Vaccini Contro la Malattia di Lyme: Novità e Sviluppi Recenti

La malattia di Lyme è un’infezione batterica, diffusa dalle zecche, che colpisce molte migliaia di americani ogni anno. Nonostante la sua prevalenza e anni di ricerca, la ricerca di un vaccino contro la malattia di Lyme è ancora in corso.

LYMErix, il primo e l’ultimo vaccino contro la malattia di Lyme approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), è stato ritirato dal mercato nel 2002.

Da allora, sono proseguite ricerche e studi sulla malattia e sui potenziali vaccini, ma non è stato presentato un altro vaccino per la malattia di Lyme commercialmente disponibile al pubblico.

Fatti veloci sul vaccino contro la malattia di Lyme

Ecco alcuni punti chiave sul vaccino contro la malattia di Lyme. Maggiori dettagli e informazioni di supporto sono nell’articolo principale.

  • La malattia di Lyme è causata dalla zecca, Borrelia burgdorferi.
  • LYMErix è l’unico vaccino che ha ricevuto approvazione per la malattia di Lyme.
  • Gli scienziati stanno esplorando diverse angolazioni per affrontare il problema del vaccino.

Qual è la malattia di Lyme?

Immagine che rappresenta una zecca infetta dalla malattia di Lyme

La malattia di Lyme si contrae attraverso la puntura di una zecca infetta dal batterio Borrelia burgdorferi. Questa malattia, nota anche come Borreliosi di Lyme, è la più comune malattia trasmessa da vettori negli Stati Uniti.

Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), ogni anno vengono segnalati oltre 30.000 casi, ma il numero reale potrebbe essere molto più alto, con circa 300.000 persone stimate diagnosticate annualmente.

I primi sintomi della malattia includono febbre, brividi, stanchezza e altri sintomi simil-influenzali. Questi possono evolvere in mal di testa, artrite, paralisi facciale, aritmie e disturbi neurologici. È fondamentale prendere precauzioni per evitare morsi di zecca e, sebbene la malattia sia curabile con antibiotici, può portare a gravi complicazioni se non diagnosticata e trattata precocemente.

Vaccino della malattia di Lyme

Negli anni ’90, GlaxoSmithKline, conosciuta come SmithKline Beecham (SKB) all’epoca, sviluppò un vaccino basato sulla proteina di superficie esterna A (OspA), presente sulla superficie cellulare del batterio B. burgdorferi. Questo vaccino mirava a stimolare la produzione di anticorpi contro OspA, colpendo il batterio all’interno della zecca piuttosto che nell’organismo umano.

Quando una zecca morde una persona vaccinata, il sangue carico di anticorpi entra nella zecca e uccide il batterio prima che possa essere trasmesso all’ospite.

Il vaccino SKB, denominato LYMErix, è stato sottoposto a studi clinici di fase 3 ed è stato approvato dalla FDA nel 1998, dimostrando un’efficacia di circa l’80% nella prevenzione della malattia.

Tuttavia, non molto tempo dopo il lancio, il vaccino ha suscitato preoccupazioni pubbliche a causa di segnalazioni di reazioni avverse, portando SKB a ritirarlo dal mercato nel 2002, citando bassi tassi di domanda e vendite. Nonostante ciò, non è stato l’unico vaccino sviluppato.

Contemporaneamente, Pasteur Merieux Connaught stava lavorando a un vaccino simile basato su OspA, chiamato ImuLyme, che ha completato studi clinici di fase 3, ma l’azienda ha scelto di non richiedere l’approvazione senza fornire ulteriori dettagli.

Altre ricerche

Dopo il ritiro di LYMErix, Erol Fikrig, uno dei medici coinvolti nello sviluppo del vaccino, ha adottato un approccio innovativo. Si è concentrato sulla saliva della zecca, trovando un modo per bloccare la trasmissione di B. burgdorferi e altri patogeni. Nel 2009, il suo gruppo ha pubblicato i risultati di studi su modelli animali.

Nel 2013, ricercatori della Stony Brook University, del Brookhaven National Laboratory e di Baxter International hanno avviato prove su un vaccino basato su OspA, somministrandolo a 300 partecipanti in Germania e Austria, con risultati promettenti e solo lievi reazioni avverse.

Immagine di una zecca nera che può trasmettere la malattia di Lyme

Nel 2015, MassBiologics ha presentato ricerche su un vaccino per profilassi pre-esposizione, con potenziale per proteggere contro la malattia di Lyme per circa sei mesi. Ulteriori studi e test umani sono in programma.

Un altro progetto interessante è guidato dal dott. Richard Marconi della Virginia Commonwealth University, il cui team sviluppa un vaccino basato su OspC, una proteina simile a OspA, ma senza bisogno di richiami regolari. Finora, il vaccino ha mostrato risultati promettenti nei cani.

Nonostante i progressi, la ricerca di un vaccino efficace contro la malattia di Lyme continua, senza notizie di prototipi imminenti per l’approvazione. È fondamentale rimanere informati e supportare gli sforzi di ricerca per combattere questa malattia in crescita.

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