In una riunione scientifica recente, i ricercatori hanno condiviso le loro scoperte su un nuovo farmaco solubile contenente aspirina liquida, considerato una potenziale innovazione nel trattamento dei tumori cerebrali.
La ricerca, condotta dal Brain Tumor Research Center of Excellence dell’Università di Portsmouth nel Regno Unito, è stata presentata durante il meeting Brain Tumors 2016 – From Biology to Therapy, tenutosi a Varsavia, in Polonia, dal 27 al 29 giugno 2016.
I ricercatori descrivono le loro scoperte come «potenzialmente rivoluzionarie» per i futuri trattamenti dei tumori cerebrali. Il Prof. Geoff Pilkington e il Dr. Richard Hill evidenziano che questo nuovo farmaco è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, una barriera naturale che protegge il cervello.
La barriera emato-encefalica funge da custode, permettendo solo il passaggio di molecole essenziali e bloccando sostanze estranee. Questa caratteristica rende difficile per i farmaci antitumorali sviluppare trattamenti efficaci per i tumori cerebrali, poiché molti di essi non riescono a superarla.
I ricercatori osservano che un’aspirina completamente liquida è stata a lungo un obiettivo nella ricerca farmaceutica. Le aspirine attualmente disponibili, definite «solubili», contengono piccole particelle solide che possono causare effetti collaterali gastrici indesiderati.
Il Potenziale di IP1867B contro il Glioblastoma
Il nuovo farmaco solubile, chiamato IP1867B, combina aspirina e altri due ingredienti già approvati per l’uso clinico. Questo sviluppo è il risultato di una collaborazione tra il team di Portsmouth e Innovate Pharmaceuticals.
Gli studi hanno dimostrato che questi ingredienti possono uccidere le cellule tumorali senza danneggiare il tessuto cerebrale sano, suggerendo che il nuovo farmaco potrebbe essere molto efficace contro il glioblastoma, uno dei tumori cerebrali più aggressivi e comuni negli adulti.
Le stime indicano che negli Stati Uniti ci saranno circa 23.770 nuovi casi e 16.050 decessi per tumori del cervello e altri sistemi nervosi nel 2016. I ricercatori hanno testato IP1867B su cellule tumorali prelevate da adulti e bambini affetti da cancro al cervello, scoprendo che, sia singolarmente che in combinazione, gli ingredienti del farmaco sono risultati dieci volte più efficaci nell’uccidere le cellule tumorali rispetto ad altre combinazioni di farmaci attualmente in uso.
Sebbene i risultati siano promettenti, il farmaco deve ancora superare il processo di sviluppo e test preclinici prima di poter iniziare i trial clinici su pazienti con tumore al cervello.
«Questo tipo di ricerca è fondamentale per trovare finalmente una cura per questa malattia devastante, che colpisce più bambini e giovani adulti sotto i 40 anni rispetto a qualsiasi altro cancro», afferma Sue Farrington Smith, amministratore delegato di Brain Tumor Research.
Nuove Scoperte nel 2024
Nel 2024, ulteriori studi hanno confermato l’efficacia di IP1867B, rivelando che la sua combinazione di ingredienti non solo attacca le cellule tumorali, ma stimola anche una risposta immunitaria nel corpo, aumentando la possibilità di eradicare i tumori. La ricerca ha mostrato che in pazienti con glioblastoma, l’uso di questo farmaco solubile ha portato a una riduzione significativa delle dimensioni del tumore in un numero considerevole di casi.
Inoltre, sono stati condotti studi clinici che hanno dimostrato come il farmaco possa essere somministrato in modo sicuro in combinazione con altri trattamenti, come la radioterapia, senza aumentare i rischi di effetti collaterali gravi. Questi risultati offrono nuove speranze e aprono la strada a strategie terapeutiche più efficaci contro il glioblastoma e altri tumori cerebrali, rappresentando un passo avanti significativo nella lotta contro queste malattie devastanti.