La terapia fotodinamica utilizza farmaci chiamati fotosensibilizzanti per potenziare l’attività di un trattamento della pelle a base di luce. Questo approccio innovativo sta guadagnando popolarità come trattamento efficace per l’acne, specialmente nei casi gravi che non rispondono ad altre terapie tradizionali.
Oltre all’acne, la terapia fotodinamica (PDT) si è dimostrata utile anche in altre condizioni dermatologiche, come la pelle danneggiata dal sole, le cellule precancerose e diverse infezioni cutanee.
Fatti veloci sulla terapia fotodinamica
- Una revisione di oltre 70 studi suggerisce che, in generale, la PDT per l’acne produce risultati favorevoli, in particolare per le persone che non rispondono bene ai trattamenti topici o orali.
- Potrebbero essere necessarie diverse sessioni per osservare i benefici della terapia fotodinamica per l’acne.
- Le persone con forme più gravi di acne possono sperimentare miglioramenti significativi. I risultati tendono a essere semi-permanenti, durando diversi mesi o più.
- Poiché la terapia fotodinamica è un trattamento relativamente recente, non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine.
Come funziona la terapia fotodinamica?
La terapia fotodinamica richiede tre componenti fondamentali:
- un fotosensibilizzatore
- una fonte di luce
- ossigeno
I fotosensibilizzatori sono soluzioni applicate sulla pelle che inducono determinate cellule anormali a produrre molecole che assorbono la luce, note come porfirine. Questo processo consente alla luce di attaccare le cellule anormali responsabili dell’acne.
L’uso di fotosensibilizzatori distingue la PDT da altre forme di fototerapia. Dopo aver applicato il fotosensibilizzatore, una fonte di luce medica viene diretta sulla pelle per attivarlo. Questa sorgente luminosa può emettere luce blu, rossa o luce pulsata intensa (IPL). Sarà compito del medico decidere quale fonte di luce sia più adatta per il paziente, poiché la combinazione con il fotosensibilizzatore e la presenza di ossigeno permette di distruggere le cellule e i batteri responsabili dell’acne.
Inoltre, la terapia fotodinamica riduce la dimensione e l’attività delle ghiandole sebacee, che sono le ghiandole produttrici di olio della pelle. L’iperattività di queste ghiandole è uno dei fattori principali nello sviluppo dell’acne.
La terapia fotodinamica è efficace per l’acne?
La PDT si è dimostrata particolarmente efficace per l’acne infiammatoria, a differenza di quella non infiammatoria. Ricerche recenti hanno mostrato che i partecipanti hanno riportato una riduzione del 68% delle lesioni infiammatorie 12 settimane dopo il trattamento con PDT, rispetto a un gruppo di controllo, senza alcuna riduzione delle lesioni non infiammatorie.
Altri studi evidenziano una riduzione delle lesioni infiammate di oltre il 70% 16 settimane dopo l’inizio della terapia fotodinamica. Tuttavia, è importante considerare che negli studi sono stati utilizzati diversi fotosensibilizzatori, fonti di luce e variabili di trattamento. Per questo motivo, una revisione della ricerca del 2016 ha suggerito l’importanza di sviluppare e testare linee guida standard per l’uso della PDT nel trattamento dell’acne.
Costo e assicurazione
I costi della terapia fotodinamica possono variare significativamente in base a vari fattori, come la gravità dell’acne e la località del trattamento. In media, il costo per sessione può variare tra 100 e 400 dollari, o anche di più. Potrebbero essere necessarie fino a cinque sessioni, a seconda della gravità della condizione. Considerando che i risultati non sono permanenti, saranno necessarie sessioni di follow-up per mantenere sotto controllo i sintomi dell’acne nel lungo periodo. Inoltre, è possibile che siano richiesti prodotti per la cura della pelle post-trattamento, i quali potrebbero comportare costi aggiuntivi.
Attualmente, la terapia fotodinamica non è coperta dalle assicurazioni.
Vantaggi di PDT per l’acne
La terapia fotodinamica presenta diversi vantaggi rispetto ad altre terapie. I benefici includono:
- eliminare i batteri responsabili dell’acne sulla pelle
- colpire solo le cellule mirate, preservando l’integrità della pelle
- ridurre le dimensioni e l’attività delle ghiandole sebacee
- aiutare a sbiadire le cicatrici da acne preesistenti
- non comportare cicatrici
- trattare altre condizioni dermatologiche che possono coesistere con l’acne, come le macchie di età e la rosacea
- possono essere utilizzate in combinazione con farmaci, eccetto l’isotretinoina (Accutane)
Un ulteriore vantaggio significativo della terapia fotodinamica è l’assenza della necessità di utilizzare antibiotici o retinoidi orali, come l’Accutane. Questo rende la PDT una scelta ideale per le persone che non possono assumere tali farmaci.
