischi o porzioni ossee che comprimono i nervi, con fusione delle vertebre adiacenti
- Sostituzione di un disco usurato con un disco artificiale
È importante notare che la maggior parte delle persone affette da spondilosi non necessita di intervento chirurgico. Ogni operazione comporta dei rischi, ma i benefici attesi devono superare i potenziali pericoli.
Le operazioni necessitano di un periodo di recupero che può richiedere settimane o mesi per tornare alla piena funzionalità.
Prospettive recenti e ricerche del 2024
Negli ultimi anni, la ricerca sulla spondilosi ha fatto significativi progressi. Nuovi studi hanno evidenziato l’importanza di un approccio multidisciplinare al trattamento, integrando fisioterapia, attività fisica regolare e gestione del dolore per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Recenti indagini hanno dimostrato che l’adozione di programmi di esercizio personalizzati può ridurre significativamente i sintomi e migliorare la mobilità nei pazienti con spondilosi. La combinazione di esercizi di rafforzamento e stretching si è dimostrata particolarmente efficace.
Inoltre, l’uso di tecnologie avanzate, come la terapia con onde d’urto e la stimolazione elettrica, sta emergendo come promettente trattamento non invasivo per alleviare il dolore associato alla spondilosi.
Infine, è fondamentale considerare anche gli aspetti psicologici del trattamento. La gestione dello stress e delle emozioni è cruciale, poiché il benessere mentale influisce direttamente sulla percezione del dolore e sulla qualità della vita complessiva. Programmi di supporto psicologico stanno diventando parte integrante della gestione della spondilosi, offrendo risorse preziose per affrontare questa condizione.