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Test della saliva per identificare e seguire più da vicino i passi del cancro

Un test rapido e accurato in grado di rilevare i biomarcatori del cancro del polmone nella saliva sarà presto sperimentato nei pazienti.

Tampone di saliva prelevato da un uomo

La notizia segna una pietra miliare in oltre 10 anni di ricerca guidata dal ricercatore di ricerca sul cancro orale e sulla saliva Prof. David Wong, della School of Dentistry dell’Università della California-Los Angeles (UCLA).

Il Prof. Wong e colleghi hanno lavorato su un metodo chiamato “biopsia liquida” che rileva il DNA del tumore circolante nei fluidi corporei come la saliva e il sangue.

La biopsia liquida promette un’identificazione rapida e meno invasiva dei tumori e una più facile tracciabilità dei progressi della malattia durante il trattamento.

Il Prof. Wong ha descritto il prototipo in un briefing di notizie all’Assemblea annuale 2016 dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS), che si svolge a Washington, DC.

Il dispositivo utilizza il rilascio e la misurazione indotta da campo elettrico (EFIRM) per rilevare biomarcatori del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) nella saliva.

Il dispositivo EFIRM analizza il contenuto degli esosomi, piccoli sacchetti di molecole che le cellule rilasciano di tanto in tanto. Il dispositivo costringe gli esosomi a rilasciare i loro contenuti e svolge contemporaneamente il bio-riconoscimento delle biomolecole rilasciate.

Alta precisione rispetto all’attuale tecnologia di sequenziamento

In uno studio pubblicato nel 2013, il Prof. Wong e colleghi hanno descritto l’uso dell’EFIRM per dimostrare che la saliva contiene esosomi versati nel tumore, che sono stati precedentemente trovati nel sangue.

L’approccio ha un’accuratezza elevata rispetto all’attuale tecnologia di sequenziamento, spiega il prof. Wong, spiegando che lo studio in pazienti con cancro ai polmoni si sta svolgendo in Cina quest’anno. Lo studio è una collaborazione tra UCLA e West China Hospital della Sichuan University.

Il professor Wong dice che il test richiede solo 10 minuti per dare un risultato e potrebbe essere fatto nello studio del medico.

Lo vede come parte di una serie di strumenti diagnostici. Ad esempio, se una radiografia polmonare mostra un sospetto nodulo, il medico potrebbe usare il test della saliva per scoprire rapidamente se il cancro è probabile.

Il test funziona rilevando le mutazioni genetiche in una proteina chiamata recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR). La proteina normalmente aiuta le cellule a crescere e dividersi, ma alcune cellule NSCLC hanno troppo EGFR, che le fa crescere più velocemente. Farmaci chiamati inibitori dell’EGFR che bloccano la proteina potrebbero essere ordinati prontamente da un medico.

Il Prof. Wong e colleghi hanno anche esaminato la possibilità di un test della saliva per rilevare le mutazioni legate ai tumori orofaringei – tumori della bocca e della parte posteriore della gola.

Nel seguente video, pubblicato a marzo 2015, il Prof. Wong parla dell’emergenza di saliva come base per un test non invasivo che potrebbe velocizzare significativamente e facilitare la diagnosi di cancro:

Gypsyamber D’Souza, professore associato di epidemiologia presso la Johns Hopkins University della Bloomberg School of Public Health di Baltimora, MD, ha partecipato al briefing con il prof. Wong. Dice che l’entusiasmo per la biopsia liquida deve essere mitigato dalla complessità del processo del cancro e dalla potenziale utilità della tecnica per tumori specifici.

L’annuncio del prof. Wong segue un recente rapporto sullo sviluppo di un test della ghiandola salivare per la malattia di Parkinson in fase iniziale. Il test, che utilizza una biopsia del tessuto ghiandolare, potrebbe fornire una diagnosi accurata e tempestiva di una malattia per la quale al momento non c’è modo di rilevare nelle sue fasi iniziali.

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