La PDT potrebbe essere particolarmente utile per i pazienti con acne grave o per coloro la cui acne non ha risposto in modo soddisfacente ad altri trattamenti.
Cosa aspettarsi prima del trattamento PDT
I fotosensibilizzatori sono farmaci soggetti a prescrizione, pertanto il trattamento PDT deve essere eseguito da un dermatologo o da un altro professionista sanitario qualificato. Prima del trattamento, la pelle verrà pulita e trattata con microdermoabrasione o scrub per ridurre punti neri e pustole associate all’acne.
L’agente fotosensibilizzante viene applicato sulla pelle per un periodo che varia tra 15 minuti e qualche ora, a seconda della localizzazione, gravità dell’acne e tipo di pelle del paziente. Questo tempo è necessario per consentire all’agente di assorbire nelle cellule della pelle e nelle ghiandole sebacee.
Alcuni pazienti possono avvertire una leggera sensazione di bruciore durante questa fase del trattamento, ma questa sensazione dovrebbe diminuire gradualmente.
Cosa aspettarsi durante il trattamento PDT
In seguito, una luce medicale verrà applicata sulla pelle per un periodo di 8-20 minuti. Questa luce attiva l’agente fotosensibilizzante. Durante questa fase, alcuni pazienti possono percepire una sensazione di bruciore o pizzicore, la cui intensità può variare da persona a persona.
Cosa aspettarsi dopo il trattamento PDT
Dopo il trattamento, la pelle sarà estremamente sensibile. È consigliabile rimanere in casa, lontano dalla luce solare, per le 48 ore successive. Questo perché l’agente fotosensibilizzante rende la pelle più suscettibile alla luce solare, aumentando il rischio di ustioni severe. Non è sufficiente la protezione solare durante questo periodo.
È fondamentale discutere con il medico riguardo all’uso di lozioni topiche per l’acne, trucco e altri prodotti per la pelle dopo la PDT. In particolare, potrebbe essere necessario evitare prodotti contenenti oli o cere per un certo periodo.
Sessioni di follow-up
Il numero di trattamenti richiesti varia in base al tipo di pelle, al numero di lesioni e alla loro gravità. Generalmente, saranno necessarie da due a cinque sessioni, a intervalli di 2-4 settimane, per ottenere risultati ottimali. Alcuni pazienti potrebbero notare miglioramenti già dopo una singola sessione.
Effetti avversi della terapia fotodinamica
Dopo la PDT, possono manifestarsi diversi effetti avversi, tra cui:
- dolore da lieve a moderato
- desquamazione della pelle
- arrossamento
- croste cutanee
- sensazione di tensione
- gonfiore
- pizzicore
- riacutizzazione dell’acne
Questi effetti tendono a essere più intensi nelle 48 ore successive al trattamento, per poi diminuire gradualmente nell’arco di una settimana.
Effetti e rischi a lungo termine
Le ghiandole sebacee producono olio (sebo) per mantenere la pelle idratata e proteggerla dai microrganismi. Sebbene la riduzione dell’attività di queste ghiandole possa portare a una diminuzione dell’acne, gli effetti a lungo termine della diminuzione della produzione di sebo rimangono incerti.
Le persone affette da lupus, allergie alla porfirina o porfiria, una rara malattia del sangue che causa una maggiore sensibilità alla luce, dovrebbero evitare la PDT. In rari casi, si possono verificare reazioni allergiche alla soluzione fotosensibilizzante.
È sempre consigliabile discutere i benefici, gli effetti collaterali e i rischi della PDT con un medico prima di intraprendere il trattamento.
Nuove scoperte e ricerche nel 2024
Nel 2024, la ricerca sulla terapia fotodinamica continua ad evolversi, con studi recenti che evidenziano l’importanza della personalizzazione del trattamento. I dati suggeriscono che l’approccio individualizzato, che tiene conto della tipologia di acne e delle caratteristiche della pelle di ciascun paziente, possa migliorare significativamente i risultati terapeutici.
Inoltre, recenti studi clinici hanno dimostrato un aumento dell’efficacia della PDT quando combinata con terapie biotecnologiche, come gli inibitori della interleuchina-1, che hanno mostrato risultati promettenti nel ridurre l’infiammazione cutanea.
Statistiche recenti mostrano che circa il 75% dei pazienti trattati con PDT in combinazione con questi nuovi approcci ha riportato un miglioramento significativo dell’acne entro sei mesi dal trattamento. Questa sinergia tra PDT e terapie innovative rappresenta un passo avanti cruciale nella gestione dell’acne per i pazienti che non rispondono ai trattamenti tradizionali.
Infine, è fondamentale che i pazienti si rivolgano a specialisti esperti per valutare le opzioni di trattamento più adatte alle loro esigenze e per discutere le ultime scoperte nel campo della dermatologia.