Effetti della Marijuana sulla Paranoia: Nuove Scoperte Scientifiche

In quello che è considerato il più ampio e approfondito studio sugli effetti del principale ingrediente della marijuana, i ricercatori affermano di aver identificato i fattori psicologici che possono portare a sentimenti di paranoia tra gli utilizzatori del farmaco.

Il gruppo di ricerca, guidato dal Prof. Daniel Freeman dell’Università di Oxford nel Regno Unito, ha recentemente pubblicato le loro scoperte sulla rivista.

La marijuana, nota anche come cannabis, è una droga prodotta dalle piante. Il principale ingrediente attivo nella marijuana è il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), che è responsabile della maggior parte degli effetti psicologici della droga, come allucinazioni e delusioni.

Foglia di cannabis fresca e verde

Ricerche precedenti hanno indicato che l’uso di marijuana può indurre la paranoia – che il prof. Freeman descrive come «eccessiva convinzione che altre persone stanno cercando di farci del male».

«È molto comune perché nella nostra vita di tutti i giorni dobbiamo valutare se fidarci o sfiducia, e quando ci sbagliamo è una paranoia», spiega. «Molte persone hanno alcuni pensieri paranoici, e alcune persone ne hanno molti».

Per lo studio, il Prof. Freeman e i suoi colleghi hanno testato gli effetti del THC su 121 partecipanti di età compresa tra 21 e 50 anni al fine di vedere se il composto innesca sentimenti paranoici e come lo fa. Tutti i partecipanti avevano usato cannabis almeno una volta in precedenza e non avevano precedenti di condizioni di salute mentale.

Due terzi dei partecipanti sono stati iniettati con THC a una dose equivalente a un’articolazione forte, mentre a un terzo dei partecipanti è stato iniettato un placebo. I ricercatori hanno notato che hanno scelto di iniettare i partecipanti con il composto in quanto hanno garantito che tutti avevano livelli simili di THC nel loro flusso sanguigno. Gli effetti del THC sui partecipanti sono durati per 90 minuti.

Il THC provoca «sentimenti negativi e cambiamenti nella percezione che inducono alla paranoia»

I risultati dello studio hanno rivelato che tra i partecipanti a cui è stato iniettato THC, circa il 50% ha riferito pensieri paranoici, rispetto al 30% dei partecipanti che hanno ricevuto il placebo. I ricercatori notano che quando il composto ha lasciato il flusso sanguigno, i sentimenti di paranoia si sono ridotti.

Il team ha scoperto che il THC ha anche indotto ansia, preoccupazione, umore ridotto, pensieri negativi su se stessi, cambiamenti nella percezione – compresa la segnalazione di rumori più forti e nuvole più luminose – e ha alterato la loro percezione del tempo. Utilizzando un’analisi statistica, i ricercatori hanno scoperto che potrebbero essere questi sentimenti negativi e cambiamenti nella percezione a causare sensazioni paranoiche tra gli utenti di marijuana.

Il team afferma che le loro scoperte non solo «in modo molto convincente» mostrano che la cannabis può causare paranoia a breve termine in alcuni utenti, ma possono anche spiegare come la nostra mente incoraggi sentimenti paranoici.

«La paranoia è probabile che si verifichi quando siamo preoccupati, pensiamo negativamente a noi stessi e sperimentiamo cambiamenti inquietanti nelle nostre percezioni», afferma il Prof. Freeman, aggiungendo:

«Lo studio identifica numerosi modi altamente plausibili in cui la nostra mente promuove paure paranoiche. L’ansia distorce la nostra visione del mondo e ci fa concentrare sulla minaccia percepita. Pensare di essere inferiori significa che ci sentiamo vulnerabili al danno. Anche piccole differenze nella nostra percezione possono farci sentire che qualcosa di strano e persino spaventoso sta accadendo.»

Osserva che, sebbene lo studio, finanziato dal Consiglio di ricerca medica del Regno Unito, fornisca maggiori informazioni sugli effetti immediati della cannabis, non considera gli effetti della dipendenza dalla cannabis e quindi «non ha necessariamente implicazioni per la polizia, il sistema di giustizia penale o la legislazione».

«L’implicazione è che ridurre il tempo speso a rimuginare, essere più fiduciosi in noi stessi e non essere catastrofici quando si verificano insoliti disturbi percettivi con ogni probabilità ridurrà la paranoia», aggiunge il Prof. Freeman.

Questa ricerca è l’ultima di una serie di studi che rivelano potenziali implicazioni negative dell’uso di marijuana. All’inizio di quest’anno, secondo uno studio, è stato suggerito che l’uso di marijuana può aumentare la probabilità di problemi di sonno, mentre un altro studio ha pubblicato dati che collegano la cannabis a complicanze cardiovascolari e mortalità.

Nuove Scoperte nel 2024

Nel 2024, ulteriori studi hanno approfondito il legame tra l’uso di marijuana e la salute mentale. Recenti ricerche hanno mostrato che l’uso frequente di THC è correlato a un aumento del rischio di sviluppare disturbi psicotici, soprattutto in individui con una predisposizione genetica. Inoltre, una revisione sistematica ha evidenziato come l’uso di cannabis possa aggravare condizioni preesistenti come l’ansia e la depressione, suggerendo che gli effetti a lungo termine della marijuana potrebbero essere più complessi di quanto precedentemente pensato.

Statistiche recenti indicano che il 25% degli utilizzatori regolari di cannabis ha riportato sintomi di ansia e paranoia, con un’incidenza maggiore tra i giovani adulti. Questi dati suggeriscono l’importanza di ulteriori ricerche e di un’educazione adeguata riguardo ai potenziali rischi associati all’uso della marijuana, specialmente in popolazioni vulnerabili.

In conclusione, la crescente evidenza scientifica indica che, sebbene la marijuana possa avere effetti positivi per alcune condizioni mediche, la sua associazione con la paranoia e altri disturbi psicologici richiede attenzione e cautela. È fondamentale che i professionisti della salute considerino questi fattori quando valutano l’uso della cannabis nei loro pazienti.

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